Benvenuto UBO! Unold Backmeister Onyx (macchina per il pane) è tra noi

È successo come succede con tutti i nuovi arrivi in casa: abbiamo iniziato a desiderarlo quasi per caso, poi abbiamo capito di volerlo davvero, poi abbiamo un po’ riflettuto su come procurarcelo e finalmente, dopo qualche giorno di trepidante dolce attesa, è arrivato in casa nostra il piccolo UBO:

Unold Backmeister Onyx

… il modello base di macchina per fare il pane della casa tedesca Unold.
Il motivo principale per cui abbiamo deciso di comprare una macchina del pane è che trovare in panificio il pane veramente integrale, come quello che deve consumare chi vuole seguire la dieta GIFT, è impresa non da poco: il più delle volte non c’è (c’è il pane integrale comune che, come sappiamo, è pane di dannosissima farina bianca addizionata di crusca, senza il prezioso germe e dal sapore oggettivamente insoddisfacente), se c’è costa una fucilata e non è detto che sia del giorno.
Siccome spendere più di cinque euro al chilo per spaccarmi un dente e darne, quindi, un migliaio al Sadico non mi è sembrata la più furba delle idee, ho lentamente maturato l’idea di procurarmi una macchina per fare il pane come dico io.

 

Macchina per il pane: perché?

Avremmo potuto benissimo fare in casa il pane impastandolo a mano o con il robot da cucina e cuocendolo nel forno, come si è sempre fatto.
Abbiamo a lungo titubato, infatti, prima di effettuare l’acquisto, perché non volevamo “mettere al mondo” un elettrodomestico non indispensabile (quale, sotto certi aspetti, la macchina per fare il pane è). Nonostante io non abbia la vocazione dell’amish e ami le comodità, sono etnicamente e culturalmente avversa agli sprechi. Un elettrodomestico costa e inquina (e inquinerà), così mi sono tormentata per circa tutta l’estate per stabilire “l’utilità marginale” della macchina per il pane nella mia vita.
La scoperta che UBO (o un suo simile, all’epoca non sapevo ancora che sarebbe stato lui) in tutto il suo ciclo di produzione del pane consuma meno corrente di quella che occorre al forno per la cottura ha iniziato a far vacillare le mie resistenze; il fatto che lavori a temperatura e atmosfera ottimali per la preparazione, inoltre, fa sì che non si sprechino gli ingredienti producendo sassi immangiabili (cosa che un paio di volte mi è capitata, perché la lievitazione è un processo delicato con il quale la mia smania di risultato e di tucchignare tutti i momenti la pasta non va molto d’accordo); il costo al chilo del pane, anche usando farine biologiche, anche calcolando il consumo di corrente e l’aggiunta di ingredienti speciali, come frutta secca e semi oleosi, resta inferiore a quello del pane acquistato dal fornaio.

C’è, poi, la comodità di avere sempre il pane in casa, ma mi rendo conto che non è un argomento valido per tutti, poiché non credo che il resto del mondo si dimentichi sistematicamente di comprare il pane al mattino, riducendosi a una via crucis vespertina di forno in forno, durante la quale, quando va bene,  riesce a portare a casa mezza ciabatta del giorno prima e sei grissini alla cipolla.

Resta il fatto che per tutelare l’ambiente non si dovrebbe incentivare la produzione e il commercio di elettrodomestici non indispensabili, che vengono prodotti all’estero da manodopera a basso costo e fanno un sacco di strada  per giungere fino a noi, e che per giunta si compongono di parti che un domani saranno difficili da smaltire.
L’ideale sarebbe impastare il pane a mano, ma nel mio caso non avrei molte occasioni per farlo perché non mi capita quasi mai di essere a casa tutto il giorno e poter seguire le varie fasi di lievitazione, così abbiamo deciso di alimentare il business dell’import-export e abbiamo ceduto al comfort di una macchina che pensa a tutto.
E poi ho già smesso di comprare blue-jeans (non di portare quelli che ho), vuol dire che in fondo sono buona e mi merito una macchina del pane!

 

Perché prorio l’ Unold Backmeister Onyx?

La selezione è stata relativamente semplice.
Non sapendo niente di macchine per fare il pane e caratteristiche che esse devono avere, abbiamo individuato un campione di possessori di macchine del pane per confrontare le opinioni. I numerosi interpellati si sono grossomodo distinti equamente fra “soddisfatti” e “possessori ma non utilizzatori”: pare, infatti, che o la macchina ti conquista e diventi un seguace della setta dei panificatori autarchici, o consideri l’apparecchio un inutile ingombro, imbarazzante testimonianza di un accesso di consumismo.
Il possessore di una macchina Unold, però, si è detto entusiasta, al punto da aver ricomprato un apparecchio della stessa marca alla fine della lunga e onorata carriera della precedente.

Così, non abbiamo dovuto fare altro che cercare un rivenditore Unold, scoprire con gioia che il marchio è trattato da Amazon e procedere in men che non si dica all’acquisto.
Novantacinque euro e sette giorni dopo (arriva dalla Germania e c’era di mezzo il Ferragosto), l’ Unold Backmeister Onyx – il modello più economico della casa, ma anche più grazioso nel desing – ha varcato la nostra soglia.

