Cosa vedere a Trieste: Guida per gli atleti di Gropada 2012 [1]

Ma vi rendete conto?

Mancano appena

giorni a Gropada 2012.

Vi siete iscritti? Guardate che le iscrizioni scadono il 23, sbrigatevi!
Non so come facciate a stare nella pelle.

Ricapitoliamo:

– sapete dove andare
– sapete dove dormire (o almeno spero, perché casa mia è già overbooking, ma il mobile dei piatti non è così scomodo)
– sapete dove mangiare
– sapete come trovare e cosa fare in un’osmica

 

Ma cosa farete a Trieste il giorno prima della gara, fra un pasto e l’altro?

Meno male che avete me!

Cliccate sul solito link per scoprire gli itinerari turistici che ho personalmente preparato per voi, affinché non perdiate il meglio di Trieste.

 

Guida a Trieste.

Cosa vedere se sei un/un’orientista in arrivo per Gropada 2012

 

Se arrivate in treno…

… siete proprio dritti (o delle dritte, ma io sono retrogada e generalizzo al maschile)! Degli eroi, dato che probabilmente siete partiti prima che io iniziassi a scrivere questo post, e dei dritti.
La stazione di Trieste, infatti, pur essendo poco fornita dal servizi ferroviario (c’è gente che scende al binario e resta sgomenta alla notizia dell’omicidio di Sissi), è in una posizione comodissima per il centro città, quindi consideriamo di partire da qui.

Itinerario 1 – L’indispensabile

Uscite dalla porta principale della stazione e dirigetevi a sud ovest, sulle Rive. Le riconoscerete perché, viste dalla stazione, sembrano una grossa arteria di scorrimento del traffico, e in effetti lo sono.
Il primo tratto non è una vera e propria “riva”, infatti noterete che si chiama Corso Cavour. Tenete il marciapiedi destro.

Terminato il primo isolato, capirete perché vi ho fatto passare di qua. Superato lo slargo della stazione di servizio, infatti vedrete alla vostra sinistra il Canal Grande. Vietato pensare “tutto qui?”. Alla vostra destra: il mare.
Se sarà una bella giornata – e lo sarà, altrimenti non avremmo organizzato la gara – vedrete le montagne del Friuli sullo sfondo e, se l’aria sarà particolarmente limpida, avvisterete senza difficoltà la ciminiera di Monfalcone e le montagne in lontananza chiuderanno l’orizzonte, dandovi l’impressione di stare in riva a un immenso lago, in cui navigano mercantili e navi da crociera.
Dovreste essere già senza fiato, ma siamo appena all’inizio, quindi vi concedo un momento per dare un’altra occhiata alla vostra sinistra, ai sontuosi palazzi sull’altro marciapiedi (per questo vi faccio stare a destra: così siete alla giusta distanza contemplativa).

Proseguite dritti per circa duecento metri, finché alla vostra destra non si diparte Molo Audace.
Senza, per nessun motivo al mondo, guardare a sinistra, imboccate il molo. Percorretelo senza voltarvi.
Non importa se la tentazione è forte, voi sarete novelli Orfeo e arriverete in cima senza girarvi mai. Non dovrete girarvi neanche se vi dicessero che c’è la Bellucci nuda; neanche se vi dicessero che regalano dei soldi o che vi svelano il terzo segreto di Fatima: proseguite imperterriti fino alla fine del molo.
Mentre lo percorrete e vi beate dell’immagine di immensità e libertà che il panorama vi regala, volgete un pensiero ai triestini che, appena spunta un raggio di sole, non hanno pudore di sdraiarsi a prendere il sole sulle lastre che state calpestando.

Siete arrivati in cima al molo? State guardando dritto davanti a voi?
Bene. Controllate di avere spazio sufficiente sotto i piedi, in modo da non finire in acqua durante la manovra, poi chiudete gli occhi e giratevi di 180 gradi. Siete orientisti, so che potete farlo con un margine di errore prossimo ad epsilon.
Aprite gli occhi.

[Ho sottratto questa foto pazzesca a questo sito]

Eh?
Prego, di nulla, non dovete ringraziare.
Da sinistra verso destra:
1) Palazzo Carciotti
2) La chiesa greco-ortodossa di San Nicolò
3) Il teatro dell’opera (“Verdi”, retro)
4) Il Palazzo del Governo (Prefettura, fianco)
5) Piazza dell’ Unità d’Italia (il palazzo del Comune sul fondo)
6) Il palazzo del Lloyd (ora sede di alcuni uffici della Regione)

Tornate indietro lungo il molo, percorrete Piazza dell’Unità d’Italia e guardate quanto è bella. Credo di starvi mandando in direzione est, più o meno.

