Orsetti in Africa a dorso di Tartanrughe

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Per la serie “Viviamo alle spalle dei blog degli altri“, oggi vi parlo delle mie amiche Tartanrughe e degli orsetti giunti in Africa sui loro colorati carapaci.
… ehm, ok, no, diciamo piuttosto “stipati sottovuoto nelle valigie dei nostri amici Gabriella, Andrea e Daniele“, che nelle scorse settimane hanno completato il loro percorso di adozione (scoprite qui perché sono in tre!) e si sono recati nell’orfanotrofio di Addis Abeba.

Prima, però, sempre a proposito di Tartanrughe, voglio rammentarvi che la scadenza del primo, grande Tartan-concorso è stata prorogata al 15 aprile (qui l’annuncio ufficiale), perciò avete ancora qualche giorno per realizzare la vostra creazione, che doneremo all’ABC Burlo, e concorrere alla vittoria del prestigioso premio (i dettagli sul concorso sono pubblicati qui).

Sempre a proposito di premi, chi volesse tentare la fortuna con il Giveaway della Giraffa, invece, ha tempo fino a domenica prossima per lasciare un commento a questo post. Partecipate numerosi: anche se siete rudi orientisti e il fat quarter vi alletta poco, sono certa che sappiate scrivere (sebbene talvolta ce la mettiate tutta a smentirmi).

… ma stavamo parlando di orsetti, Africa e orfanotrofi…

Per mesi, le Tartanrughe sono state impegnate nella creazione di pupazzetti di pezza a forma di orso da donare ai piccoli ospiti dell’orfanotrofio di Addis Abeba.
Minchia – diranno subito i miei piccoli lettori – vicino!

Più vicino di quanto sembri o, per lo meno, più a portata di mano, nel senso che, grazie ai nostri amici Gabriella, Andrea e Daniele, che si sarebbero recati sul posto, abbiamo avuto la possibilità di consegnare il nostro piccolo dono direttamente nelle mani che ci avrebbero giocato. Ecco i momenti fondamentali di questo piccolo, grande risultato…

A gennaio ho scoperto tutta da sola la faccenda e ho avuto – sempre tutta da sola – l’idea formidabile… –  eh? Che c’è?
Ah, volete la verità? Uff!

È andata così: a gennaio Tartansilvia ci ha fatto conoscere la storia di questa famiglia, ma noi, dal canto nostro, ci siamo subito entusiasmate e siamo partite in tromba con l’operazione Orsetti in Africa.

Nel giro di un mesetto, gli orsetti erano pronti.
Sulle dimensioni abbiamo avuto qualche divergenza, nel senso che le rispettive periferiche scalavano in modo diverso il cartamodello al momento della stampa, ragion per cui ne è saltato fuori un branco con orsetti adulti, orsetti cuccioli, orsetti adolescenti e orsetti senescenti, ma tutti graziosi e perfettamente proporzionati, come l’esemplare di Tartanmarirosa dimostra.

Ok, magari non proprio tutti-tutti graziosi allo stesso modo, date le difficoltà che qualcuna (indovinate un po’ chi!) ha incontrato nel pur semplice progetto, ma alla fine abbiamo messo insieme sessantasei (sechsundsechzig, ja voll!) pupazzetti, anche grazie all’aiuto “esterno” di alcuni volontari di Trieste Altruista e un Wonder intervento.

Qualche settimana fa, gli orsetti sono giunti a destinazione, direttamente nelle mani dei bimbi cui erano destinati, come dimostra il filmato di Gabriella, pubblicato anche sul sito delle Tartanrughe.

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