Ori-abeceDario per Sartine e Cuochette (K-M)

      13 Comments on Ori-abeceDario per Sartine e Cuochette (K-M)

Così – a tradimento – torna fuori quando pensavamo che non lo avremmo più rivisto, come il fuoco di Sant’Antonio, ma senza lasciare cicatrici.

Rubrica a cura di Darietto

Km sforzo

Mettiamo che per cucinare per un’ora si faccia una fatica pari a X. Se cucinate per 2 ore, farete una fatica pari a 2*X=2X.
Mettiamo che intanto che cucinate siate anche costrette a chiacchierare con la suocera, che è venuta a trovarvi (ma vostro marito, che l’ha invitata, è sceso in cantina da quando è arrivata), e questo fa aumentare notevolmente la vostra fatica.
Diciamo che parlare con la suocera per un quarto d’ora sia faticoso quanto cucinare per un’ora. Se cucinate per 2 ore di cui un’ora (pari a 4 volte un quarto d’ora…) l’avete anche passata intrattenendo la suocera, la vostra fatica sarà pari a 2*X (fatica del cucinare) + 4*X (fatica nel chiacchierare con la suocera) = 6X. In pratica, avete cucinato una pasta al sugo, un’insalata mista e due uova al tegamino, e siete stanche come se aveste preparato il cenone di capodanno.
Per spiegare un concetto così semplice, gli orientisti hanno inventato il km sforzo, dove al posto delle chiacchierate con la suocera, ci sono le salite, e considerano che fare 100 metri di dislivello affatichi quanto fare 1 km in più. Quindi una gara di 5 km con 200 metri di dislivello si dice sia una gara da 7 km sforzo.

 

Lanterna

Tanti anni fa Elio e le Storie Tese indicavano nel “triangolino” la figura geometrica verso cui i maschi (o meglio i “servi della gleba”) si dirigevano a testa alta, esaltandosi. Se il triangolino lo prendete equilatero, e lo fate traslare lungo la perpendicolare condotta per il suo baricentro per circa 30 cm, il solido che ne otterrete sarà, come certamente sapete, un prisma a base triangolare. E a quel punto esalterà anche le femmine, se si tratta di orientiste.
Questa è infatti la forma delle “lanterne”, cioè quei cosi bianchi e arancioni che potete trovare nel bosco se ci andate durante una gara di orienteering, e trovarle nel giusto ordine è lo scopo di vita degli orientisti e delle orientiste.
Il nome non è dovuto ad origini genovesi di questo sport, ma al fatto che effettivamente assomigliano un po’ ad una lanterna. In ogni caso, se ci mettete dentro una candela, prendono fuoco, quindi non è consigliato. D’ora in poi, se passeggiando in un bosco o anche in un centro storico, vi avvicinerà un o una individuo/a in pigiama che vi chiederà con aria spiritata “scusi, ha visto la lanterna?”, saprete cosa vuole. È però molto probabile che ve lo chiederà nel gergo degli orientisti “scusi, ha visto la 73?”, perchè ogni lanterna è caratterizzata da un codice, che la rende unica e quindi desiderabile.

 

Mappa (scala)

La mappa è la bacchetta magica che trasforma un bosco in un parco giochi.
Se passeggi in un bosco senza la mappa, stai solo passeggiando nel bosco. Se lo fai con una mappa, stai facendo orienteering. Non importa che trovi davvero le lanterne, quanto tempo ci metti, quante volte di perdi. Se hai in mano una mappa, stai facendo orienteering. La mappa ti dice come è fatto quel posto, ma una cartina in vita vostra l’avrete vista tutte, no?
La vera differenza fra queste mappe e tutte le altre cartine è che la carta da orienteering è molto più dettagliata, e indica anche il tipo di vegetazione, i sassi, gli alberi isolati, le sorgenti, le paludi, ecc. ecc.
Normalmente le mappe da orienteering sono in scala 1:10.000 o 1:15.000, che vuol dire che se sulla mappa fra un sasso e un sentiero c’è un centimetro, nella realtà ci sono 100 o 150 metri.
Nonostante le mappe siano disegnate da cartografi rispetto alla sanità mentale di molti dei quali si potrebbero avanzare legittimi dubbi, una regola sacra (che di solito nell’affanno della gara si dimentica) è che se tu pensi di essere in un certo punto della mappa, la mappa ti dice che lì ci dovrebbe essere un prato, e tu invece ti trovi davanti una foresta inestricabile, sei TU che non sei dove pensavi di essere, non è la mappa ad essere sbagliata.

13 thoughts on “Ori-abeceDario per Sartine e Cuochette (K-M)

  1. Francy

    Oh, che bello, è tornato L’abecedario orientistico, grazie a entrambi! Un po’ troppa matematica e numeri in questa puntata, ma le spiegazioni sono a prova di Giraffa, quindi saranno comprensibili a tutti.

    Ehm… accanto ai commenti ci sono delle scritte che m’invitano a perdere peso… Non vorrai allontanare delle lettrici, vero??????

  2. Larry Post author

    Non temere, Giraffa, prima della prossima puntata ci sarà tutto il tempo di capire le formule, anche se non si è parlanti italiano.

    Le pubblicità sono beffarde, ma consolati: a me suggeriscono di comprare un bel GPS da polso, non so chi stia messa peggio!

  3. Otti

    Ahahha, questi sono i post che mi fan venir voglia di diventare orientista!
    Per conoscere gente così simpatica, si intende, non per perdermi in un bosco cercando lanterne (e prendendo inevitabilmente, già lo so, lucciole).

    Grazie Dario!

  4. Otti

    p.s. a me suggerisce di acquistare un Kindle (già ce l’ho) e corsi di web marketing… che vorrà mai dire?…

  5. Pingback: Orienteering San Leonardo 19/05/2013 | LARRYCETTE

  6. Dario

    “Guarda che lo conosci!”

    …è che io sono più simpatico per iscritto che dal vivo.
    Quando mi ha conosciuto dal vivo mi odiava…

    magari potremmo avere una storiaccia in chat

  7. Otti

    oddio sei quello delle mappe/piante/carte/cartine? No ti prego, dio dimmi di no! XD
    Vada per la storiaccia in chat, non avremmo futuro altrove.

  8. rem

    ecco perché darietto non mi parlava alla scorsa gara, perchè mi aveva trattato male alla lettera M… :-)

    però mi sono vendicato, e alla lanterna uno del campionato italiano sprint da me tracciato darietto è finito a casa (come dice Zonori) di una sciura sublacense invece che alla lanterna…

    e questa è la punizione per non aver citato le scale 1:4000 e 1:5000 alla lettera M dell’abeceDario

    (ah la pubblicità a me propone di acquistare FALSE IDOLS di Tricky… ad ognuno il suo)

  9. Larry Post author

    No, poveretto, è innocente, non è colpa sua, ho formattato io il testo, sono io che ho messo il link (ispirata dalle sue parole).

    A me la pubblicità sta dando tregua. Dopo aver cercato invano di farmi comprare il Garmin, si sta incaponendo sull’abbonamento all’IHT: può voler solo dire che lavoro troppo.

    Ma dei SOBRISSIMI cambiamenti all’impaginazione e dei widget aggiungi nessuno non dice niente?

  10. Pingback: Pizza con o senza macchina per il pane (Unold Backmeister) | LARRYCETTE

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