Alle otto e trentacinque circa: serata cocktail al Tommaseo con l’ANAG

Sprezzante del GDPR, ecco, a solo un mese di distanza dal precedente, un atteso post su un imminente evento a Trieste: una strepitosa serata cocktail al Caffè Tommaseo organizzata dall’ANAG Trieste.

 

Pian e ben: cos’è l’ANAG?*

L’ANAG è l’associazione degli assaggiatori di grappe e distillati.

Ha molte sezioni in Italia e a quella di Trieste è associato Zzi, per questo la conosco e vado agli eventi aperti ai non-soci che organizza.
Io non sono socia, perché a me la grappa non piace e non mi andava di farmi coinvolgere troppo.

 

E se no te son socia ti, perché dovessimo vegnir noi?*

Questo che vi segnalo – per il vostro bene, non per il mio, che l’unica cosa che viene in tasca a me è il tempo perso a scrivere – è un evento speciale, pensato proprio per far conoscere la grappa a chi non la sa apprezzare, proponendola in una veste nuova, cioè come ingrediente nei cocktail.

Mercoledì al Tommaseo si assaggiano quattro cocktail che contengono grappa e nel frattempo si apprendono i fondamentali sul nostro distillato-bandiera.

 

Mi no rivo a capir sta smania de bever grappa…*

Anche a me non piace il pesto, ma so come si fa e so distinguere quello buono da quello cattivo. E comunque, essendomi a suo tempo acculturata sul pesto, ora so che coi testaroli mi piace, anche se non sono proprio la cosa più genovese che ci sia.

La grappa è un distillato difficilotto, perché si porta dietro sentori da saper riconoscere, e zero glamour; mica come la vodka, che da contratto non sa di niente, ma fa la figa in tutti i cocktail!

 

Bon, ma se xe cocktail fatti co la grappa, i saverà de grappa…*

No xe dito, miei Piccoli Lettori, it’s not finger!

L’aspetto affascinante della mixology (che linguaggio trendy, eh?) è proprio il risultato mai prevedibile dell’interazione fra i diversi ingredienti… che poi è l’aspetto affascinante della cucina e il motivo per cui mi interessa l’evento.

Il consiglio direttivo dell’ANAG Trieste, di cui conosco un paio di membri, ha avuto un’anteprima dei cocktail e ha garantito che sono ottimi, anche perché il barman – il barman del Tommaseo, mica uno scalzacani qualunque – è una garanzia.

 

E ciò, ma per vero xe trentacinque euri? Te son mata, te son?*

Effettivamente tanto a bolla non devono essere questi dell’ANAG, che hanno tenuto così basso anche il prezzo per i non-soci.

Capisco che essendo abituati a pagare 8 euro un cocktail annacquato da bere in piedi accalcati fra i morti di figa in via Torino si possa guardare con sospetto la quota di 35 euro per 4 cocktail di qualità, seduti al Tommaseo, col barman vero che te li fa davanti e tipi dell’ANAG che dicono due parole per capirli, ma è proprio così.

È chiaramente una cifra promozionale per far avvicinare le persone all’argomento, quindi io ne approfitto ora, casomai in futuro decidessero di farsi furbi e chiedere il giusto.

Te ga ragiòn, xe troppa roba! Vegno anche mi, te me segni?

No!
Iscrivetevi con l’ANAG, io non c’entro nulla, ve lo dico per non sentirmi dire a posteriori “Ciò, che bel, te me podevi dir”.
Mi ve go dito.
Scrivé o ciamé el mulo balonèr coi oci celesti che gestissi le iscriziòni:

[email protected]
Adriano 3496749413

E se ve domanda come che gavé savu, ste sul vago. Go un’identità segreta da difender, mi!

 

*Le domande sono in triestino perché immagino che i miei piccoli lettori siano di Trieste, ma la serata Grappa & Mixology è aperta anche a noi foresti!

 

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