La gaja cena [3] ✄

      2 Comments on La gaja cena [3] ✄

[Continua da: La gaja cena 2]

La Costruttiva Consorte del Previdente Presidente ci richiama alla disciplina  – approfittando un po’ della debolezza post prandiale –  e affrontiamo l’ordine del giorno.
È il momento di votare il nuovo presidente.
L’elettorato spontaneamente propone l’elezione della Generosa Genitrice del Celere Capellone, autrice dello squisito pasticcio, ma non si può rifilare l’incarico in contumacia.
Eleggiamo allora il Pasticcio stesso, ma subito dopo ci accorgiamo che ce lo siamo mangiato.
In mancanza di altri candidati, rieleggiamo il Previdente Presidente.

La Costruttiva Consorte, appena riconfermata Forsgliédi, distribuisce la sopresa della serata [almeno, per me era una sorpresa, ma a giudicare dalla faccia, anche Vanty non è che se fosse al corrente]: le meravigliose magliette della società: bellissime polo blu scuro con il nome della società ricamato in oro sul cuore.
Proprio belle.
Finalmente qualcosa di portabile.
Così adesso non ci sentiamo più inferiori alla Semiperdo, che c’ha la tuta da gara e la tuta da passeggio [quest’ultima di un dignitoso blu navy abbondantemente ricamata, la prima agghiacciante come tutte le tute da gara tranne la nostra]: anche noi possiamo andare in giro come una squadra senza sembrare un branco di fedifraghi cacciati di casa ancora in pigiama.

Alla decima caraffa di terrano siamo tutti più conviviali [tranna la Fascinosa Figlia, che deve studiare perché l’indomani ha tre interrogazioni e Vanty, cui ho fatto la domanda trabocchetto “Bevi?” pronta a coprirlo di sberle, che si è saggiamente astenuto dovendo guidare] e i padroni di casa approfittano della diffusa rilassatezza per rifilare avanzi di cannelloni insieme ad affettuosi saluti e auguri.

Vanty sguscia via senza cannelloni come una saponetta, tento di inseguirlo, ma quando finisco di percorrere il vialetto – sarà che è leggermente più allenato di me, sarà che potrei essere sua madre e peso almeno il doppio – tutto ciò che vedo di lui sono le luci di posizione che sfrecciano via veloci fino a diventare un puntino rosso, vago come una lanterna nel verde tre.
Ce ne andiamo anche noi, prima di dover riportare a casa la teglia piena.

2 thoughts on “La gaja cena [3] ✄

  1. markogts

    Hehe… mi è piaciuta quella della gastronomastica. Purtroppo noi due la iota non la reggiamo. Traumi d’infanzia… Però vero che il pasticcio era buonissimo, e anche il tuo salame.

    Ciao e buon lavoro (dò per scontato che sei infarinata fino al midollo in cucina a preparare cenone pranzone e colazione)

  2. Pingback: La gaja cena [2] | LARRYCETTE

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.