Dove mangiare bene a Trieste e dintorni prima di Gropada 2012

Mancano

giorni a Gropada 2012.

 

Non siete elettrizzati?

Beh, dovreste.

 

Anche se muoio dalla voglia di raccontarvi ogni sasso, mi sono già sbilanciata troppo in passato, perciò ho deciso di concentrarmi su un aspetto dell’evento erroneamente considerato marginale, ma a me assai più congeniale dell’orienteering, in cui sguazzo come una scrofa nel fango: l’alimentazione (non la nutrizione, si badi: l’alimentazione).

Al di là delle linee guida nutrizionali, che gli atleti sicuramente conoscono e a sfregio delle quali vivo da trent’anni, ciascuno saprà cosa sia meglio per il proprio fisico in vista di una gara di orienteering, perciò non devo venire io a dirvi cosa dovete mangiare.
Zzi, ad esempio, contrariamente ad ogni previsione, se la sera prima di una corsa mangia la pasta, rischia di restarci secco entro la terza lanterna, in compenso l’ho visto con questi occhi scofanarsi una cuffa di gulasch grande come un bidet alle quattro del pomeriggio e fare un’eccellente prestazione atletica partendo sì e no un’ora dopo.

La maggior parte degli atleti, riflettevo, giungerà da lontano e presumibilmente pernotteranno in zona almeno dal giorno prima (anche se il mio consiglio è di arrivare venerdì 28 e  are un giro con calma in città).
Grazie al cazzo, diranno subito i miei piccoli lettori: Trieste è in culo ai lupi, ed è servita talmente male che si fa prima ad arrivare a Santiago a piedi che a Trieste in treno.

A maggior ragione, a coloro che saranno in zona da sabato occorre una guida per mangiare a Trieste e dintorni, che permetta loro di individuare a colpo sicuro il locale più adatto alle loro esigenze.

Cliccate qui sotto per scoprire cosa sono riuscita a produrre grazie ad anni di sacrifici e sperimentazioni

 

 

Dove mangiare bene a Trieste e dintorni la sera prima di Gropada 2012

 

Se volete mangiare carne

 

Buffet Siora Rosa

Piazza Attilio Hortis, 3. Tel. 040/301460. TRIESTE
Chiuso domenica e lunedì.

È un locale tipico molto famoso, perché serve piatti della tradizione e li prepara molto bene. Fra i primi piatti, sono irresistibili gli gnocchi di pane, gli gnocchi di patate con il goulasch o, in stagione, gli gnocchi di susini.
Tra i secondi consiglio il prosciutto cotto in crosta di pane con senape e cren o il misto stufa.
Sono buonissimi anche i dolci, anch’essi rigorosamente fatti in casa.
Non manca mai un secondo di pesce, generalmente calamari o seppie, e uno senza carne (ma non vegano).
Le porzioni sono generose e il personale è gentilissimo.
I primi vanno dai 6,00 ai 9,00 euro, i secondi dai 10,00 ai 14,00; i numerosi contorni disponibili costano 4,00 euro, i dolci più o meno anche.
Attenzione: non sono sicura che sia aperto a ora di cena!

Birreria Bire

Riva Grumula. Tel. 040/311398. TRIESTE

Nonostante il brand sia furlano che più furlano non si può (bire è, infatti, la parola friulana per birra, in triestino si direbbe bira), questo locale è molto gettonato, sia perché offre birra artigianale, sia perché serve una cucina appetitosa, sia perché i prezzi sono davvero contenuti, specie considerando la generosità delle porzioni. Il menu, fatto di panini e secondi-piatti unici, è dettagliato spesso anche nelle quantità. Sono squisite le patatine fritte, grandi e con le erbette (2,50 a porzione). Troverete goulasch, prosciutto cotto con senape e cren e arrosticini, ma chi non ha problemi di digestione deve provare le cotolette (Wiener Schnitzel), in particolare quella farcita con formaggio e funghi (credo attorno ai 10,00 euro): abbondante, tenera e non unta. Credo che la maggior parte delle pietanze sia surgelata, ma ciò non toglie che sia gustosa.
Se ci sono partite di calcio, il locale le trasmette e potrebbe essere pieno; inoltre, non fidatevi dell’orario: l’apertura è alle 19,00, ma significa che alle 19,00 il personale arriva e allestisce la sala, non che dalle 19,00 il locale è operativo, perciò tenetene conto se avete i minuti contati (solo noi eravamo così fesse da arrivare un’ora prima per farci trovare pronte all’apertura, infatti abbiamo chiuso).
A pranzo è chiuso, ma potete consultare il sito per controllare gli orari