Dopo il palazzo della prefettura, girate a sinistra (nord?) e ammirate, a sinistra, il teatro dell’opera e, a destra, il Palazzo Tergesteo. Potete entrarci e attraversarlo tutto, di nuovo in presunta direzione est, sbucando sulla vivace Piazza della Borsa, dove – a qualsiasi ora arriviate – vedrete i triestini al bar.

Di fronte a voi dovreste vedere un volto (nel senso di sottoportego, non di viso!). Percorretelo.
Quest’angolo  silenzioso e così diverso da quel che avete finora visto della città è il ghetto. Più o meno di fronte a voi, leggermente sulla destra, la strada prosegue e voi, con lei, continuate inesorabili verso quello che abbiamo deciso essere l’est.
Voltate a sinistra, poi subito a destra. Vi sembra di aver visto questo posto?
Ma certo: è dove io ho incontrato Jake Clemons!

Giunti nuovamente su una strada a due corsie, di fronte a voi, un po’ più a sinistra, vedrete il Teatro Romano.
Attraversate la strada per avvicinarvi e ammirarlo bene.
Ultimamente è un po’ trascurato, ma fino a qualche tempo fa veniva utilizzato per rappresentazioni estive.

Ora vediamo se siete dei veri atleti.

A sinistra del Teatro Romano (diciamo, più o meno, a est-sud-est) dovreste vedere dei gradini che sembrano infilarsi fra le fronde. Saliteli con fiducia, vi porteranno a una salita in pavè.
Voltate a destra e percorrete la salita.

Quando la pendenza diminuisce, tenete d’occhio i caruggi (i famosi Caruggi di Trieste!) alla vostra sinistra; cercate via Rota. Se arrivate a un posteggio, siete troppo oltre, tornate indietro e cercate meglio: è un vicolo stretto fatto a scale.

Fate tutte le scale.
Quando l’ambiente si fa più aperto, potete fare una sosta ad ammirare il panorama sulla città alle vostre spalle, che vi farà innalzare canti di lode al Previdente Presidente e alla nostra giovane ma rispettabile società tutta per aver organizzato Gropada 2012 e avervi portato in questo remoto quanto incantevole angolo d’Italia.
Non fate le fighette e riprendete la salita; manca poco.

Siete in cima? Vedete un groviglio di corpi nudi?
Complimenti! Siete sul colle di San Giusto.
Di fronte a voi, il Castello di San Giusto. Proseguendo in salita verso destra (supponiamo a sud) arrivate alla famosa Cattadrale, sempre consacrata a San Giusto. So che a questo punto avete sete, ma se tenete duro un altro po’ non occorre comprare acqua in bottiglia.

Voltatevi verso nord e tornate nella direzione da cui siete arrivati, ma fatelo passando per lo spiazzo con le lapidi e i resti romani.
Scesi i gradini sotto la statua, la strada prosegue in discesa. Se andate a destra in salita, arrivate a una specie di giardinetto con dei giochi per i bambini; sono quasi sicura che là ci sia una fontanella, ad ogni modo, controllate in carta.

Se non siete andati a bere, continuate in discesa finché non trovate delle scale alla vostra sinistra; potete scenderle. Attraversando la strada, le scale si fanno una vera scalinata in marmo: Scalinata dei Giganti, appunto.
Giunti ai suoi piedi, sarete in piazza Goldoni.

Prendete la terza strada a sinistra, cioè quella dopo l’edicola, ma prima del negozio Thun (via Gallina). Alla piazzetta andate a ovest e attraversate la strada. Di fronte a voi c’è un edificio verde penicillina. È la chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo (Sant’Antonio Nuovo), ma non temete: è il retro. Costeggiatela dal lato che preferite e ammiratene la facciata sul lato opposto, dove vi si aprirà anche una bellissima vista su Borgo Teresiano e il Canal Grande. Alla vostra sinistra (fingiamo che sia sud) la splendida chiesa serbo-ortodossa di San Spiridione.

   

 

Ora, stremati da un tour di 3,5 km e circa 70 metri di dislivello, potete andare a posare i bagagli!

 

Tornate presto a visitare Larrycette, perché il giro CONTINUA.
.. Anzi, iscrivetevi alla ricezione dei post per e-mail, tanto è gratis!

4 thoughts on “Cosa vedere a Trieste: Guida per gli atleti di Gropada 2012 [1]

  1. Larry Post author

    Troppo buono!

    Il programma prevede: un altro itinerario partendo dalla stazione, un terzo itinerario per chi arriva in macchina (ma mi sa che li faccio posteggiare al silos ;)), un percorso per tenersi in forma e una guida al caffé.
    Ho più post in testa che giorni da qui a Gropada… sarà il consueto, monumentale fallimento.

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