Café del Mar, via San Nicolò 3, Trieste

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| über Sinn und Bedeutung |

Prima o poi dobbiamo testare anche tutta quella sfilza di bar-fotocopia da fighettame di via San Nicolò bassa.
Iniziamo con sistematicità e ci infiliamo, per prima cosa, al

Café del Mar, via San Nicolò 3, Trieste
L’atomosfera interna è leggermente cupa, l’istinto è quello di cercare le vasche con le pozioni magiche per sviluppare le foto, poi Zzi mi ricorda che no, pirla, non è una camera oscura, è un bar, e stai attenta a dove metti i piedi!
Guardo bene in terra e, sebbene le luci siano estremamente basse per un locale che somministra alimenti in cui avventori e personale restano vestiti, non c’è nulla da nascondere, il pavimento è pulito, anche negli angoli.
Occupiamo un tavolino sul retro tanto alto quanto minuscolo, la cui già ridotta superficie è occupata da un lumino più sepolcrale che romantico. Accanto alla macchina del caffè giace, parzialmente mangiucchiato, un toast poggiato direttamente sul marmo del bancone che, però, appena noi clienti prendiamo posto dove può essere visto, sparisce.

Attendiamo la cameriera per un tempo ragionevole, questa, cordiale e sorridente, non ci propone la lista, del resto noi, decisi sulla nostra ordinazione, non gliene diamo modo.
La giovane veste in total look nero, spezzato solo dal grembiule color vinaccia…non sia mai che le frequenze del verde impressionino le stampe!

Quando chiedo il vodka russian si alza un sopracciglio sul gioviale volto della barista, ma, poiché non chiede delucidazioni, deduco che sappia benissimo cosa voglio.
Io lo so, se me lo chiede, io lo so.
Ma non me lo chiede, e io non glielo dico.

Nell’attesa ho modo di apprezzare i tovagliolini personalizzati che, sotto al logo a due colori del locale, reca la descrizione “wine e american bar / stuzzicheria” e i recapiti.
“Stuzzicheria”.
Sticazzi, mi viene da dire.
Cosa diavolo sarà una stuzzicheria? Si direbbe un neologismo creato per analogia con termini quali “pizzeria” o “coltelleria”.  La prima è un locale in cui si produce e somministra pizza. Nella seconda si vendono e si fa manutenzione ai coltelli, in alcuni casi vi vengono anche realizzati.
Ne deriva che in una stuzzicheria si producano e somministrino/vendano gli “stuzzichi” o le “stuzziche”. Non mi risulta che questo segno possa essere riferito ad alcun significato. Al massimo, con uno sforzo di immaginazione, posso credere che si riferisca a “stuzzichini”.
Al di là del fatto che gli stuzzichini, gratuitamente serviti come accompagnamento o acquistabili singolarmente, in un bar sono una presenza un po’ scontata [tanto varrebbe scrivere allora “coca-coleria”, “acquadel rubinetteria”, “cappuccineria”], la dicitura corretta dovrebbe allora essere “stuzzichineria”.
“Faccagare”, diranno subito i miei piccoli lettori. Sono d’accordo. Anche “stuzzicheria”, d’altro canto, è un ottimo succedaneo del confetto Falqui.

Non tutte le lingue hanno una e una sola parola per indicare un concetto, questo spiega perché, con i mutamenti culturali che portano nuovi concetti nelle società, si ricorra a perifrasi o a prestiti. Non è obbligatorio usare una sola parola per chiamare le cose.
Inoltre, la presenza di stuzzichini in un bar non è, a mio modesto avviso, un mutamento culturale di portata tale da giustificare il conio di una nuova parola, specie così brutta.

Non appena mi si riassorbe la bile, arriva il vassoio con le consumazioni.
Al posto del mio vodka russian c’è un bicchiere di Coca Cola. Ah, no, è un Black Russian.
Lo faccio notare.
Sconcerto nella barista. Conferma che è un Black Russian. Riconosce che avevo chiesto Vodka Russian. Ora sembra comprendere perché ho usato un senso diverso dal suo per riferirmi ad un significato che – TA DA! – è altrettanto diverso.
Spiego cos’è il Vodka Russian. Risponde che tanto la Russian non ce l’aveva.
Faccio la faccia di quella che dice “E allora potevi dirmelo e chiedermi cosa voglio….e se fossi stata una i quelle strambe che odiano il caffè?”, ma taccio.
Fatalmente, sono una creatura estremamente espressiva.

La barista, compresa la gaffe e il peccato di ubris, insiste tantissimo per cambiare la mia consumazione, ma dato che io non sono una di quelle strambe che odiano il caffè e so quanto costa la kahlua, lo bevo lo stesso.
È buono; un po’ abbondante di kahlua [o carente di vodka, punti di vista], ma, proprio per questo, dolce e beverino.

Gli stuzzichini riempiono il tavolo [grazialcazzo, ha il diametro di un 33 giri e, dopotutto, siamo in una stuzzicheria], ma tra essi non ce ne è nemmuno uno che ‘faccia fondo’, eccettuata la fetta di pane tagliata in 4 su cui giacciono i resti smembrati di un pomodoro e di una mozzarella che hanno fatto felici molti altri palati. Ci sono olive, ma non c’è un piattino dove gettare gli ossi, ci sono peperoncini verdi sott’aceto, ma nemmeno un tovagliolo di carta dove gettare i piccioli, ci sono arachidi in guscio, ma un cazzo di niente dove mettere le bucce: in men che non si dica il 33 giri è pieno di briciole di arachidi, tovagliolini umidi di resti di peperoncini e ossetti sputazzati.
Per fortuna i bagigi sono pochi e liberiamo presto una coppetta da adibire a pattumiera.

Alla cassa, la barista si scusa ancora per il malinteso e ci ringrazia e saluta molto educatamente.

Non è il tipo di locale che mi piace, ma lo sapevo prima di entrarci; nonostante ciò e nonostante il fatto che neanche qui sia possibile bere un vodka russian [o scegliere un’alternativa!] è un locale privo di doti, ma anche privo di difetti.

In breve

Il locale e le cose
Aspetto degli ambienti [nel suo genere]: ?? [Un po’ camera oscura, un po’ boudoir, parecchio stravisto]
Cura e manutenzione degli ambienti:  ???? [Fanno di tutto per non darlo a vedere, ma è molto ordinato e pulito!]
Qualità suppellettili: ???
Cura e pulizia degli oggetti: ?? [Tutto pulito e grazioso, ma neanche una sputacchiera!]
Il personale
Competenza: ?? [Uno per la presunzione e uno per la sufficienza]
Gentilezza/disponibilità: ????? [Per la sincera disponibilità a sostituire la consumazione]
Cura e pulizia: ??? [Sempre ‘sto nero…]
I prodotti somministrati
Bevande:  ??? [Il black russian era di mio gusto, ma obiettivamente leggermente squilibrato]
Cibi: ??? [Freschi, non abbondanti, ma neppure scarsi, un po’ troppo fighetti e inspiegabilmente mancanti di semplici patatine]

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