 

Gostilna Prunk

Lokev 166B. Tel 00386/57.671102.  SLOVENIA

Prunk nasce come macelleria e, dati la bontà e il successo delle sue carni, qualche tempo dopo apre questa graziosa trattoria nel sottosuolo (letteralmente: il ristorante è al di sotto del livello della strada, proprio sotto il negozio), con muri in pietra e ambienti raccolti. Le specialità sono la tartara e le bistecche di puledro, ma per chi non se la sente di mangiare Mio Mini Pony, ci sono diversi piatti a base di Spirit e Bambi – pardon! – di cavallo e cervo. Ovviamente non mancano manzo e maiale, proposti in svariate preparazioni (le più semplici sono le migliori).
I piatti principali si aggirano, in media, sui 15,00 euro, antipasti e primi costano meno. Poiché in Slovenia le bevande e i dolci costano di solito leggermente meno che da noi, alla fine il conto è più leggero; inoltre, le porzioni generose vi permetteranno di risparmiare.
Se riuscite a mangiare il dolce, non perdetevi la gibanica.

 

 

Se volete mangiare pesce

Io sono un po’ sospettosa verso i locali che servono pesce a buon mercato, che pure non mancano in centro città, perciò non ve ne so consigliare.
Con un leggero investimento, o risparmiando sulle bevande, e adattandovi a un’atmosfera che più fighetta non si può, però, potreste andare alla

Trattoria nero di seppia

Via Cadorna 23. Tel. 040/301377. TRIESTE

Ogni giorno il menu offre pochi primi e pochi secondi (cinque o sei per portata, di cui uno senza pesce), preparati espressi a seconda del pescato del giorno.
Non ricordo di aver mai mangiato uno dei loro primi piatti, ma ricordo che erano stati apprezzati da CP.
Posso, invece, garantire, sulla bontà delle tartare di pesce o del piatto di pesce spada a dadini con patate, pomodori e pinoli.
Anche qui i dessert sono squisiti e rigorosamente home-made; se volete fare incetta di carboidrati, ordinate il misto di dolci della casa e assaggiate, così, sia le preparazioni da forno che i dolci al cucchiaio.
È passato parecchio tempo dall’ultima volta che ci sono andata, ma mi pare che i prezzi delle pietanze si aggirassero sui 10/12,00 euro per quanto riguarda i primi, un po’ di più i secondi (18,00 al massimo, se non mi sbaglio); sui 5,00 euro il prezzo dei dolci.
Hanno anche un sito internet.

 

…oppure alla…

Trattoria alla vecchia lira

Piazza Ponterosso 6 (circa). Tel. 040/3728863. TRIESTE

È una mia recente scoperta e ci sono stata una volta sola, ma quella volta mi ha entusiasmata. Il pesce è fresco e le preparazioni sono semplici (come sono di solito quelle in cui la materia prima è di qualità).
Anche qui potete trovare qualche piatto che non contiene pesce e, se non sbaglio, i prezzi sono leggermente inferiori a quelli del locale succitato. Se farà caldo e sarà una bella serata, varrà la pena mangiare seduti fuori, in una piazzetta semplice, chiusa al traffico, con vista sul canale e sui bei palazzi di Borgo Teresiano.

 

 

Se volete mangiare pizza

Non avete che l’imbarazzo della scelta, come un po’ dappertutto, e non mancano popolari catene.
Fra i pizzaioli “autonomi” personalmente apprezzo:

Al Barattolo

Piazza Sant’Antonio Nuovo 2. Tel. 040/631480. TRIESTE

Anche in questo caso, se la serata lo consentirà, potrete mangiare fuori ammirando il Canal Grande (a Trieste ne abbiamo uno tutto nostro) e le chiese di Sant’Antonio Nuovo e San Spiridione.
L’offerta di pizze è amplissima, i prezzi nella media (specie considerando la posizione) il servizio veloce e garbato.
C’è anche una non trascurabile offerta di primi piatti e secondi alla piastra di carne e pesce, che personalmente non ho mai provato, ma di cui ricordo di aver notato il bell’aspetto.
La birra alla spina potrebbe essere Nastro Azzurro o un prodotto equivalente, non lo ricordo con precisione, ma so che non era niente di memorabile (né di infame). Ignoro completamente la categoria dessert.
Anche questo locale ha un sito internet (non temete: la cucina è migliore della comunicazione).

