Dieta GIFT metodo Speciani: un Larry-ality [puntata 5]: l’imprevisto è sempre in agguato

Ieri era giornata namminchia e a pranzo ho tenuto fede al mio proposito mattutino, così ho ordinato il roast-beef con le patate.
Siccome da Siora Rosa sono esageratamente disponibili e si lasciano rompere i coglioni per la qualsiasi cosa, chiedo di dividere il contorno in mezza porzione di patate e mezza di pomodori , così mangio le verdure (un po’ poche, invero) e riduco i carboidrati a una dose abbondante, ma accettabile.

Lo so che mangiare il pomodoro con la carne fa venire l’acetone, e allora è inutile che ce lo meniamo a disintossicarci dai lieviti; convengo che è un po’ incoerente, ma a me il pomodoro con la carne piace un casino, e poi non è che tutte le volte che mangio carne la accompagno con il pomodoro: è stata un’eccezione, per godermi a pieno il pranzo fuori con Zzi.

Ad ogni modo, il mio piano era perfetto: carne, patate, pomodoro; nessuna traccia di lievito da nessuna parte, uno schema infallibile da replicare (pomodoro a parte) in tutti i giorni namminchia, facilmente esportabile fuori dalle mura di casa, un provetto monopiatto GIFT, anzi, forse l’archetipo dei monopiatti GIFT!
La patate avevano un aspetto delizioso e un profumo squisito.
Anche gusto e consistenza erano sublimi, ma la soddisfazione è durata poco: erano rosolate nel burro [che – lo dico per i non adepti alla dieta – di per sé non è categoricamente bandito, ma è un latticino e va evitato nelle giornate namminchia e in quelle no-latte, ovviamente].

Ora: se una prende da Siora Rosa “patate arroste” se lo deve aspettare che ci sia il burro. Anzi, ci sarebbe ben donde di che aversene se non ci fosse, essendo ingrediente indispensabile di una ricetta ben riuscita e fedele alla tradizione. Scema io, che non ci ho pensato prima e non ho chiesto le patate semplicemente bollite.

Così, con la morte nel cuore, ho passato i sublimi tuberi a Zzi – che stranamente non ha fatto storie – e ho mangiato solo la carne coi pomodori, tenendo per me appena due spicchietti delle dorate delizie, giustificandomi con “se no, i carboidrati, dove li prendo?”. È infantile, ma, se aveste assaggiato le patate, capireste.

Quindi, per adesso, non sono ancora riuscita a fare un vero giorno namminchia, sebbene le quantità di sostanze “proibite” ingerite siano sempre state prossime ad ε.
Chissà se la prossima settimana riuscirò nell’intento?

Di certo non nel weekend: stamattina mi sono strafogata di coppa yogurt e in questo momento in cucina, avvolti in un amorevole giaciglio di pile, stanno cercando di fermentare due vasetti di yogurt fatto in casa, del quale vi renderò debitamente conto non appena avrò ottenuto un risultato accettabile [temo non sia questa volta].

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