Agente 00-cette: Nome in codice SPOILER (VeNotte 2013) 1

Proprio quando speravate di aver scansato il resoconto della gara notturna a Venezia svoltasi lo scorso 26 gennaio, ecco che il post orientistico – sempre in agguato – vi torna fuori come la bagna caoda.

La data di pubblicazione non è casuale, poiché oggi facciamo gli auguri al nostro • Darietto •, che ha compiuto, manco a dirlo, 21 anni.

A proposito di compleanni orientistici, vi ricordo che sul sito di rem c’è un fantastico dispositivo che vi permette di farvi i cazzi degli atleti e sgamare la loro vera età, anche se tentano di depistarvi correndo in categorie più basse (al contrario di Zzi, che ha sempre corso nella sua categoria, ma tutti pensano che corra in una più bassa per via del suo… ehm… aspetto maturo – chiamiamolo).

Si diceva – dunque – che il compleanno di Darietto è oggi, ma poiché ci saremmo visti a Venezia due settimane fa, io ho colto un’occasione per portargli una torta.
Sì sì, proprio a lui. A-ah.

 Agente 00-cette: Nome in codice SPOILER.
Missione compleanno di Zzi.

Allora: è andata così…
È andata che il 27 gennaio era il compleanno di Zzi, che, di conseguenza, la sera prima avrebbe corso la sua prima gara in categoria 35.
Io ci tenevo moltissimo a festeggiare la doppia ricorrenza “compleanno più passaggio di categoria”, mentre Zzi, ovviamente, è restio alle celebrazioni quanto io all’attività fisica, ma me ne batto il culo: sono legalmente sua moglie, vuol dire che il capo sono io. Voglio portare una torta da mangiare a cena tutti insieme e lo farò.

L’unico problema è portare a Venezia una torta senza farsi beccare. Ammesso di riuscire a imboscarla nel borsone del Genoa, tra le scarpe e la termica, bisognerebbe anche riuscire a prepararla senza farsene accorgere.
Io sono molto astuta, è vero, ma l’ordine non è la mia virtù e temo che potrei lasciare qualche indizio in cucina.
La torta va cucinata alla luce del sole, non c’è alternativa.

Per evitare che Zzi mi metta i bastoni tra le ruote, faccio dunque ricorso alla mia proverbiale astuzia di volpe e metto in atto un mirabolante sotterfugio, che ancora adesso mi congratulo da sola per la riuscita perfetta (Mata Hari mi fa una pippa).

Vi espongo di seguito il piano mio ottimamente congegnato piano, affinché anche voi, un domani, possiate beneficiarne.

Fase 1: il complice.

Chiariamolo subito: i piani strategici sono come le ricette, ci vuole bravura nel metterli in pratica, ma la riuscita è garantita solo in presenza di materie prime di prima qualità, quindi, senza un buon complice, non si va da nessuna parte.

Esponete il piano al vostro complice e rassicuratelo che non ci saranno spargimenti di sangue. Sulla carta, in effetti, Zzi si incazzerà da morire quando si ritroverà festeggiato in presenza di più di una persona, pertanto il complice potrebbe essere inizialmente restio a funestare il compleanno di un amico. Di solito è sufficiente rammentare che siete la moglie e che la legge dice che comandate voi.

“Diremo che la torta è per te, e tu la custodirai fino a cena. Funzionerà”.

Addestrato il complice, si prendono accordi con il ristorante per accertarsi che sia consentito portare la propria torta.

Nel mio caso si è resa necessaria una seconda complice che procurasse le candeline.

Fase 2: il bluff.

I festeggiati tendono a sospettare che le torte preparate a ridosso del loro compleanno siano per loro. È dunque necessario stornare questa fallace convinzione dalle loro testolone. Il modo migliore per farlo è palesare il fatto che la torta è per il complice, ribadendolo per giorni.

Attenzione: potrebbe scapparvi da ridere.
Non che a me sia successo – nooo, mica – ma questa fase è la più delicata. Un conto è mentire a parole, un conto è bluffare, cioè mentire con il comportamento; il corpo è difficile da dominare (credetemi, ne so qualcosa) e potrebbe tradirvi.

Per esempio, potreste trovare un festeggiato particolarmente sospettoso, che vi tende tranelli ad ogni piè sospinto, o che cerca di dissuadervi dal vostro proposito per vedere quanto importante esso sia per voi.

Poco ci è mancato che non crollassi una sera a cena, quando, con la consueta nonchalanche, ho manifestato la mia intenzione di fare la fantomatica torta per Darietto, dal che è scaturito il seguente dialogo:
“E quando pensi di farla? Non hai tempo”
“Sì che ce l’ho”
“Quando?”
“Venerdì sera”
“Devi già fare i biscrudi
“Farò la torta e i biscrudi, tanto una volta che la torta è in forno ho tutto il tempo”
“Perché sei tutta rossa in viso?”
“Sarà il vino”
“C’è solo acqua in tavola”
“Allora ho caldo”
“Ci sono diciassette gradi”
“Allora è la menopausa, va bene? Avrò gli ormoni impazziti, starò per avere le mestruazioni, oppure ho il cazzo girato perché fai tutte queste domande. Sarò ben padrona di fare una torta a Darietto, o no?”
“Puoi fare quello che vuoi, è solo che non volevo andare a dormire troppo tardi, che il giorno dopo c’è la gara e siamo stanchi da settimane; non potresti portargliela un’altra volta?”
“Noooo, va bene, confesso, basta non ce la faccio più! Non è vero niente”
“…”
“…”
“…”
Seguono cinque minuti buoni in cui io rido moltissimo, al termine dei quali sono scossa da singhiozzi simili al pianto.
Zzi si alza da tavola e mi lascia qualche istante per ricompormi, poi si affaccia dalla porta e riprende il suo posto.
“Mi sembra che la verdura si sia mantenuta fresca nonostante sia in frigo da giorni”
“Sì, è molto buona… eh, del resto il bezagnino me lo aveva detto”.

Come vedete, con un comportamento equilibrato, la segretezza del piano è garantita.

 

[Continua… non sapete quanto!]

 

4 thoughts on “Agente 00-cette: Nome in codice SPOILER (VeNotte 2013) 1

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  3. Otti

    ehm ehm ehm… lo sai, vero, che io ho fotografie scottanti che documentano la scena della consegna della torta… se vuoi disegno la faccia di Zzi sulla faccia di Zzi e te le mando… Poi ti uccide, ma intanto noi ci divertiamo.

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