Il Brigantino

Via di Prosecco 44. Tel. 040/212067. OPICINA

Non lasciatevi ingannare dall’atmosfera eighties del locale: in un ambiente cupo di legni scuri e ottoni scintillanti, a richiamare una profonda tradizione marinara anche se ci troviamo sull’altopiano, fatto di oblò e candele nelle bugie, tovaglie e tovaglioli di stoffa come non si vedono in una pizzeria da prima che cadesse il muro di Berlino, vengono servite pizze squisite e abbondantemente farcite.
Anche qui la birra alla spina non brilla per ricercatezza, ma è disponibile sia chiara che rossa.
Mi sembra che i dolci siano confezionati, ma consultate il menu per sicurezza.

 

Se siete vegetariani/vegani/intolleranti

Non ci sono cazzi: l’unico posto adatto, che per fortuna è delizioso, è

Zoe Food

Via Felice Venezia 24. Tel. 040/2460420. TRIESTE

Qui vegetariani e vegani trovano diverse preparazioni adatte alla loro scelta, tutte realizzate con cura e ottime materie prime. Come già sapete io e CP siamo degli habitué, perché anche se saremmo capaci di sbranare un bufalo vivo, le pietanze di Zoe Food ci attirano per la loro bontà.
Non mancano le proposte per chi, invece, consuma carne e prodotti animali, fra cui il tagliere con i salumi del Carso e il mio adorato sandwich con il manzo pastrami, che mi sogno di notte.
Data l’attenzione per gli ingredienti e le necessità nutrizionali, se avete delle intolleranze alimentari, qui sicuramente vi sapranno proporre qualcosa che faccia felice il vostro palato senza mandarvi al Creatore più velocemente del normale.
I prezzi delle pietanze vanno dai 6,00 ai 15,00 euro; i dolci costano 4,00 euro, ma potete cavarvela con 2,50 euro scegliendo un muffin. L’acqua della cisterna è gratis.
Sono buonissime anche le centrifughe di frutta e verdura, cui volendo si può far aggiungere la spirulina.
Il locale, purtroppo, ha pochi coperti e non so se a fine settembre ci saranno ancora i tavolini nella tranquilla piazzetta sul retro.
Recentemente, il sito internet è stato rinnovato (chapeu).

 

Se siete in tanti, ognuno con esigenze diverse

Pizzeria Rossopomodoro

Riva Gulli. Tel. 040/3229774. TRIESTE

Non è che la filiale della nota catena di pizzerie, ma ciò non toglie che la pizza sia preparata molto bene.
Accanto ad essa, in menu trovate anche pastasciutta, carne e mi pare pesce. Sicuramente c’è anche qualcosa a che non contiene niente di animale. L’ambiente non è dei più veraci, nel senso che la maniacale attenzione al branding ne allontana l’immagine da quella di una pizzeria tradizionale, ma la sala è molto grande.
I prezzi sono leggermente superiori a quelli di una pizzeria “tradizionale”, ma le materie prime sono molto buone e potete risparmiare il 3% facendo la tessera sul sito internet.
Ogni tanto ci sono anche delle offerte, tipo “pizza 2×1 il giovedì”, quindi val la pena tenere d’occhio questo locale.

Peperino pizza & grill

Via Coroneo 19/c. tel. 040/631234. TRIESTE

Ho scoperto scrivendo questa guida che pure questa è la filiale di una catena. La pizza è ottima, ma qui ho avuto modo di apprezzare anche i piatti alla griglia, decisamente soddisfacenti.
Non sono al corrente di particolari promozioni e sconti, ma solo perché non ho mai occasione di passarci davanti e non sono informata.
Vi segnalo questo locale perché, oltre che essere spazioso e servire buon cibo, è più vicino di altri alla stazione dei treni e alla fermata del tram di Opicina e potrebbe essere strategico per i vostri spostamenti.

