Kastanjàc

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Come ho già avuto modo di accennare, il mondo non è finito (si vede che ci contavo molto?), e io ho un sacco di cose che mi bollono in pentola, ma nessuna possibilità di portarle tutte a termine come si deve.

Lungi dal crearmi la benché minima ansia, questa situazione, invece, mi galvanizza, ponendomi costantemente nell’atteggiamento mentale del bambino che aspetta il proprio compleanno, impaziente ed entusiasta di fare questo e quello.
Potrei andare avanti per post e post a menarvelo su quante belle idee ho in testa, senza rivelarvene neanche una e perdendo prezioso tempo, che farei invece meglio ad usare per metterle in pratica (a proposito: appena mi torna la voce aggiorno i-Tunes, abbonatevi con fiducia).

Una cosa, però, mi angosciava oltre ogni dire.
Un impegno che avevo preso, una specie di voto agli dei dell’orienteering, per propiziarmi i quali, all’epoca di Gropada, ne avevo sparata una clamorosa.

“Ma se sei la persona più atea, blasfema e senza Dio che conosciamo” – diranno subito i miei piccoli lettori. Vero. E non sono superstiziosa. Ma – ahimé – sono di parola. Magari non tempestiva, ma di parola. Così, dato che ho fatto la cazzata di dire “se succede questo e quello, allora faccio quell’altro”, dopo che questo e quello sono accaduti, non mi resta che fare quell’altro.

E “quell’altro” significa mangiare il castagnaccio.
Mangiare il castagnaccio è la cosa più disgustosa che mi venga in mente. A casa mia hanno smesso di cucinarlo perché mi stomacava l’odore: neppure la Coca-Cola mi ripugna così tanto (sono, infatti, certa dell’esistenza di una lobby del castagnaccio che influenza la politica e perpetra soprusi nei paesi in via di sviluppo, è solo questione di dimostrarlo).

Ve ne parlo perché ho tenuto fede alla mia promessa, e a breve ve ne mostrerò la prova-video. Poiché, però, per poterlo mangiare, ho anche dovuto cucinare il castagnaccio nel mio povero forno (a proposito: vendesi forno elettrico da incasso come nuovo, io non ho il coraggio di cuocerci altro), ho in cantiere un post per mostrarvi come preparare il castagnaccio, in caso dobbiate, un domani, torturare ferocemente qualcuno, somministrandogli l’orrida pietanza.

Per il momento, voglio semplicemente mostrarvi questo video, affinché chi non conosce il castagnaccio se ne possa fare un’idea, e affinché tutti sappiano che opinione ne ho io.
Con sgomento rispetto per coloro che se ne cibano di gusto, io la penso così:

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About Larry

Un giorno Bruce Springsteen mi porterà via con sé, nel frattempo vivo avventure rocambolesche ogni volta che mi avvicino a un fornello e sottopongo ad attenta analisi tutti i locali nei quali vado a mangiare. Una volta ho incontrato un orientista e l'ho sposato senza comprendere la portata della tragedia. Il lamento dell'orientamento è su Larryetsitalia.net

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