Quinta cena regionale, la Lombardia – Dessert: Torta Sbrisolona di Mantova (4)

Se il Cielo lo vuole, la fregola di provare tutte le combinazioni possibili di arancio, marrone e bianco si è momentaneamente affievolita e posso tornare al blog senza cadere nell’irresistibile tentazione di giocare coi colori. A proposito, grazie ancora per le e-mail! Avete visto le nuove pagine “shopping” e “podcast“?
Entrambe sono di “ispirazione televisiva”: la prima è figlia del sacro principio per cui “la pubblicità è più bella del film che interrompe” (tipo il paragrafo sugli strumenti di tortura), la seconda è una cara, vecchia, raccolta di repliche: tutti i post con un file audio stanno (o dovrebbero stare) qui.

Come detto, la cena regionale lombarda offerta ad Elisa e QuelloLì novelli sposi è stata poco più di un aperitivo, per il mio concetto di cena, ma i rispettivi impegni ci avevano sottratto il piacere di trascorrere più tempo insieme e abbiamo dovuto accontentarci di ritagliarci una serata in un giorno feriale.
Meno male che da gennaio sarò disoccupata, così avrò tempo per cucinare e ingrassare a dismisura (guai a chi dice che avrò anche più tempo per correre)!

Poiché anche Elisa ha potuto apprezzare i benefici della dieta GIFT – sebbene non in maniera tanto evidente, giacché non è mai stata ciccia – ho cercato di adattare il più possibile la ricetta pubblicata sul manuale del Corriere della Sera alle linee guida di questo regime alimentare.
A proposito: guai anche a chi mi chiede come procede la mia dieta.
Stavamo parlando della torta, mi pare

 

Torta Sbrisolona di Mantova

Mantova è una città incantevole che tutti dovreste visitare, se non l’avete già fatto (confido che non aspettiate le mie indicazioni per fare cose belle), dotata di un fascino delicato e ammaliante. In questi giorni vi si svolge il Festival della Letturatura, cui non sono mai stata, ma che mi ha sempre allettato tanto.
Se qualcuno ci è stato, è caldamente invitato a parlarmene.

Mantova sorge su un’ansa del Mincio e, dal 1600, è circondata da tre laghi artificiali, “residuo” dei ben quattro creati nel medioevo (poi un’inondazione ha reso i cittadini più inclini a tenere un po’ di terra, almeno da una parte), e la leggenda – anzi, la Divina Commedia – la vuole fondata sulle spoglie di Manto, figlia nientemeno che dell’indovino Tiresia (il cieco transessuale, proprio lui), maga pure lei.

Oltre ai bei monumenti di età comunale che adornano il centro storico, il visitatore non può trascurare lo splendido Palazzo Te, progettato nel sedicesimo secolo per la famiglia Gonzaga (ok, non proprio per la famiglia: per un’amante, a dirla tutta).

Un altro buon motivo per visitare la magica città lombarda è la torta sbrisolona.
Si chiama così perché si sbriciola, infatti è una torta secca, fatta prevalentemente di frutta secca e una sorta di pasta frolla, che si prepara così: si impastano, senza lavorarli troppo, farina, polenta, mandorle, zucchero e burro in pari peso, più un tuorlo per ogni etto di ingrediente (cioè: se usate tre etti di farina, tre di burro e tre di zucchero, dovete usare tre tuorli, e non un tuorlo ogni etto di insieme). Si imbelina tutto nello stampo e si cuoce a centoottanta per mezz’ora/tre quarti d’ora… anche cinquanta minuti, dipende dal diametro della teglia che usate e dallo spessore che, di conseguenza, le conferite.

Come io ho fatto la Torta Sbrisolona di Mantova

Ingredienti per uno stampo di 26/28 centimetri

2 etti di mandorle sgusciate (ci vorrebbero pelate, ma chi se ne fotte)
2 etti di farina integrale (così è dietetico)
2 etti di farina di mais
2 etti di zucchero integrale di canna (mascobado!)
2 etti di burro (minchia, dietetico!), già morbido
2 tuorli d’uovo

Procedimento

Si prende tutto e si mescola in una terrina, lasciando pure dei grumetti: tanto c’è tanto di quel burro che, in cottura, si amalgama tutto lo stesso.

Si imburra e si infarina uno stampo e ci si rovescia sopra la massa, che chiamare impasto sarebbe esagerato. Io ho foderato lo stampo con la carta da forno, per non sprecare burro.

Si cuoce mezz’ora a cento ottanta gradi, come da copione.
Io ho cotto la mia torta sbrisolona per tre quarti d’ora e per poco non l’ho carbonizzata.

È un dolce facile, buonissimo e che si abbina a qualsiasi vino abbiate in cantina, anche con la Sprite, casomai la cantina piangesse.

Non ho fatto foto perché è una preparazione talmente facile e veloce che neanche ne valeva la pena, mica perché me ne sono dimenticata!

 

 

 

5 thoughts on “Quinta cena regionale, la Lombardia – Dessert: Torta Sbrisolona di Mantova (4)

  1. Larry Post author

    C’è stato un leggerissimo cambio di programma, se vuoi puoi anche scegliere il menu veneto (comunque a scatola chiusa).

  2. Pingback: Trenitno-Alto Adige, menu di piatti tipici | LARRYCETTE

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