Attenzione: il tram di Opicina è recentemente deragliato (lo fa con angosciante frequenza) e al momento pare che i lavori di ripristino dureranno mesi; è comunque sostituito da una linea di autobus, quindi, anche se indubbiamente meno suggestivi, i collegamenti con l’altopiano sono garantiti.

Birreria Löwenbräu

Riva Sauro 14. Tel.040/317912. TRIESTE

Un pub con una quantità esagerata di coperti nel quale, però, è sempre necessario prenotare; questo dovrebbe dirla lunga sulla varietà e la bontà delle pietanze offerte.
I prezzi, come sovente accade nei pub, non sono stracciati, ma restano nella media di questo genere di locali. Con mio stesso rammarico, non ci sono stata molte volte, ma  sono sempre uscita soddisfatta. Le porzioni non sono tirchie, il servizio è ragionevolmente veloce anche quando la tavolata ordina le cose più disparate, il personale è cortese e sveglio.
I piatti di carne di ispirazione mitteleuropea la fanno da padroni, ma è molto buona anche la pizza e mi pare che il menu proponga anche panini e insalatone.

Gostilna Orient Express

Kraska cesta 67.  Tel: 00386/57.633010. DIVAČA/DIVACCIA (SLO)

La vicina Slovenia è costellata di trattorie “ruspanti” che servono per lo più piatti di carne alla griglia e altre semplici, ma sostanziose, pietanze tradizionali, e molte di esse producono birra in proprio.
I prezzi sono più contenuti che in Italia, specie per quanto riguarda la birra: in questi posti, per una media bastano 2,50 euro e il boccale è da mezzo litro.
Segnalo proprio l’Orient Express sia perché è una delle più spaziose, sia perché, oltre ai tipici piatti di carne, propone anche pizze dall’aspetto promettente e può essere una soluzione per i gruppi più numerosi, in cui nessuno mangia quello che mangiano gli altri.
Le porzioni slovene non sono roba per signorine, quindi assicuratevi di essere affamati, oppure ordinate una cosa alla volta.

 

Se dovete farvi perdonare una domenica nel bosco e non badate a spese

Antica Trattoria Suban (carne)

Via Comici 1. Tel. 040/54368. TRIESTE
Chiuso il martedì.

Notoriamente il mio ristorante di carne preferito, offre raffinati piatti della tradizione austro-ungarica cucinati al meglio. Eccellenti materie prime ed esperienza in cucina sono le cifre del successo di quello che, a Trieste, è una vera istituzione.
Le singole pietanze non hanno costi proibitivi in senso assoluto (i primi piatti si aggirano sui 12,00 euro, molti secondi di carne non superano la soglia dei 20,00 euro), ma poiché qui si fanno sontuose cene dall’antipasto al dolce, il conto finale potrebbe essere impegnativo.
In due, consumando una cena completa accompagnata da una bottiglia di vino base e due d’acqua, spendiamo generalmente un centinaio d’euro e usciamo sempre entusiasti. Non per niente è qui che ha fatto il ricevimento di nozze la Giraffa.

Linč (cucina slovena)

Rodik 50. Tel. 00386/59.92034. RODIK-KOZINA (SLO)
Chiuso lunedì e martedì.

Questo ristorante poco distante dal confine è l’asso nella manica che vi permetterà di contenere i costi facendo ugualmente un figurone.
Il menù prevede per lo più piatti di carne, ma il locale è famoso per un antipasto con ottima trota affumicata. Il gestore è collaborativo e anche i vegetariani trovano sempre qualcosa di buono che possono mangiare, ma non i vegani, perché la tradizione locale vede un impiego generoso di uova e latticini. L’ambiente è semplice, con muri grezzi e caminetto nell’angolo, ma l’apparecchiatura è curata ed è adatto – per chi avesse delle mire su delle compagne di società – anche a una cena a lume di candela, come si vede nella fotogallery del sito.
È da qualche tempo che non frequento personalmente questo ristorante, ma mi sembra che il prezzo di una cena completa per due non superasse gli ottanta euro.

Za Gradom (pesce, nota anche come “Darko”)

Kraljela ulica 10. Tel. 00386/56.285505. SEMEDELA/SEMEDELLA (SLO)
Chiuso domenica e lunedì.

