Alto But: due giorni di orienteering nell’alta valle del But, 5 e 6 Giugno 2010. Timau

Interrompiamo momentaneamente il resoconto della trasferta per il chicken challenge per trasmettere le fresche notizie sulla due giorni di Paluzza.

Alla fine della manifestazione la giovane, ma rispettabile, Società Sportiva Dilettantistica GAJA di Gropada (TS) si è aggiudicata il TERZO POSTO e ha vinto una bellissima coppetta con il gambo rosso: il degno epilogo di un fine settimana di trionfi e soddisfazioni (siamo anche gente di ragionevoli pretese).

Zzi e io partiamo con clamoroso ritardo a causa di un inconveniente tecnico: c’ho di nuovo l’armadio pieno di tarme. Come i più attenti sapranno, il mio adorato guardaroba è flagellato dall’ottava piaga d’Egitto; all’arrivo alle gare di orienteering io sono l’unica che ha i vestiti pieni di buchi senza aver fatto la gara o senza avere operato scelte di percorso avventurose: sono partita bucata da casa.
Al nostro arrivo a Sutrio, dove tutta la società alloggia, troviamo gli altri membri che già conversano rilassati, prendendo il fresco sulla scala della casetta affittata. Che bello vederci così affiatati, probabilmente stanno aspettando gli ultimi – noi – per pranzare tutti insieme. No, stanno aspettando la signora della reception perché si sono astutamente chiusi fuori. Cominciamo bene!
L’alloggio è ampio e attrezzato, in un battibaleno ci dividiamo nella camere, senza discutere come i bambini, senza incasinarci nella divisione singole/doppie/triple-famiglie/coppie legali/coppie promiscue e senza spostare diecimila volte le valigie dell’Asceta da una stanza all’altra. Siamo bravi, proprio bravi: è dalle piccole cose che si vede l’efficienza di una squadra. Se queste sono le premesse, siamo a cavallo.
La squadra parte poi compatta verso la località della prima gara, i laghetti di Timau. La zona, infatti, è una specie di riserva naturale di toponomastica friulana e i nomi buffi si sprecano. Purtroppo, non ho potuto seguire la squadra perché mi è stato affidato un più alto compito che mi ha trattenuta nell’appartamento. Mentre io portavo a termine un approfondito studio sulle traiettorie di volo delle mosche, gli atleti della nostra giovane, ma rispettabile società, spopolavano.

Due nostre ragazze (Costruttiva Consorte e Madame K) sono seconda e terza nella categoria Cesso e la Fascinosa Figlia è seconda in una categoria superiore a quella in cui dovrebbe gareggiare. Da segnalare anche la Rutilante Radiologa che arriva e fresca fresca e si aggiudica un podio.

Tra i maschietti, tutti bravi, si sono distinti Zzi, terzo, e il Super Barto (la versione lunga del Barto), secondo.

Al ritorno degli esausti-ma-entusiasti atleti scopro che il grande tupperware verde che ha trascorso il pomeriggio in sala da pranzo con a me era pieno di dolcetti di pastafrolla buonissimi, che io non ho neanche toccato perché ne ignoravo la presenza. Il rimorso mi devasta e ce ne vogliono tre per fermarmi dal suicidio.

La Costruttiva Consorte mi riferisce che al traguardo lo speaker le ha chiesto di me. Pare che volesse conoscermi. Anche altri orientisti di altre società hanno detto di volermi conoscere…io subodoro la trappola, questi vogliono farmi la pelle per le minchiate che dico, e non mi faccio vedere neanche l’indomani!

Si sono uniti all’allegra combriccola, nel frattempo, anche la Prof e Nuovovanty.
Non avevo mai conosciuto Nuovovanty prima di allora e ne rimango immediatamente stregata. È intelligentissimo, fa delle scelte di percorso astutissime, è bravissimo a leggere la carta, sa tutto di tutto sui simboli ed è veloce come una lepre. In più, ha foltissimi capelli biondi; somiglia vagamente a Vanty Primo [che mi manca moltissimo in questo ameno ritrovo], ma ha una dentatura più regolare. A proposito, avete presente quella storia dell’intelligenza e delle dita dei piedi? Quella secondo la quale chi ha il secondo dito più lungo dell’alluce sarebbe un genio? È una palla. Ora, lo so che già da sola aveva l’aria di essere una panzana, ma mi ha sempre incuriosito scoprire come mai girasse; ho immaginato, cioè, che fosse frequente imbattersi in delle coincidenze che lo lasciassero pensare. Invece no. Posso dirlo non solo perché sia io che mia madre abbiamo il secondo dito più lungo e nessuna delle due brilla per acume (in compenso ci fanno male praticamente tutte le scarpe), ma anche perché ho visto i piedi di Nuovovanty: a triangolo, peraltro molto angolato. Normalissimi piedi a triangolo, di pianta larga, belli lunghi (crescerà!). È evidente che non è il secondo dito la sede dell’intelligenza, forse potrei cominciare a valutare la corrente di pensiero che ritiene sia nella testa…

