È in edicola, a fascicoli: Impara lo Sloveno con Larrycette [9]

Ci stiamo avvicinando alla fatidica lezione 10, quella in cui, secondo le mie previsioni, saremo in grado di formulare frasi semplici.

Conosciamo i pronomi personali e abbiamo oramai assimilato saldamente il concetto di duale. Siamo pronti per affrontare il…

 

Glagol biti (verbo essere) – indicativo presente

Per un’introduzione sui verbi in generale, vi rimando alla lezione 11.

Per poter presto dire qualcosa di anche solo vagamente sensato, accontentiamoci per il momento del verbo essere, che, essendo irregolare, può essere appreso senza tanti preamboli: tanto bisogna impararlo a memoria, c’è poco da capire.

Ednina (sing.)…………………………..Dvoina (duale)____________Mnozina (plur.)

Jaz sem ……………………………………Midva sva_______________.Mi smo
Ti si …………………………………………Vidva sta________________Vi ste
On (Ona/ono) je………………………Onidva sta_______________Oni so

 

Il verbo essere ha una particolarità: costruisce la forma negativa fondendo la particella negativa (ni) con la voce verbale, in questo modo:

 

 

Ednina (sing.)…………………………..Dvoina (duale)____________Mnozina (plur.)

Jaz nisem ……………………………………Midva nisva_______________.Mi nismo
Ti nisi …………………………………………Vidva nista________________Vi niste
On (Ona/ono) ni…………………………Onidva nista_______________Oni niso

C’è una sola irregolarità: alla terza persona singolare la voce verbale è semplicemente ni (e non, come si potrebbe pensare, *nije).

Lo sloveno non ha gli articoli e utilizza il verbo essere anche nell’accezione dell’italiano “esserci” (vedremo, in futuro, che per questo utilizzo impiega il soggetto al genitivo nelle frasi negative, pertanto trattiamo ora sola la frase affermativa) , di conseguenza un enunciato come: je knjiga può essere tradotto (e inteso) come “è un/il libro” o “c’è un/il libro”.
Come si fa a distinguere?
Si distingue e basta, è un fatto di pragmatica, è il fantomatico “senso del discorso”: quello che, in italiano, fa comprendere la differenza fra prìncipi e princìpi anche se gli accenti non sono marcati nel testo. O, più arditamente, quello che induce ad alzarsi e chiudere la finestra se qualcuno nella stanza esclama “Freschetto, qua dentro, vero?”. Sono cose che appaiono ovvie perché dipendono da meccanismi di inferenza talmente radicati nel parlante nativo da essere invisibili, ma che si palesano se visti “dal di fuori” in un’altra lingua.
In realtà, prima o poi, la comprensione vien da sé.

Per il momento accontentatevi di imparare la coniugazione del verbo essere al presente indicativo, in forma attiva e negativa. Presto la useremo e tutto acquisterà un senso.

4 thoughts on “È in edicola, a fascicoli: Impara lo Sloveno con Larrycette [9]

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  3. Miha M

    V tretji osebi dvojine je pravilna beseda ONADVA, ne ONIDVA, drugače pa zelo lep prikaz spregatve glagola biti :)
    I’m third person dual it’s the right way to write ONADVA, not ONIDVA. I really like this nice presentation of verb ‘be’ conjugation :)

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