Non avete mai mangiato pesce se non lo avete mangiato da Darko, il gestore di quello che è probabilmente il ristorante di pesce più rinomato della Slovenia, famoso in tutta l’Istria e frequentato da VIP internazionali tipo Johnny Dorelli (mica cazzi, eh).
Za Gradom è un locale minuscolo (a occhio una quarantina di coperti, stipando le persone) in cui Darko si muove disinvolto e illustra le prelibatezze della sua cucina: pesce freschissimo e di pescatori fidati preparato in maniera semplice, ma poco prevedibile: carpaccio di scampi, mazzancolle crude con sorbetto di agrumi senza zucchero, ricci di mare, capesante  sulla pietra, fuzi all’ortica con mazzancolle, funghi e tartufo, ravioli di branzino con uova di riccio e branzino e, naturalmente, il pescato del giorno.
Anche i dessert sono deliziosi e insoliti.
Recentemente, mangiando dall’antipasto al dolce e prendendo mezzo litro di chardonnay della casa, abbiamo speso circa centoventi euro.
Non una sciocchezza, certo, ma è sicuro che dopo ve la dà.

 

Se volete un surplus di zuccheri

Gelateria Toni Lamponi

Piazza Cavana 2. TRIESTE.

Beh, che vi aspettavate?
È il mio gelato preferito, fatico a trovargli un degno concorrente. Toni usa ingredienti genuini (notoriamente, spacca centinaia di uova biologiche a mano per fare la crema, anziché versare nella macchina cartoni di uova pastorizzate)  e rifugge come la peste gli additivi… insomma, è un gelataio, nel senso che è uno che realmente, ogni giorno, prepara un alimento degno di essere chiamato “gelato”.
Inoltre, è tipo da ricette semplici: i suoi gusti di frutta sono praticamente frullati raffreddati, quindi anche chi è intollerante ai latticini o è celiaco può mangiarli (però chiedete sempre, non è che io conosca a menadito le ricette di ogni singolo gusto!).

Gelateria Zampolli

Via Ghega 10. 040/364868. TRIESTE.

È la mia seconda scelta di gelato a Trieste, medaglia di bronzo assoluta (su piano nazionale è scalzato da Giorgelato di via San Vincenzo a Genova).
Anche in questo caso posso dare rassicurazioni sulla freschezza e bontà degli ingredienti, perché vedo con i miei occhi, quasi tutte le mattine, i fornitori che effettuano le consegne. La gelateria è decisamente più à la page rispetto a Toni e anche la scelta di gusti è molto più ampia. I risultati sono comunque ottimi.
Questi di Zampega (Zampolli di via Ghega) – o Zamporio (Zampolli vicino al Conservatorio), che dir si voglia – sono gelati decisamente più “strutturati” di quelli di Toni, più ricchi e sostanziosi: molti li potrebbero addirittura preferire. Insuperabile, a mio gusto, è l’abbinamento “millefoglie + caffè”: il primo è un dolce e soffice semifreddo alla panna con scaglie di sfoglia, il secondo è forte e poco cremoso, stanno benissimo insieme, come me e Zzi.
Questa gelateria è vicino alla stazione dei treni e al capolinea del tram.
Attenzione: sono molte, a Trieste, le gelaterie con l’insegna “Zampolli”, ma nessuna ha lo stesso gelato: negli anni sono state rilevate da gelatai diversi e la gelateria Zampolli che consiglio io è solo questa di via Ghega!

 

 

Se volete mangiare come un triestino

…dovete andare in un’osmica, ma come faccio a dirvi adesso dove trovarne una?
Le osmice [os’mitse] sono case private di contadini e fattori del Carso che saltuariamente – spesso in maniera imprevedibile e senza dir niente a nessuno – aprono le loro porte per servire i propri prodotti: salumi, formaggio, uova serviti su un tagliere, da mangiare con le mani o – quando vogliamo fare i sofisticati – con uno stuzzicadenti, accompagnati con vino della casa o, per le fighette, acqua del rubinetto.
È roba per palati forti e bocche poco schizzinose, ma chi ci va resta conquistato.
Per andarci è “sufficiente” fare un giro sull’altopiano e seguire le frecce con le frasche.
Com’è ovvio, ci sono osmice più buone di altre, o magari in un’osmica sono buoni i salumi, ma non tanto il vino e altrove viceversa. È difficile dare indicazioni, specie perché all’interno dello stesso paese possono essercene più di una e si farebbe solo confusione; tanto, solo poche per volta sono aperte, quindi la scelta è comunque limitata, ma in linea di massima non si esce mai scontenti e l’esperienza merita sempre il tentativo. I cibi si ordinano a peso e costano poco più che in salumeria: con 25/30 euro si esce pieni in due e, se non siete abituati al vino terrano, forse anche un po’ sbronzi.

