Trofeo “Tour di Springsteen in Europa 2012”: carta e tracciato

Come recentemente accaduto con gli argomenti Springsteen & Dieta, ecco un altro post in cui si tirano le fila del blog e se ne compone il grande puzzle. Oggi, infatti, vediamo come siano strettamente correlati anche gli argomenti Springsteen & Orienteering.

Man mano che escono le date del tour di Bruce Springsteen in Europa nella primavera/estate del 2012 [per stare aggiornati a riguardo ci si iscrive a Bruce Springsteen’s Bootleg Collection, io mi occupo solo delle ciance], infatti, provo un indescrivibile senso di consolazione al pensiero che Jon Landau non fa il tracciatore di orienteering, perché, se lo facesse, rischierebbe di far rimpiangere Poetsch.

Guardate voi stessi il tracciato che si compone collegando nella giusta successione le date attualmente confermate del Tour Senza Nome e Senza Disco che Bruce Springsteen terrà in Europa a primavera 2012:

 

Facciamo ora alcune considerazioni alla Stegal (ma più brevi) sul percorso.

La partenza è da Siviglia, che non è propriamente un luogo comodo da raggiungere poiché la maggior parte dei voli che vi atterrano provenendo da fuori della Spagna prevedono almeno uno scalo. Venezia-Siviglia con Lufthansa, ad esempio, oltre a costare uno sfracello, richiede dalle 4 alle 8 ore di viaggio.
Dovrebbero dirlo nel comunicato-gara, così uno si organizza, anche perché – essendo il Tour di Springsteen – la partenza è “di massa”, quindi arrivarci preparati è cruciale.

La prima tappa è Barcellona, quindi una tratta media abbastanza chiara che può essere anche percorsa tutta sotto costa (si allunga, ma si evita il dislivello), molto utile per entrare in carta. Ma non fatevi illusioni: è la sola concessione all’atleta.
La seconda lanterna, infatti, è collocata a Francoforte [mi scuso con i cartografi – che saranno sull’orlo dell’infarto – per come ho collegato i due punti, ma non sapevo in che altro modo non incrociare la 11]: c’è, dunque, subito una tratta lunga, con molteplici scelte di percorso e tantissimo dislivello, dovendo per forza valicare i Pirenei e, da un lato il massiccio del Giura e i Vosgi, dall’altro le Alpi due volte. Anche la vegetazione complica la traversata, facendosi molto fitta nella Foresta Nera e nei pressi del lago di Costanza. Infine, l’atleta è provato anche dallo sbalzo climatico poiché in maggio la Spagna costiera è già torrida mentre la Germania continentale può ancora avere condizioni meteo ostili e il raffreddore è quasi assicurato.
Dopo Francoforte c’è un punto di velocità a Colonia e poi un’altra tratta media fino a Berlino.

È con la quinta lanterna, a San Sebastian, che si hanno, allo stesso tempo, la prima inversione di direzione e la prima tratta lunga, dunque una doppia sfida per il fan, atletica e tecnica, alle prese con il primo “ritorno” e un terreno nuovamente ricco di dislivelli e bacini idrici. Da San Sebastian si raggiunge il punto più a ovest della carta, Lisbona, che, a causa della distanza e del fatto che il concerto si terrà all’interno di un festival, potrebbe costituire per molti una punzonatura mancante. Da là occorre compiere un repentino cambio di direzione e percorrere un’altra tratta infinita per andare a Milano (e ridaje con Pirenei e Alpi obbligatori: è la terza volta e non siamo neanche a metà tour), poi subito due punti vicini e in rapida successione: Firenze e Trieste. L’orientista, però, non deve perdere la concentrazione, perché questa sequenza veloce fa compiere un’altra inversione di direzione e il ritorno in Spagna, che – considerata come nazione nella sua interezza – costituisce una sorta di farfalla, sulla cui durezza atletica non mi soffermo neanche più.

