22 dicembre 2012 [a che punto è la Larry]

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Merda.

Il mondo non è finito.
Chi se lo sarebbe aspettato? E adesso? Che faccio?

Contavo molto sulla fine del mondo di ieri, perché mi pareva la soluzione ideale per non dover portare a termine delle cose che sto procrastinando da un po’, ma ora – ahimé – sono stata incastrata dalla vita, e mi toccano.

Enumero alcuni esempi, non necessariamente i più eclatanti

 

Cose che devo fare perché il mondo non ha avuto il buongusto di finire.

 

– proseguire il SAL della Giraffa.

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Sono a metà della seconda tappa. Il 1° gennaio la Giraffa rivelerà quale sarà la quarta.
Più passa il tempo e più resto indietro, ma non pensate che io sia una fannullona: in realtà ricamo in ogni ritaglio di tempo. CP mi è testimone: anche da Zoe, mentre aspettiamo che ci servano il pranzo, mi metto le forbicine al collo e tiro fuori la mia tela, che oramai è una pezza, e metto giù quante più crocette possibile.
Però sbaglio, e perdo un sacco di tempo a disfare e rifare, così, sono indietro di più di una tappa rispetto alle altre.

– confezionare la maglia megalomane per GiulioGMDB.

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L’ho progettata, ho fatto un disegno bellissimo, una roba che appena Zzi l’ha visto ha detto “Ma è Giulio” (disegno meglio di come suono, pare). Ho anche comprato la t-shirt nera su cui applicare la caricatura. Devo solo ritagliare la stoffa e fare il collage. “Solo” si fa per dire, ovviamente.

– depilarmi.

Non so se vi ricordate che intorno all’Immacolata ero molto preoccupata della presentabilità delle mie gambe. Diciamo che la situazione non è migliorata (anzi), ma ora non posso più procrastinare, perché a fine mese c’è l’evento mondano del secolo e voglio essere impeccabile.

 

 

– fare lo yogurt alla frutta.

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Sono sicura di avere trovato il modo (un modo che non mandi a fare la lavanda gastrica dopo tre giorni che lo yogurt è in frigo), ma non ho ancora avuto tempo di sperimentarlo, sebbene ora abbia tutti gli strumenti per farlo.

Queste, però, sono tutte attività più o meno piacevoli, tutt’al più, come nel caso della ceretta, noiose, ma la sola ragione per cui non le ho ancora fatte è che richiedono tempo e attenzione, cose che non sempre posso dedicare loro, ma che vorrei avere per impiegarle in esse.

Altre, invece, sono le cose che davvero mi angosciano e di fronte alle quali il Giudizio Universale assume l’allettante sfumatura di una gioiosa rimpatriata.

 

Cose di cui contavo sull’apocalisse per non dovermene preoccupare

 

Non si capisce il motivo

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Il mio repertorio si va esaurendo, ho finito i barili di cui raschiare il fondo.
Datemi, almeno, un po’ di soddisfazione, indovinando l’ultimo motivo. Ci sono nuovi indizi… coraggio”

 

Lezioni di Sloveno

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Su di me incombe la lezione numero 10, quella in cui avrei dovuto insegnarvi a spiccicare qualche parola, che non ho ancora neanche abbozzato.
Gropada2012 è passata da tempo ormai (a proposito: c’è qualcun altro che ha fatto i biscotti?), e già su di noi incombe la Lipica Open… ma ve la siete sempre cavata bene anche senza sapere lo Sloveno, no?

Venezia Notturna

La gara a Venezia di sera si farà, nonostante la discutibile sospensione del MOV nel 2013. È certamente una bella notizia per gli appassionati di quel meraviglioso sport che è l’orienteering, e io stessa solitamente me ne rallegro, perché l’unico aspetto che mi coinvolge è lo spostamento. Tipicamente, infatti, accompagno Zzi nella romantica città lagunare, me ne vado in giro per saldi (la gara si tiene l’ultimo sabato di gennaio: tutto è già al 50% e oltre) mentre Zzi fa lo scalmanato per le calli, passo più volte io bancomat in un pos che lui la si-card nella centralina di una lanterna,  e ci rivediamo – entrambi esausti ma felici – in tempo per la cena.

Questa volta ho fatto la solenne cazzata di dire “Mmm, farò anche io la notturna, a gennaio”, quindi sono a stecchetto a Natale (genio!) e addio shopping. Come a dire: cornuta e mazziata.
Come se non bastasse, confidando che finisse il mondo, ieri ho preso parte ad un aperitivo di Natale con le altre Tartanrughe e ho mangiato stuzzichini e paste come se – letteralmente – non ci fosse stato un domani.

Morale: ho più necessità e urgenza di prima di dimagrire, e sono reduce da uno strappo-suicida che non sconterò mai in tempo.

Cosa per non dover subire la quale spero fortemente in una tempestiva apocalisse

Kastanjac

Tutto quanto esposto sopra è niente, al confronto.
Questa è la cosa che temo di più. È pura criptonite.
Lo rifuggo al punto che non ho il coraggio di chiamarlo col suo nome, il disgusto e la paura sono così forti, al pensiero, che non riesco a parlarne oltre.
Ma – anche qui – ho fatto la cazzata di fare una promessa solenne e ora sono incastrata.
D’ora in poi sarò buona e non farò più spacconate, non dirò più che faccio una cosa se saprò di non essere in grado di farla. Ma, per questa volta, oramai l’ho detto, e – vedi a fidarsi della profezia di gente che non aveva previsto l’invasione degli Spagnoli? – sono proprio nella cacca. Anzi no, magari fosse cacca.
È marrone, ha un odore nauseabondo, ma non è cacca.

About Larry

Un giorno Bruce Springsteen mi porterà via con sé, nel frattempo vivo avventure rocambolesche ogni volta che mi avvicino a un fornello e sottopongo ad attenta analisi tutti i locali nei quali vado a mangiare. Una volta ho incontrato un orientista e l'ho sposato senza comprendere la portata della tragedia. Il lamento dell'orientamento è su Larryetsitalia.net

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