La verità sul WOC [4]

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La verità sul WOC

cap. 4, 7 luglio 2014

 

Il 7 luglio è il giorno della Sprint Relay a Trento.

La storia dei giorni immediatamente precedenti la gara dovrebbe raccontare la scena nella quale gli organizzatori chiedono a me quanto deve essere potente l’impianto per la diretta in piazza, quante casse di amplificazione, quanti watt… a me???

E poi c’è la scena nella quale mi dicono che letteralmente non sanno dove piazzare Forsberg e me, perché non si sa se ci sono i soldi per comprare due trabatelli e creare una postazione per gli speaker; alla fine ci sarà, e sarò anche molto scenografica, anche se per salirci dovrà venirci in soccorso il responsabile della sicurezza fisica, Giuliano Rampado.

La cronaca fila via liscia, non ci sono strambate nella gestione tecnica delle cartine, delle partenze, dei cambi… anzi, è quel fesso di Tue Lassen che ne combina una (e chissà se gli è costata l’oro) buttando via la cartina a metà della sua frazione – doveva buttarla a fine frazione – e proseguendo poi per una ventina di metri senza carta… Di questa cosa però si accorge, e ne parla in diretta streaming, solo lo speaker italiano che per abitudine racconta anche le cose “di colore” e non solo che il distacco dei ventiduesimi in classifica è di X secondi e Y decimi.

Vinco la mia personale medaglia d’oro proclamando ad inizio della seconda frazione che Yannick Michiels, il belga che è partito in nona posizione, cambierà in testa… (si sente chiaramente nella registrazione su youtube); Forsberg mi guarda malissimo: queste cose in diretta streaming lo speaker NON le deve dire e deve limitarsi a fare la cronaca di quel che vede, perché se sbaglia si fa brutta figura.

Alla fine Michiels cambierà effettivamente in testa e sono io che guardo Forsberg con l’espressione
“forse non hai capito bene con chi stai parlando”.

La bomba d’acqua che si scatena in ultima frazione rende la cosa ancora più epica di quel che è già, non influisce sul risultato tecnico ma sulla gestione organizzativa sì; accade infatti che le premiazioni sono a Lavarone (non a Trento) alle 21.

Alle 21 in punto arrivano in gran spolvero gli Svizzeri campioni del mondo, i Danesi, i Britannici, i Russi, gli Ucraini e tanta altra roba. Mancano solo gli Svedesi, quarti al traguardo e forse unici ad aver letto che la sprint relay non verrà premiata fino al sesto posto ma solo fino al terzo.
Ah sì… mancano anche le medaglie, i premi e l’organizzazione al gran completo.

Alle 21.10, mentre in sala l’umidità ha raggiunto il 120% e piove dentro, chiamo al telefono e sento in sottofondo un gran rumore di piatti e posate:
– “Ma noi stiamo mangiando! La premiazione è stata rimandata alle 21.45!”
– “Scusate…” – dico io – “ma lo sa qualcun altro oltre a voi?
– “Certo che sì! ABBIAMO AVVISATO TUTTI…”
– “Sentite…” – ridico io – “qui ci sono tutti i premiati che vi aspettano. Mi dite, per favore, chi avete avvisato? Se a questi, che non hanno ancora mangiato, adesso gli racconto che devono aspettare fino alle 21.45, come minimo mi menano.”
– “Beh… non so chi è stato avvisato, ma ERA OVVIO CHE CON TUTTA QUELL’ACQUA AVREMMO RIMANDATO LE PREMIAZIONI, QUINDI ADESSO ASPETTANO!”


La faccia di Forsberg è impagabile, come quella degli Svizzeri quando annunciamo loro che il programma subirà un certo ritardo. Avrebbe potuto essere un 1-2 e invece:
Risultato parziale alla fine della terza giornata: Cerimoniale 0 – IOF 3

2 thoughts on “La verità sul WOC [4]

  1. Anonimo Insider

    Davvero non capisco come queste cose possano essere successe: il 29 aprile ho personalmente ricevuto una mail dal responsabile delle premiazioni (SIC), che rispondeva testualmente ad alcune mie domande sulle premiazioni di Trento:

    “Buonasera sig. XY.
    Premesso che non ho mai effettuato questa esperienza e [omissis]
    E…. mi scuso dell’ignoranza, ma ci sono due cerimonie di premiazione ? ( flower ceremony e premiazioni serali) e si svolgono in luoghi e tempi diversi?”

    Quindi a 3 mesi dagli eventi che voi raccontate era tutto perfettamente sotto controllo, immagino che poi lo speaker italiano abbia confuso le idee a tutti, nonostante gli sia stata procurata la pi bella postazione speaker di tutti i tempi (e se lui non è capace di salire da solo una scaletta, sarà mica colpa degli organizzatori…)

  2. Larry

    Grazie del tuo contributo, A.I., sono onorata ed entusiasta della tua testimonianza di prima mano da dietro le quinte; sentiti libero di condividerne altre, se puoi e se lo desideri.

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