Lipica Open 2014 [2] – La vigilia

      3 Comments on Lipica Open 2014 [2] – La vigilia

La nostra giovane, ma rispettabile società di orienteering è rinomata in tutto l’Impero Austro-Ungarico – e ora anche nel Lombardo-Veneto (bastardo lo stesso) – per essere, sono parole della Costruttiva Consorte, la declinazione orientistica del villaggio di Asterix: qualsiasi cosa succeda, si finisce sempre a mangiare e bere allegramente intorno a un tavolo.

Per non smentire questa fama, il venerdì precedente la Lipica Open ho preparato qualche chilo di gulasch alla triestina, in modo da non farmi cogliere impreparata in caso gli occupanti del veicolo svizzero-lombardo-sloveno-norvegese partito (paurosamente tardi) da Lugano decidano di fermarsi a cena.
Verso le diciotto apprendo finalmente che il veicolo scaricherà a Trieste solo la Serpe in Se… ehm, no, lo Speaker, e proseguirà per Capodistria senza fermarsi ad assaggiare il mio gulasch; senza neanche accettarne un tupperware per il viaggio, in caso prendesse fame a Muggia.
Offesa a morte e cafona come non mai, prendo lo Speaker e mi presento praticamente a sorpresa, manscrollanti e in ritardo sull’appena pattuito a casa della Regina della Bussola.
Lo Speaker è leggermente fuori forma e forse risente dei postumi di una brutta infreddatura. Nel giro di un paio di giorni il 50% dei commensali è steso a letto con la febbre, il Principe Consorte (come le immagini drammatiche – che per rispetto degli interessati non pubblico – giuntemi da Clusone testimoniano) non si è ancora ripreso, ma ora non staremo qui a trovare facili capri espiatori…

Intorno al tavolo di Sua Maestà siede anche il Dinamico Duo, una coppia più mista di noi, che non ho so come sia sia incontrata – cosa che non ho chiesto perché la mia carta-invadenza, per quella sera, me l’ero già giocata – ma che sembra aver fatto un sacco di strada insieme. Sembrano essere vecchie conoscenze dell’orienteering, ma per me sono nuovi e straordinariamente attraenti.
Lui si palesa essere un amante della punteggiatura, e io ne resto affascinata seduta stante.

Il programma della serata sembrava essere “cena e nanna presto” (ricordatevi questo mantra), perché a partire dal giorno successivo ci avrebbero atteso gare impegnative, ma qualcosa è andato storto e, nella piacevolezza della conversazione orientistica – che solo io, dannata eretica, non sapevo apprezzare fino in fondo – si fa mezzanotte.

A quel punto, satolli dell’ottima cena, di cui non posso non menzionare almeno la sublime crostata con noci e ricotta, che Zzi rimpiange da allora e la cui ricetta la Regina della Bussola difende come il terzo segreto di Fatima, abbiamo la decenza di levare le tende, e ci facciamo venire a prendere da Zzi, che proprio in quella sta tornando da una degustazione a Udine e ci può raccogliere lungo la strada.

Dico che “può farlo” e non che lo “fa” perché io sbaglio a leggere le forme del terreno una volta usciti da casa di Sua Maestà, e, anziché recarmi nel luogo pattuito per l’incontro, trascino il mio culone e lo Speaker per svariate curve di livello più del necessario, sbuco sulla strada principale quasi a bordo-carta e torno giù facendo un giro assurdo. Per fortuna Zzi, non vedendomi, ha immaginato che errore avessi fatto e ci è venuto incontro, risparmiandoci parecchia strada.

[Continua]

Piccola precisazione: diversamente dal consueto, per quest’oggi ho preparato e caricato io il file del podcast, e non sono riuscita a livellarlo, quindi sentirete dei “picchi” di voce che di solito non ci sono. Purtroppo parlo così, e sono spiacente di non aver potuto attenuare questo difetto; prendetelo per una parentesi verista, dalla prossima volta torna tutto sulle spalle esili di Zzi e la qualità sarà la solita.

3 thoughts on “Lipica Open 2014 [2] – La vigilia

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.