Tanto per farci valicare i Pirenei per la quinta volta (mi meraviglia manchi una data in Andorra, a questo punto), la lanterna seguente è a Montpellier. Anche qui il fan rischia di fare punzonatura mancante perché, nonostante la posizione non sia delle peggiori, i biglietti di prato costano 79 euro contro i circa 50 delle date italiane, e forse alcuni non si arrischieranno ad avventurarcisi.
Con il chiaro intento di fiaccare il morale del fan che sta vivendo ora l’euforia di trovarsi a metà del tour, il tracciatore più figlio di bagascia della Storia colloca a questo punto del tracciato un’altra tratta lunga – parecchio lunga – e ci manda a Sunderland, ameno centro abitato della costa orientale britannica, nei pressi del confine con la Scozia. Qui si avvantaggia l’atleta più bravo a fare gli azimut, poiché la tattica migliore sembra essere puntare Calais e andare a bussola fin là, poi diritto quasi perfettamente a nord fino alla lanterna. Non sono previsti attraversamenti obbligati o custoditi per la Manica, ma il comunicato gara non vieta l’utilizzo di natanti.

Dopo due tappe a breve distanza in direzione sud, entrambe in Inghilterra (Manchester e l’isola di Wight, un altro festival), si rientra in continente, a Parigi. Qui l’organizzazione – bontà sua – ha previsto un ristoro, infatti vi si terranno due concerti in giorni contigui. Il ristoro è necessario perché la tappa seguente è Vienna, per il momento la data più a est, una tratta molto “corribile” in cui emergeranno gli atleti fisicamente più preparati: il terreno è abbastanza pianeggiante e la vegetazione, nonostante le numerose aree boschive attraversate, poco invadente per via della ormai inoltrata stagione estiva (siamo arrivati, infatti, al 17 luglio). Subito dopo, invece, sono nuovamente gli atleti più esperti e concentrati ad avere la meglio, perché la diciottesima lanterna richiede ancora lucidità e nervi saldi: ennesima inversione di direzione, noiosissimo quarto passaggio in Germania, terzo attraversamento della Manica e tappa a Londra, dunque anche secondo transito in Inghilterra, dove eravamo solo poche lanterne fa: ditemi voi se non c’è della malignità in tutto questo!

Con l’attraversamento del Mare d’Irlanda si entra nell’ultima frazione del tour, quella in cui non sono concessi cedimenti fisici o distrazioni mentali, pena il cattivo esito della gara. Dublino è la diciannovesima lanterna, dalla quale bisogna fare appello a tutte le proprie forze e raggiungere Oslo (al cambio, più di novanta euro), con due mari e le montagne scozzesi nel mezzo. Da Oslo si va a Bergen, ma… Attenzione! Fra le due città c’è un’aspra catena montuosa e la strada più facilmente percorribile passa dalla costa che, essendo notoriamente frastagliata di fiordi norvegesi (probabilmente a causa del fatto che siamo in Norvegia!), moltiplica i chilometri da percorrere.
Infine, neppure il percorso verso la Cento permette uno sprint, perché il finish è (per il momento) situato a Goeteborg, il che significa altri monti, altri fiordi, altri guadi.
Finisce, dunque, il tour europeo 2012 di Bruce Springsteen – tour per il momento ancora senza disco e senza nome, il che mi fa tremare al pensiero di un disco più impresentabile di Working on a dream – costituendo il solo caso di gara di orienteering per la cui fine, che già si annuncia epica, essendo in Svezia, ci si dispera.

Ce la faranno i nostri eroi Larry&Zzi a completare il percorso?
No, completarlo è decisamente al di sopra delle nostre possibilità, anche perché ci stiamo preparando per il Trofeo Tour di Springsteen in USA d’Estate, anche se c’è molta incertezza circa la sua organizzazione, che supponiamo essere, se non più facile, senz’altro più suggestivo, ma sicuramente faremo qualche tappa per tenerci in allenamento.
E anche quest’anno, grazie al mio nume tutelare Bruce Springsteen, mi salvo dall’O-Ringen!

 

5 thoughts on “Trofeo “Tour di Springsteen in Europa 2012”: carta e tracciato

  1. rem

    avevo già mal di pancia a vedere la mappa con i cerchietti fuori norma, a Siviglia già c’era incazzatura totale (RYANAIR da Venezia!), l’infarto è arrivato addirittura a Barcellona (prima tappa in che senso?)

  2. The Speaker

    Dustin Hoffman ha dovuto andare all’Actor Studio per recitare “Un Oscar, il sesso, un gelato e una pizza… Se avessi questo ogni giorno per il resto della mia vita sarei felice”.
    A me, che sono fermo alla quinta elementare, basterebbero un post di Larry ed uno di Pedrotti. Al giorno.
    Come oggi!

  3. Larry

    Gesù Springsteeno ti ha accontentato!
    Le date del tour sono aumentate e il tracciato è cambiato, presto pubblicherò l’aggiornamento.

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