Ricorderete, miei piccoli lettori, che proprio ieri parlavamo dei gruppi consonantici e ci interrogavamo se -lj- e -nj- dovessero essere scritte nella medesima casella delle parole crociate, o meno; cioè se costituivano un singolo grafema.
Nel corso della lezione di ieri sera, dopo soli 5 mesi di corso, mi è stato finalmente svelato l’arcano e… la risposta è : NO!
-lj- e -nj- non sono singole lettere dell’alfabeto (come sono in serbo-croato, russo e chissà quali altre lingue slave), bensì sono un gruppo; questo significa che, quando si presentano insieme, danno luogo a una pronuncia “complessiva” specifica.
Il fenomeno non è dissimile da quello dei gruppi dell’italiano -gn- e -gli-. /g/ /l/ e /n/ hanno ciascuna una propria pronuncia, ma vengono articolate diversamente a seconda dell’influenza delle consonanti che seguono: gnomo si legge [‘ηomo] e non [‘gnomo].
Attenzione perché l’italiano ha una fonetica infame, per cui -gl- si legge un po’ [λ] e un po’ [gl], in genere a seconda della vocale che segue: aglio [‘aλio] è diverso da glassa [‘glasa]; dico “in genere” perché glissare si pronuncia [gli’sare], ma va comunque notato che è un calco dal francese e non è una parola “nata” italiana, perciò è normale che abbia regole di pronuncia anomale, essendosi dovuta “adattare” alla resa con i simboli fonetici disponibili nella lingua in cui è entrata.
Quel che ci importa è che lo sloveno è molto più rilassato: -lj- e -nj-, quando si presentano, se non sono a fine di parola si pronunciano sempre [λ] e [η], indifferentemente dal suono che segue (ma è bene articolarle diversamente che in italiano, cioè con la parte anteriore della lingua sugli alveoli e non con la parte centrale; mi raccomando: non con la punta della lingua, altrimenti tornano ad essere [l] e [n]!).