 

E a Gropada non ci sono posti dove mangiare? – diranno subito i miei piccoli lettori.
Certo che ci sono, ne ho sentito parlare un gran bene e non vedo l’ora di provarli, ma sospetto che siano in carta, quindi non posso mandarvici prima della gara, o sareste squalificati.
Infine, un appello: lettori triestini, c’è qualche altro posto che possiamo consigliare a occhi chiusi?

 


 

Lo sapevi?

È dai post di questa serie che è nata l’idea della mia guida

2(0.000) passi a Trieste

Itinerari essenziali e consigli da indigena (circa) per esplorare e mangiare nella città più bella del mondo
(la guida, a differenza del post, è aggiornata al 2014)

11 thoughts on “Dove mangiare bene a Trieste e dintorni prima di Gropada 2012

  1. oridoc

    Provato subito Orient – Express; nella media delle gostilne slovene, porzioni in effetti abbondanti, prezzi buoni ma non avevano la gibanica…!!!!!
    P.S. e Krizmann per il porcell arrosto?

  2. Larry

    @oridoc Krizman! Hai ragione! Mi era anche venuto in mente, poi devo essermi distratta al volare di una farfalla e l’ho scordato. Una volta servivano il filetto sul pane tostato, così alla fine potevi mangiare un crostino intriso di sangue (che per me è una libidine, ma penso all’orrore che susciterebbe nella nostra Lucy).
    Tempo fa era gradevole anche la “pivovarna” Flora, ma ultimamente ne ho sentito parlare in toni delusi… però ha certamente la gibanica!

  3. Giulio GMDB

    Io ci metterei anche la birreria Kapuziner: spaziosa, ottima birra, buoni piatti bavaresi, attaccata a Piazza Unità… Se a uno piace pensare a Trieste Mitteleuropea è l’ideale

  4. Pingback: LARRYCETTE » Blog Archive » Guida all’Osmizza (Osmica)

  5. Pingback: LARRYCETTE » Blog Archive » Cosa vedere a Trieste: Guida per gli atleti di Gropada 2012 [1]

  6. Giuseppe Borruso

    Ottima lista che condivido pienamente (alcuni devo provarli e lo farò con molta curiosità).
    Mi permetterei di segnalarvi ancora:
    -Mastro Birraio (Via Felice Venezian, sopra Zoe Food). Ottime birre alla spina, cambiate molto spesso, di provenienza UK, Belgio, Germania. Cibo curato, spesso sotto forma di snack e panini, con prodotti anche del territorio. Scelta di whisky molto interessante. Musica dal vivo, di solito venerdì sera. http://www.mastrobirraiotrieste.it/
    -Pizzeria ‘La cucina di Bea e Benny’, via del Rivo 17, San Giacomo. Locale non molto allegro come aspetto ma la pizza è una delle migliori della città (a mio avviso!) e a prezzi abbordabili. anche per asporto e consegna a domicilio.
    -Le Dune di Piero, in via Bazzoni (sopra via San Michele! non è così lontano dal centro). Specialità abruzzesi ma non solo. Anche pesce del giorno. Piatti ben curati e abbondanti, ottimo rapporto qualità prezzo.
    -Trattoria Max, Via Nazionale 43, Opicina. Piatti della tradizione triestina e carsolina soprattutto. Cucina casalinga, inclusi gli ottimi dolci fatti in casa. Ottimo rapporto qualità prezzo.

  7. Larry Post author

    Permettiti, permettiti!

    Ho provato solo Max e ammetto che non mi aveva entusiasmata, ma riconosco anche che è stato molto tempo fa, è stato una volta sola, durante la quale ero per giunta un po’ maldisposta, quindi – anche alla luce della bontà della birra di tuo cognato, che fa di te un riconosciuto gourmet per proprietà transitiva – farò a ciascuno di questi posti una visitina.

  8. Pingback: Puntarelle con le alici: antipasto tipico del Lazio | Larrycette

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