Izlet v Ljubljiano – 25.04.2012. Promozionale di orienteering centro storico a Lubiana | 4 – La cena presso Zlata Ribica, Cankarjevo Nabrezje 5, Ljubljana

Eccoci all’attesa ultima puntata della saga della gita a Lubiana

… Segue da qui

Il ristorante non ci è nuovo, essendoci stati più di una volta, sia da soli che con amici. Sebbene oggi ci appaia paradossale, ci abbiamo portato perfino i miei genitori, e credo sia il posto più a est dove hanno mangiato.

Foto fregata da qui

La novità – che non mi fa impazzire – è il signore sulla porta che ci saluta in diciotto lingue e ci invita a entrare, come se fossimo a Venezia.

Vorrei dirgli “Guarda che sarei entrata lo stesso”, ma è un costrutto decisamente al di sopra delle mie competenze. Quasi quasi, gli chiedo di darmi la mano, così, solo per usare una frase che ho preparato con tanta fatica.

All’interno il locale è come lo ricordavo: pulito e accogliente, finemente apparecchiato, silenzioso e raccolto.
Veniamo fatti accomodare accanto alla finestra con vista sul centro all’imbrunire. Mamma mia, com’è romantica Lubiana! Secondo il Previdente Presidente sembra Parigi; “ma senza francesi”, aveva aggiunto Zzi.

Il ristorante è come lo ricordavamo, la carta dei prezzi no. Riscontriamo un aumento del 25% / 30% rispetto all’ultima volta che siamo venuti. È la quarta volta che cambio colore oggi, stavolta divento verde.
Riflettendo, sono passati almeno quattro anni dall’ultima volta che siamo venuti, sicuramente altri locali e altri esercizi hanno applicato un aumento analogo, solo che frequentandoli più assiduamente lo abbiamo assorbito con passività, mentre qui, mancando da molto, lo rileviamo.

Sarà, ma venticinque euro per il cervo con gli gnocchi – e cioè, non con il prosciutto, il vino e la marmellata come lo ricordavo e desideravo – mi sembrano tantini lo stesso. Sì, concedo che sia probabile che altri esercizi abbiano applicato il medesimo incremento dei prezzi, quel che è improbabile è che io continui a frequentarli.

Scelgo fra le cose abbordabili: sia la ljubjanska che l’arrosto hanno prezzi sensati, ma la ljubjanska è fritta e batte l’arrosto per goleada. Anche Zzi è indeciso fra queste due pietanze, quindi optiamo per prenderle entrambe e fare metà per uno. Maledizione a loro, quando hanno deciso di tenere il prezzo dell’arrosto sotto i quindici euro!

Come hors d’oeuvre, Zzi sceglie il brodo di pesce, io la tartara. Entrambi costano solo pochi euro in più che altrove, maggiorazione largamente giustificata dal livello più raffinato del locale.
Come sempre la scelta di Zzi si conferma eccellente: il suo abbondante piatto di brodo, infatti, non solo è squisito, ma ospita anche un filetto di pesce pulito e spezzettato. Poiché, di solito, quando si ordina il brodo di pesce (o di carne) arriva una tazzina da consommée di solo liquido, questo piatto è veramente un affare, senza contare la qualità, superiore alla media.

Io ordino la tartara di manzo. Forse faccio una strage.
Mi viene servito, infatti, un piatto di crostini di pane con due riccioli non-poi-così-abbondanti di burro e, al centro, un medaglioncino di carne di sei centimetri di diametro per tre di altezza. Non scherzo. Sono convinta che in cucina, attaccata alla lama del coltello, fosse rimasta più carne di quella che avevo nel piatto. Sia detto, inoltre, che trattavasi, per l’esattezza, di due medaglioncini di carne sovrapposti, in mezzo ai quali era collocato uno strato di cinque o sei millimetri di senape, perciò non tutto il volume della pietanza era costituito dalla carne.

Ora, io sarò una bestia, non dico di no, ma una dose simile di carne verrebbe da chiunque divorata in un sol boccone. Era né più né meno la quantità che si mette su una tartina. Avendo bene in mente che ci stava costando tanto quanto io guadagno in due ore in edicola, l’ho centellinata il più possibile.
Per essere buona, era buona. Non era piena di aglio come spesso usa da queste parti ed era sminuzzata a coltello. Pur condita d’olio, un olio buonissimo, aromatico, ma equilibrato e non prevaricatore, rivelava a pieno il gusto dolce e fresco della carne rossa. La senape, piccante al punto giusto, si addiceva perfettamente al piatto.
Rimane il fatto che fosse scandalosamente poca e che quattro dei sei crostini serviti fossero del tutto superflui. Non so con quanto rancore ho guardato il cameriere che si portava via il piatto vuoto.

Chi volesse provare a gustare tanta delizia, si sinceri di equipaggiarsi così:

Foto fregata da qui

Le porzioni di arrosto e ljubljanska, invece, sono regolari, quelle dei contorni addirittura generose [fangala, allora ce l’hai con me]. L’arrosto è morbido e gustoso che sembra quello di Elisa.La ljubljanska è generosamente farcita di deliziosi prosciutto e formaggio, e sapientemente fritta, sì da non lasciare alcuna traccia d’unto nel piatto.

Le verdure grigliate sono verdure grigliate, più di tante emozioni non possono suscitare, ma sono cotte al punto giusto e conservano sapore e consistenza.
Le patate arrosto… ah le patate arrosto! La Slovenia si conferma patria indiscussa della patata: ce n’è tanta e di sublime qualità. Queste sono dorate, saporite e croccanti al punto che giurerei che siano fritte. Anzi, forse lo sono; tengo, allora, per me le mie riflessioni, prima che Zzi me le faccia portar via da sotto il naso. In effetti, Zzi le sta mangiando a quattro ganasce, se non s’è accorto che sono fritte, sta facendo a sua volta lo gnorri.

Alla fine usciamo senza esserci fatti troppo male: due antipasti, due secondi e una bottiglia d’acqua ci costano 56 euro, che non è una cifra esattamente popolare, ma non si discosta troppo dai 40/45 euro che si devono tirare fuori in altri posti per le stesse pietanze, ma di qualità inferiore e in ambienti meno curati.

Però la tartara era poca e il mio rancore non avrà mai fine.

3 thoughts on “Izlet v Ljubljiano – 25.04.2012. Promozionale di orienteering centro storico a Lubiana | 4 – La cena presso Zlata Ribica, Cankarjevo Nabrezje 5, Ljubljana

  1. daniela

    E io che sono andata a fare una luga e noiosa visita dall’oculista dopo un pasto, ancorché eccellente ma estremamente micronizzato, in uno di questi locali, credendo in un improvviso calo della vista! Dopo la europeizzazione della viciniora Slovenia niente è più come prima, ahinoooi!

  2. daniela

    Lubiana è comunque sempre meravigliosa, dovremmo imparare da loro l’arte di saper far fruttare le nostre risorse che sono tante e spesso sprecate.

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