La serata prosegue con gli orientisti impegnati nella loro attività preferita: si confrontano i percorsi e fanno a chi ce l’aveva più lungo. E la cartina era sbagliata. No, era giusta te son ti che te son mona. No, no, mancava la linea elettrica. Sulla mia c’era. E figurati. E guarda. Ah, merda!
Dopo ore e ore di conversazione asfissiante in cui tutti dicono le stesse cose a tutti, mi pare di aver fatto la gara quattro volte per categoria, ma alla fine conveniamo che la cartina era giusta e il tracciato soddisfacente, le lanterne non troppo nascoste (che sarebbe vietato, ma in Repubblica Ceca manca poco che le sotterrino, poi andiamo a far gare all’estero e facciamo la figura dei poveri fessi), ma nemmeno troppo evidenti (che se no ci scazziamo e diciamo che è corsa campestre….il bello è che il gioco è trovarla; cioè, andiamo a cercarle, ma poi quando le troviamo a momenti ci girano), il terreno bello. Siamo soddisfatti della trasferta. Meno male. No perché esserci sbattuti fin qua e poi manco ci divertiamo mi pare un po’ da abelinati,vediamo di essere contenti altrimenti non vi ci porto più!

12 thoughts on “Alto But: due giorni di orienteering nell’alta valle del But, 5 e 6 Giugno 2010. Timau

  1. The speaker

    Non era una trappolona… era un modo per svelare il quarto mistero di Fatima! (chi è Larrycette?).
    Grazie per il biglietto, alla prossima!

    Stefano

  2. markogts

    È stato un week-end fantastico, dobbiamo replicare. Però la prossima volta facciamo solo due camerate, maschietti e femminucce e morta là, voglio essere sicuro di avere un letto assegnato per tempo :-)

    PS l’url alto-but-1 mi deve far presagire che ci sarà un seguito?

  3. consorte

    la fascinosa correva al posto suo e gli unici che si possono lamentarsi per il l letto sono i giovani barto. a meno che non si preferiscano le ammucchiate…

  4. markogts

    Ammucchiate? Volete dirmi che “Gaja” nasconde in realtà un significato recondito? “Gaja pride” (non so se leggerlo in inglese o sloveno) Mi fermo qua, che se mi legge nuovovanty…

  5. Larry

    Sì, ecco, ricordatevi che ci sono due minori (sebbene una per poco) e che agonisticamente parlando siamo nelle loro mani, non facciamoli scappare! Già ci sono io a proporre contenuti osceni (in senso qualitativamente generico, non necessariamente scabroso).
    Davvero Fascinosa Figlia correva nel suo? Beh, non ha nessuna importanza, avrebbe fatto un superbo risultato anche in categoria superiore.

    @ Speaker: mi spiace, in questo periodo sono in missione per conto di Dio e non sarebbe stata una buona idea presentarmi sul campo di gara, ma prossimamente non escludo di palesarmi.
    Ho pensato di mandare avanti un fantoccio (o Vanty Primo, dipende) per studiare le prime reazioni. Quando tutti sono esausti dalle botte che hanno sfogato su di esso, arrivo a cavallo di un Germknoedel e li sconfiggo a colpi di powidl.

  6. The speaker

    Beh! Diciamo che se ci fosse stata la rilevazione del quarto segreto di Fatima (cfr. sopra) una bella intervista non te la levava nessuno. Comunque il biglietto fa bella mostra di se nel baule dei ricordi orientistici insieme alla t-shirt del primo meeting di Venezia, il chip della prima maratona, la mia prima bussola … ecc.ecc.

    A’ la prochaine fois (gras)

    Stefano

  7. rem

    maa, giovane ma rispettabile: TERZO POSTO de che?
    terzo posto a squadre nella gara di sabato… per la precisone

    visto l’andazzo, direi che siamo su larryomette.com :-)

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