La verità sul WOC 2014 – prefazioni

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Prefazione alla prefazione

Comprenderete che – data la carica esplosiva dell’articolo che state per leggere – l’autore debba restare anonimo.
Per lo stesso motivo, l’Orientista Misterioso usa degli artifici letterari volti a distogliere dalla sua persona i sospetti sulla sua identità; talvolta, quindi, vi parrà di poter identificare l’Orientista Misterioso con qualche nota firma dell’orienteering, ma non è lui. Prima che ve lo domandiate, non è neanche l’altro.
Potreste cominciare anche a sospettare di altri, ma non sono loro.
Non vi dirò chi sia, sappiate solo che non è chi pensate che sia.


 

la verità, tutta la verità, niente altro che la verità

sul WOC 2104

 

Un guestpost dell’Orientista Misterioso

 

Prefazione dell’autore*

Li vedo, Mia! Li vedo laggiù contro il cielo tempestoso. Sono tutti lì. Il fabbro e Lisa, il cavaliere, Raval, Jöns, e Skat. E la morte ordina loro di danzare! (Jof – Il Settimo Sigillo).

Intendiamoci, prima che sia troppo tardi.
Organizzare un Campionato Mondiale di Orienteering non è una cosa facile… anzi!
Siamo all’impresa titanica o giù di lì, soprattutto in uno sport che vive grazie ai volontari che rubano tempo alla famiglia e al lavoro, che sposta poche centinaia di persone ogni domenica, che dispone di pochi e talvolta malamente utilizzati fondi.

Non ci sarebbe stato un Mondiale senza la fatica di Simone e Carlo e Cristian e Fabio che hanno predisposto i tracciati.
Non ci sarebbe stato senza i ragazzi e le ragazze della Segreteria che hanno gestito le richieste delle squadre, da quelle più banali a quelle più assurde.
Non ci sarebbe stato senza chi ha suonato l’ultimo degli strumenti in sottofondo affinché l’assolo del primo violino potesse risuonare forte e limpido davanti agli spettatori: chilometri di cavi elettrici, di transenne, di striscioni, decine di gazebi e tende non si muovono da soli da un luogo all’altro e da soli non si dispongono ordinatamente nel luogo preposto.

… Però, ogni tanto, quando vedo che le persone cominciano a mostrarsi autoindulgenti ed a osservare il proprio operato come attraverso una spessa lente di color rosa… ecco, quello è il momento in cui sento forte l’impulso di tirare via la sedia da sotto il sedere a qualcuno, di mettere alla Gioconda un bel baio di baffoni finti e vedere l’effetto che fa.

Jof, il buffone del Settimo Sigillo, che aveva sempre visioni funeste e che parlava in continuazione della morte… Jof avrebbe approvato. Anche perché, alla fine, è l’unico che sopravvive.

*L’Orientista Misterioso ha ritenuto necessaria questa prefazione per chiarire il suo pensiero, anche al fine di evitare che gli taglino le gomme della Focus grigina con la lanterna a uncinetto presa in Portogallo appesa al retrovisore in caso la sua identità venisse rivelata.

E, dai, che ho detto?
Sarà pieno di orientisti con la Focus grigina con la lanterna a uncinetto presa in Portogallo appesa al retrovisore

 

4 thoughts on “La verità sul WOC 2014 – prefazioni

  1. The Speaker

    … e meno male che io ho una Fusion, non una Focus. Spero che gli orientisti armati di taglierino conoscano la differenza PRIMA DI PUNTARE ALLA MACCHINA SBAGLIATA! :-) Chi c’è in giro con la Focus?

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