[Venerdì, 07 Dicembre 2007] Magic Tour 2007 – Arnhem

Venerdì, 07 Dicembre 2007

E siamo di nuovo al palazzetto, questa volta imbrocchiamo il posteggio corretto, che è a casa del diavolo e costa 10 euro. Dieci euro! Il posteggio si rivelerà la voce di spesa più consistente in questo viaggio.

Ho il vuoto pneumatico su come siamo entrati; sto qui a braccia conserte davanti al pc e non riesco proprio a ricordare l’ingresso nel Gelredom.

Ricordo, però, che, una volta dentro, constatato che il pit era enorme e che se la banca di Zzi la smettesse di fare la mattacchiona ogni volta che siamo all’estero ci sarebbe stato posto anche per noi, ci siamo presi il lusso di scegliere il posto.

Ovviamente a me non ne andava bene uno, in compenso Zzitalia vedeva bene da qualsiasi posto, penso che sarebbe riuscito a vedere anche dai cessi, a momenti.

Invece io ho subito la superiorità altimetrica della razza nordica. Gli Oladesi passano serenamente il metro e ottanta di media maschile, le donne (se non è riduttivo così definire tali creature dai lineamenti minuti e i colori appannati dal freddo) sono tutte – tutte! – più alte di me.

Morale che io vedevo prevalentemente nuche e scapole, il che, considerando l’altezza non proprio vichinga del mio beniamino, era tutt’altro che incoraggiante.

L’attesa è peggiorata quando il pubblico si è compattato anzitempo; nulla di pressante, per carità, ma facendo le debite proporzioni ho capito che allo spegnersi delle luci si sarebbe scatenato l’inferno: è sempre così.

Già sto ragazzino mi si appoggia come se fossi una sdraio, figuriamoci, appena Bruce spunta sul palco mi fa nuova, mi si infila in un orecchio e mi esce dal naso pur di passarmi avanti…dannata gioventù!

Buio

Musichina

Ombre in movimento sul palco

Pubblico immobile

Cazzo, capisco solo io che sta cominciando? Cerco la mano di Zzi, perchè se sono così tanardi, appena Bruce fiata scoppiano come un bubbone e mi proiettano a Utrecht.

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Niente

Non succede niente di niente, un pubblico di statue di cera.

L’autoironico Springsteen esordisce con “I’m alive”, mandandomi in brodo di giuggiole e facendomi emettere quel gridolino isterico da femmina che tanto detesto quando lo sento nelle registrazioni.

E gli altri impassibili, come se non avessero compreso la spiritosaggine.

Dopo la prima ora mi preoccupo per l’odioso ragazzino, forse è morto e non lo sa; è immobile, non fiata, non canta, non esulta, non sbatte neanche le palpebre.

Ora gli metto gli occhiali sotto il naso per vedere se respira. Oppure gli giro due sberle con la scusa di rianimarlo, e male che vada mi sono tolta una soddisfazione.

Mi vanto spesso della telepatia tra me e Brucino, amo ricordare che a Milano 2003, durante “Follow that dream”, io ho preso un bel respiro e gli ho chiesto “Fai thunder road, adesso, ti prego, fai thunder road”.

Chi c’era sa cosa ha fatto.

E che durante il Devils and Dust tour predicavo che Santa Ana sarebbe stata una canzone perfetta e che qualcuno l’avrebbe sentita – se qualcuno è sopravvissuto all’esecuzione live di Santa Ana, è pregato di confermare che avevo indovinato anche quella volta.

Mi sa che l’indisposizione ha reso meno efficace la comunicazione fra di noi, infatti entrambi  abbiamo travisato l’altro.

Dopo che lui si è scusato varie volte per la posticipazione del concerto, io ho proclamato

“Ecco, lo stronzo, è tutto dovuto; noi qui ad aspettare la chicca per farsi perdonare e invece niente, una cippa, tutto dovuto….SE fa Santa Claus la fa a Stoccolma, la merda”

E poi i campanellini, e la risata baritonale, e io non ho più capito niente, e quello che attendevo da tutta la vita stava succedendo: sono la principessa quando il principe mi libera dal drago e spezza l’incantesimo con un bacio, sono il soldato quando i nostri arrivano e vincono la battaglia, sono le piccole donne quando la guerra finisce e papà torna a casa, sono la bestia quando si trasforma in un bonazzo, sono la bicicletta quando et mi fa volare, sono il dottor jones quando suo figlio torna con il graal, sono sabrina quando larry larrabee la raggiunge sulla nave, sono io il giorno che ho incontrato Zzi.

http://www.youtube.com/watch?v=J9gdYrEdNMI&feature=related

Peccato che Bruce non abbia capito un cazzo e abbia malinterpretato la mia richiesta, riproponendo la canzone anche la sera successiva e quella a seguire (e temo le prossime), sottraendomi il gusto di vantarmi della rarità con quelli che non c’erano.

Ma la prossima volta che mi chiederanno se credo in Santa Claus potrò dire:

Certo! L’ho pure visto dal vivo!

postato da: RedHeadedLarry alle ore 18:07 | Permalink commenti (3)

Commenti

#1 09 Dicembre 2007 – 21:09
Weila,…e’ che KAIZER !! A questo punto potresti anche dire che un FUREST de m…a vi ha aiutato su un bici rossa del tipo FERRARA !! :-))
utente anonimo

#2 09 Dicembre 2007 – 21:13
Commento stampa Olandese dopo il concerto : Anche con il suo raffreddore e’ sempre : THE BOSS !!!
utente anonimo

#3 10 Dicembre 2007 – 09:54
Ma è per far conservare un dignitoso anonimato….è una sorta di programma di protezione
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