Melting on the beach

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So di essere un po’ pignanculo, per dirla alla francese, con la mia idiosincrasia per la spiaggia.
Già, perché – è il momento di chiarirlo – non è “il mare” che non mi piace; anzi, adoro il mare: ci si può nuotare dentro, costituisce una via di comunicazione assai più rassicurante dell’aria, sfama le popolazioni, mitiga il clima e combatte gli inestetismi della cellulite. Il mare è una figata, è la spiaggia che non sopporto.
La spiaggia è assolata, troppo calda che non ci si può stare sdraiati, troppo scomoda che non ci si può star seduti; se è di sassi c’hai sempre una pietra nel culo, se è di sabbia ne porti sempre un po’ via in mezzo ai denti tuo malgrado, se è di cemento, è dura; c’è troppa luce per leggere, in compenso i peli superflui si vedono benissimo; non c’è una bava d’aria, del resto se c’è vento ti vengono addosso la sabbia, la polvere, l’asciugamano, il pallone e il giornale del vicino, puoi giocare solo a scopa perché tre quarti delle carte sono volate in acqua e ci siamo giocati scala quaranta; non puoi fare il sudoku perché anche se compri quello da ipovedenti con delle caselle “così”, il caldo scioglie l’inchiostro della biro, e ti smerdi subito; non puoi ascoltare la musica perché sul lettore mp3 c’è chiaramente scritto di non esporlo ad alte temperature; se non ti metti la crema ti ustioni, se te la metti sudi che fai schifo e attiri gli insetti; se sei sentimentalmente appagato, è piana di bambini odiosi e ti fa pensare alla vasectomia; se sei single e triste è piena di coppiette che amoreggiano; se sei single e felice, è piena di cessi; per i primi venti minuti non hai sete, dopo l’acqua è diventata calda e sa di plastica fusa; il bar è a tron di Dio; al bar c’è sempre coda, probabile che ti fottano il cellulare mentre aspetti il ghiacciolo [che all’arancia non c’è mai]; se c’è la toilette, è lurida; se non c’è la toilette, ti vengono le mestruazioni all’improvviso; se l’acqua è troppo sporca per fare il bagno ci si può rinfrescare sotto la doccia, ma sotto la doccia non si può fare la pipì; a volte l’acqua è troppo pulita e se fai la pipì si vede; ti vengono in mente tutte le cose che potresti fare se fossi a casa, ma quando torni la noia ti ha talmente spossato che non puoi più farle; la morosa non si lascia palpare, il moroso non si lascia spulciare; gli amici hanno scelto di andare a rompersi le palle su un’altra spiaggia; se non hai preso la multa, quello dietro si è talmente attaccato che non puoi aprire il bagagliaio; in ogni caso, la macchina è rimasta al sole.

Insomma, mare sì, ma con qualche accorgimento per alleviare i fastidi.
Per esempio, ci sono anche spiagge che offrono attrattive tali da compensare  tutti i fastidi di cui sopra.

Tipo….

…tipo questa:

Springsteen_beach_2009

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