Quinta cena regionale, la Lombardia – Prologo

Oggi (2 agosto) facciamo gli auguri alla Fascinosa Figlia, che compie 21 anni.

Avete letto bene: non li ha compiuti, li compie proprio oggi… crepo di invidia!!!

 

No, ma dico… non avrete mica pensato che avessi piantato là la saga delle cene regionali, vero?

Confesso che le cene non stanno procedendo con la regolarità auspicata: a quest’ora pensavo che sarei giunta a qualche regione costiera e sperimentato estive pietanze di pesce, invece non abbiamo neppure ancora messo piede in Veneto, a causa di Springsteen, dell’orienteering e vari impegni che ci hanno impedito di porgere agli amici un invito come si deve.

Per ultimo, ci si è messo il Sadico, che, stufo di procrastinare da anni l’intervento, ha deciso che luglio fosse il mese ideale per segarmi la mascella, così si è precipitato ad occupare il lasso di tempo libero tra la fine del tour e l’inizio delle ferie, funestandolo con antibiotici pre- e post-operatori (addio vino), punti in bocca (addio masticazione), medicinali che inficiano le percezioni organolettiche (addio soddisfazione) e, più in generale, un intenso malessere che mi ha resa refrattaria alla vita sociale di ogni sorta.

Purtroppo non abbiamo fatto foto dell’intervento, ma io mi sono vista allo specchio un paio di volte durante le operazioni e vi posso assicurare che è stata una cosa gioiosamente truculenta (cercate “apicectomia” in google e preparatevi alla ribellione del vostro stomaco), molto meno gioiosi sono stati i giorni successivi allo svanire dell’anestesia.

Insomma: tempestiva come sempre, sto per parlare di ossobuco in piena estate. Contenti?

Per prima cosa desidero precisare che so benissimo che la Lombardia non confina con la Liguria (sebbene alcune carte siano imprecise e lo lascino sembrare), ma ho subappaltato ad Otti il post sulla cena dedicata all’Emilia-Romagna – che pure si è già svolta – perciò, per conoscere le delizie della riva destra del Po, pazienteremo ancora qualche tempo; ecco perché quella lombarda è la quinta cena regionale e viene pubblicata prima di far menzione della quarta.

Pensavate che avessi perso il conto, dite la verità!

Desidero anche che si sappia che sono consapevole che la Lombardia non è fatta come l’ho disegnata, ma ho dovuto sacrificarla un po’, altrimenti non avrei più avuto spazio per Veneto e Trentino… che dovrò comunque deformare. Mano male che non faccio il cartografo!

La cena con le pietanze lombarde si è svolta la scorsa primavera, ed è stata frugale al limite dell’inospitale.
Abbiamo, infatti, approfittato di una visita-lampo di Elisa e Quellolì per somministrare loro i nostri esperimenti. Siccome lui non ha immediatamente chiesto il divorzio da una che ha amici come me, suppongo che tutto sommato i miei piatti si siano lasciati mangiare.

Poiché la cena si è svolta in un giorno feriale, ci siamo limitati a:

Piatto principale: Ossibuchi e risotto alla milanese.
Dessert: Torta sbrisolona di Mantova.

“COSA???” – diranno, giustamente inorriditi, i miei Piccoli Lettori – “te la cavi con un piatto unico e un dolce? Due portate? Che cena è? Non è una cena, è un aperitivo!

Credetemi: il rimorso ancora non mi fa dormire, ma vorrei vedere voi, con un marito ed una ospite che non perdono occasione di tarparmi le ali e ogni venti minuti mi intimano di non cucinare più del pattuito.

Con la suesposta miseria, abbiamo bevuto Bellavista Almaterra, di cui, come immaginerete, è stata sufficiente una sola bottiglia, data la frugalità del pasto.

8 thoughts on “Quinta cena regionale, la Lombardia – Prologo

  1. Larry Post author

    Vero, anche se ho scoperto che gli estimatori apprezzano quel che c’è dentro e ciucciano il midollo. Ne parlerò (fra un lustro o due, di questo passo)!

  2. Giulio GMDB

    Il midollo non mi dispiace ma nemmeno mi piace tantissimo… Quello che mi da fastidio è che in genere come lo segano finiscono sempre un po’ di frammenti d’osso nel midollo e non è il massimo sentirseli in bocca e doverli sputare…

  3. Larry Post author

    Eeeek!
    Del midollo mi fa paura solo il nome, come la cervella, che so che è buonissima, soprattutto fritta, ma che siccome è cervella non la voglio neanche assaggiare.
    Dal punto di vista alimentare non ho ancora compiuto dodici anni.

  4. Giulio GMDB

    Pensa che invece io da piccolo mangiavo senza problemi cervella di vitello. Da adulto invece, anche se il gusto non mi dispiace, la consistenza non la sopporto più e mi da la nausea.

  5. Larry Post author

    Io da piccola ero ghiotta di vongole, ne facevo vere scorpacciate, ciucciando i gusci senza problemi.
    Poi ho capito che sono molluschi e non ho più avuto coraggio di mangiarle.
    Mi manca molto il sapore delle vongole, mi ricordo che è delizioso.

  6. Pingback: Cena lombarda: menu di piatti tipici | LARRYCETTE

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.