Vuoi comprare il Parmigiano di un caseificio emiliano terremotato? Io sì!

Cari Piccoli Lettori,

non c’è bisogno che vi dica io che c’è stato il terremoto in Emilia.


Alcuni di voi hanno – per certi versi comprensibilmente – manifestato perplessità allo scorrere imperterrito del blog nonostante le notizie luttuose (precedute, oltretutto, da quelle tragiche da Brindisi).
Approfitto per  spiegare che c’è, a monte, una scelta precisa, dettata dal desiderio di trattare allo stesso modo tutte le disgrazie: non avendo la competenza né la levatura di portare alla vostra attenzione certi argomenti, evito il compito (che non è mio), anche e soprattutto nel rispetto di chi ha, o ha avuto, altri motivi di contrizione, che magari non conosco. Non potendo – da queste pagine –  rivolgere un pensiero a ciascuno che lo meriterebbe, mi concentro su tutt’altro.

Il messaggio, del resto, si concretizza in chi lo riceve.

Penso che chi viene a leggere Larrycette – salvo gli sventurati che mi trovano cercando la parola chiave “cianografia” (che saluto, ciao, tornate ogni tanto) – desideri, almeno nei pochi minuti che mi fa l’onore di dedicarmi, e per ragioni che non sta a me sindacare, lo svago che abitualmente offro.
Perciò non temete:  non vi piazzerò un post lacrimevole a tradimento.

 

Oggi parliamo di cibo!

Oggi pensiamo al domani e parliamo di

Acquistare Parmigiano da un Caseificio colpito dal Terremoto in Emilia

 

Come saprete, acetaie, caseifici e altre realtà produttive sono state duramente colpite dal sisma e necessitano, ora, di ricostruire e riprendere al più presto la produzione.

Per cominciare, devono svuotare le giacenze.

Possiamo contribuire comprando direttamente e facendo, così, smaltire il contenuto del magazzino.

Grazie a Twitter, ho scoperto che una delle aziende con queste esigenze è  il caseificio Casumaro di Bomporto (MO).

Sarà buono il formaggio del caseificio Casumaro?
Eccheccazzo ne so io, è la prima volta in vita mia che lo sento nominare, e sarebbe stato meglio, date le circostanze, che non ne fossi mai venuta a conoscenza, ma abbiamo un ottimo motivo per scoprirlo.

 

Ho telefonato per comprendere le modalità con cui effettuare l’acquisto.

La signorina che mi ha risposto (suppongo Elisa) – quasi scusandosi perché sono un po’ incasinati – mi ha spiegato che al momento stanno distribuendo i formaggi alle persone dei dintorni, poiché attualmente non è ancora possibile organizzare spedizioni.

 

I prodotti vanno smaltiti dal caseificio entro 50 giorni, così ci siamo accordate per risentirci fra un paio di settimane.

Per quell’epoca, mi farà sapere quale sarà la disponibilità effettiva e probabilmente avremo anche un’idea più precisa dei costi della spedizione.

 

Dunque, vi propongo di acquistare con me il Parmigiano Terremotato.

Possiamo contribuire alla ripresa di un’attività, fare scorta di un prodotto d’eccellenza e – se siamo abbastanza – addirittura risparmiare sulla spedizione.
Poi non si dica che Larrycette non serve a un cazzo.

Io farò da centro di raccolta e smistamento.
Va da sé che ha senso che si uniscano al mio acquisto gli abitanti di Trieste e dintorni, ma ho pensato di reclamizzare l’iniziativa per suscitare emulazione.

Ad ogni modo, se siete interessati, contattatemi comunque: non è detto che tra concerti di Bruce, matrimoni e gare di orienteering (Iddio ci scampi), la Racing Couple non passi anche dalle vostre parti.

 

Il mio indirizzo e-mail è: [email protected]

 

Aderite, fate aderire o fate imitare!
I bottoncini qui sotto servono a questo. 

7 thoughts on “Vuoi comprare il Parmigiano di un caseificio emiliano terremotato? Io sì!

  1. il generale

    Bella iniziativa Larry, mi complimento con te, fammi sapere quand’è il momento giusto che aderiamo sicuramente.
    gabriella

  2. susina

    nonostante non sia una gran mangiona, una delle (poche) cose che non manca mai nel mio frigo è il parmigiano. quindi aderisco all’iniziativa nel senso che ti sono grata se mi dai le istruzioni per fare un ordine. nel frattempo sponsorizzo in ufficio per fare un ordine collettivo
    grazie
    susi(dicogoleto)

  3. Francy

    Belin (come diresti tu), mia madre commenta il tuo blog e non il mio, se fosse stato un post di orientiring me la sarei presa, così non posso neanche.
    Detto questo, io uso il parmigiano solo per fare le polpette ed i tortini al pesto con cuore di mozzarella (da ieri in poi, una produzione illimitata), perciò non ne custodisco grandi quantità contemporaneamente, però un po’ ne odino sicuro, considerami!
    Complimenti per l’idea, brava!

  4. Giulio GMDB

    Io di solito ho i miei “spacciatori” di fiducia in loco che mi portano per caseifici quando scendo a trovarli in Emilia o che mi portano qualche fetta in dono quando salgono a Trieste. Ma se il prezzo fosse molto conveniente potrei approfittare ugualmente di un acquisto di gruppo…

  5. Fabio V

    Ehi, anch’io nel mio piccolo (oltre ad incazzarmi come una formica per svariati motivi) gestisco un GAS, ovverosia un Gruppo d’Acquisto Solidale ed ho provayo a fare l’ordine all’azienda Casumaro. Ahimè, sarò sfigato, oppure non riesco a spiegarmi via mail, o entrambe, beh in ogni caso non sono riuscito ad avere il loro parmigiano. A te è andata meglio? sarei curioso di sapere se ce l’hai fatta…

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