Dieta GIFT metodo Speciani: un Larry-ality [puntata 10]: “Torna alla partenza”

“Larry, come va la dieta GIFT?” diranno subito i miei Petulanti Lettori.
Allora, dovete decidervi: non potete avere la botte piena e la moglie ubriaca. O sto a dieta, faccio sport e mi infighisco ad ogni giorno che passa (anche perché l’arrivo di Bruce è imminente, e non dovrei farmi sorprendere in questo stato), o lavoro alacremente per dare materiale a questo blog: mangio fuori, accetto inviti, assaggio, valuto, non capisco, riassaggio, mi esprimo, controllo, ri-assaggio. E mi inciccionisco. Di più: mi imbibino di carboidrati che, quando corro, hanno un effetto “pietra filosofale” e trasformano l’acido lattico in cemento, col risultato che io neanche riesco a sollevare i piedi e perdo il già scarsissimo entusiasmo, precipitando in un’entropia del chiattume per cui più mangio e meno mi vien voglia di muovermi, e meno mi muovo e più tempo ho per mangiare.

Il sedici dicembre, dopo la prima cena Natalizia in quel di San Vito di Fagagna, mi ero definitivamente risolta che il tenermi in forma (dieta + sport in proporzione variabile) fa per me. Non ci posso far niente: non sono portata. Certe cose, in relazione a certe persone, vanno sempre come devono andare, non è né colpa delle persone, né una caratteristica intrinseca delle cose; semplicemente, non si è fatti l’una per le altre. La musica, l’ordine e lo stare in forma non sono cose per me; mica c’è niente di male, a un certo punto uno se ne fa una ragione e si dedica ad altro, con maggiore successo e soddisfazione.

Per la musica è andata così. Io avevo una prozia diplomata in pianoforte che insegnava nelle scuole, e ho tutt’ora una cugina indubbiamente dotata, cui hanno fatto studiare musica. A un certo punto della mia infanzia, l’esperta prozia ci ha provato anche con me, e subito dopo ha cominciato a regalarmi album da disegno e pennarelli (coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti).

Allo stesso modo, mi ero già messa il cuore in pace e pensavo di dedicarmi con lieta rassegnazione alla coltura dei miei fianchi, quando Babbo Natale non s’è fatto i cazzi suoi.
Forse alcuni di voi avranno sentito dire che Babbo Natale non esiste. Lo credevo anche io, ma questo Natale ho scoperto che esiste, eccome, ma è stronzo. Questo spiega come mai non porti doni ai bimbi poveri e ai bimbi di altre religioni, e perché faccia a certi adulti certi regali. A me ha portato il coso per far parlare le scarpe con l’iPod.
Per i fortunati che si possono permettere di ignorarlo, è un dispositivo del maligno, che, inserito nelle scarpe con l’apposito alloggio, dice all’iPod come state correndo, quanto state correndo, e un sacco di dati umilianti che uno avrebbe anche piacere di lasciar cadere nell’oblio, e invece c’ha una portinaia sotto la suola che sputtana i cazzi suoi ai quattro venti. Sì, perché una volta che le informazioni sono nell’iPod, quello le va a dire al Mac, e si sa che il Mac è un supponente se ce n’è uno, sempre pronto a giudicare, paragonare risultati, fare classifiche, grafici di andamento degli allenamenti, confronti con le corse precedenti proprie e altrui, specie se si fa la cazzata di lasciarlo andare su internet: a quel punto si mette a fare a chi ce l’ha più lungo con gli utenti della community della Nike (che non conosco, ma che per definizione mi pare abbiano buone chance di essere degli invasati), e addio autostima.

“Va beh, ma ‘sta cazzo di dieta GIFT come va?”.

Perbacco, non vi sfugge niente, eh?

La dieta va tako-tako, nel senso che per averla sospesa da metà dicembre a metà Gennaio, ed essendomi vendicata di cibo come se il mondo finisse l’indomani, la dieta fatta in precedenza ha tenuto bene e ho preso solo un chilo e mezzo; certo, ho preso un chilo e mezzo che non butterò giù tanto presto, visti i ritmi di questo regime alimentare.

In realtà, quello che più mi dà fastidio è che ancora una volta ho avuto la prova che la dieta funziona e che i principi su cui si basa corrispondono alla realtà, infatti l’andamento del mio peso e dalla mia forma (nel senso di “spazio che occupo nel mondo”) sono perfettamente prevedibili, quindi, se sono la donna cannolo, è tutta opera mia.

2 thoughts on “Dieta GIFT metodo Speciani: un Larry-ality [puntata 10]: “Torna alla partenza”

  1. Francy

    Segretamente avevo gioito nel vedere di nuovo farina “OO” nella tua cucina (e poi nel tuo piatto)… ero anche disposta a restituirti i 2 kg che mi avevi affidato in comodato… ma era solo una fase?? Peccato…
    Quanto alla comunity di apassionati nike-ipod, cercherò di fare in modo che mio marito non ne entri a far parte!

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