UBO non parla Italiano, ma parla praticamente tutte le altre lingue conosciute, e dice tante cose intelligenti sugli ingredienti e le loro proprietà.

La cosa che mi piace di più di UBO è che ci metti dentro gli ingredienti e dopo un po’ tiri fuori l’impasto o la pagnotta pronta. Non si tratta di ovvie ragioni di praticità e infallibilità, quanto del sogno fino ad ora proibito di preparare qualcosa con acqua e farina senza che restino brandelli di pasta appiccicati al lampadario e alle pareti della cucina. Quando UBO ha finito, la cucina è ancora immacolata come dopo che è passato Zzi.

Il libretto di istruzioni, completo al limite del divulgativo, comprende le ricette per un sacco di tipi di pane diversi e per vari impasti di preparazioni da cuocere, poi, in forno (tipo pizza, brezel e altre cose che non possono arrivare in tavola a forma di lingotto).
Io ho già sperimentato il pane integrale (e ci mancherebbe altro), i brezel (modificati con farina integrale) e l’impasto per la pizza (anch’esso integrale).
… prossimamente su questi schermi…

 


 

Questo era uno dei post più letti di sempre Larrycette.com, perciò è probabile che tu sia qui per caso, probabilmente alla ricerca delle istruzioni in italiano di questa macchina per il pane.
Grazie di essere arrivato/a in fondo, innanzitutto.

Nel frattempo “UBO” si è guadagnato una sezione del blog, insieme a un altro elettrodomestico per me utilissimo:

BIDO e UBO: essiccatore e macchina per il pane

Se devi preparare il pane in casa, forse ti interessano anche le ricette ispirate ai principi della dieta GIFT (anche in questo caso c’è tutta una sezione del sito).

Attenzione a non indulgere alla gola, altrimenti poi ti tocca fare sport e potresti precipitare nel tunnel dell’orienteering: non lo augurerei a nessuno!

 

In fondo al post trovi comunque i contenuti correlati automatici e tasti per condividere il post, se conosci qualcuno a cui piacerà.
Ciao!

14 thoughts on “Benvenuto UBO! Unold Backmeister Onyx (macchina per il pane) è tra noi

  1. Larry Post author

    CONGRATULAZIONI!
    Il tuo è stato il commento numero 1.500.
    È previsto un riconoscimento per il lettore che mi ha fatto raggiungere questo risultato, ma ne parleremo in futuro.

    Sì, UBO rischia di essere un’arma a doppio taglio, ma confido che, passato l’entusiasmo dei primi momenti, riuscirò a usarlo con parsimonia.

  2. Pingback: LARRYCETTE » Blog Archive » Amazon e Hostgator: i premi per il commento numero 1500

  3. Nick

    Ciao e complimenti per l’acquisto ;) Sapresti dirmi se UBO è dotato di un programmino per ricette senza glutine?

  4. Luca

    Ciao..frugando in rete ho trovato questa recensione. Potresti essere la mia salvezza :)
    Ho la stessa macchina da un paio d’anni, e da uno non la uso perchè ho smarrito il ricettario in ITALIANO e sul sito della casa madre c’è ogni lingua meno che la nostra..una disperazione! non è che creeresti qualche post con delle ricette specifiche per questa macchina o riusciresti in qualche modo ad allegare il ricettario? te ne sarei grato a vita ;)

  5. Pingback: Brezel con macchina per il pane Unold (ricetta in italiano) | LARRYCETTE

  6. Pingback: Ribollita: primo piatto della cena regionale toscana | LARRYCETTE

  7. Edy

    Da un bel po’ non adopero UBO ed ho smarrito il ricettario ma soprattutto le istruzioni (tradotte in italiano da una mia amica) per far funzionare la macchina.Potrei trovarle da qualche parte se non in italiano,almeno in inglese?Spero in un suo aiuto altrimenti non sarei piu’ in grado di adoperare questa macchina del pane in quanto non ricordo bene come usarla.Grazie.

  8. Larry Post author

    Quando un piccolo lettore (o lettrice, non so) chiama, Larrycette prontamente risponde.
    È in arrivo un instant-post!

  9. Pingback: Unold backmeister onyx - riepilogo delle istruzioni in italiano | Larrycette

  10. FilosMU

    Ciao, tu usi lievito pasta madre? La macchina che usi ha uno specifico programma adatto alla lentezza della crescita con pasta madre? :) sperando in risposta positiva… La unold mi ha attratto perché ha cestelli con altri rivestimenti… Ma non so se per tutti i modelli…

  11. Larry Post author

    Ciao!
    Accidenti, non posso aiutarti: io uso lievito di birra, generalmente secco, e sono certa che il mio modello non abbia un programma per la pasta madre.
    Però, quando ho preso la macchina io, il pane con la pasta madre non era tanto diffuso e richiesto, può essere che nel frattempo si siano aggiornati…

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.