Cena di Twitter – Gostilna Lin?, Rodik 50, Kozina

      3 Comments on Cena di Twitter – Gostilna Lin?, Rodik 50, Kozina

Pensavate che parlassi della cena di Venezia, vero? E invece no! È tanto che vi devo raccontare di questo posto.

Ora che ci penso, non credo di averlo mai detto, ma ho anche un account Twitter [ovviamente Larrycette] e recentemente sto provando sempre più gusto a giocarci. Ultimamente Zzi e io siamo anche diventati socievoli e abbiamo conosciuto di persona alcuni utenti triestini [va detto che ci stavamo provando da mesi, ma questi – astuti – organizzavano gli incontri quando noi non c’eravamo], con l’occasione di una cena in gostilna.

Il posto prescelto è Lin? a Rodik; Rodik è una frazione di Kozina, per raggiungere la quale bisogna prendere una strada che va su per i bricchi e avere moltissima fede e buone gomme da neve. Ci sono tre case, due di esse sono ristoranti; non so come sia quello che abbiamo escluso, ma sono entusiasta di quello che abbiamo scelto.
A differenza della maggior parte delle trattorie slovene, il cui punto di forza è proprio l’atmosfera casalinga, l’ambiente è raffinato e, accanto ai muri con pietre a vista, caminetto acceso e arredo in legno dal sapore giustamente rurale, troviamo stoviglie di buon livello, sottili bicchieri canterini e tovaglioli di stoffa.

Il menù è abbastanza ampio, e oltre ai piatti più diffusi, come gli gnocchi o le tagliatelle con i funghi, vengono proposte anche specialità della casa, come gli gnocchi con l’aglio selvatico o la torta di verze.
I vegetariani hanno vita dura, come – azzardo – in tutta la Slovenia, ma qualche pietanza c’è anche per loro e la verdura cotta che viene servita di contorno è più saporita, varia e curata di quella che mediamente viene somministrata negli altri locali della zona [almeno, in quelli visitati da me]. Strepitosi i chifeletti, dei quali mi abboffo senza pudore, facendo praticamente morire di fame la vegetariana accanto a me, che poteva nutrirsi unicamente di quelli. In realtà, la simpatica amante degli animali aveva ordinato anche del formaggio fresco ai ferri,  ma il gestore del locale aveva deciso che ne volessimo “per tutti” e non c’è stato verso di fargli cambiare idea. A parte questa innocua incomprensione [i commensali, infatti, hanno ovviamente lasciato il formaggio ai vegetariani], il servizio è stato ottimo.

Zzi e io scegliamo gnocchi, molto buoni quelli con i funghi, ai quali mancava un granello di sale per essere ottimi, commoventi quelli con l’aglio selvatico, dai quali mi separo a malincuore e nel cui condimento non mi avvento per fare la scarpetta solo perché Zzi, conoscendomi, mi ha preventivamente legato i polsi col tovagliolo.
Voci di gradimento si levano un po’ dappertutto, il che mi dà un’ottima impressione perché in tanti hanno scelto il piatto di assaggi di primi ed è stata così vagliata la maggior parte delle proposte.

Sui secondi abbiamo un campione assai più limitato perché – esclusi i due vegetariani, che hanno magiato, per l’appunto, solo il formaggio e le verdure – tutti abbiamo scelto filetto. Chi ai ferri, chi con i funghi, chi  [indovinate chi è stata la fogna che dopo una piattata di gnocchi aveva posto per una preparazione così sostanziosa, accompagnata dai chifeletti di cui sopra] cotto nel terrano con il prosciutto crudo.

Ottimo giudizio anche sul vino, che pur essendo riconoscibilmente terrano [e meno male, altrimenti non lo avremmo scelto] era sorprendentemente “facile” e poco aggressivo, forse anche a causa del fatto che era stato servito leggermente più fresco del dovuto.

I dolci riprendono in pieno la tradizione locale e Zzi e io ci buttiamo a capofitto sulla gibanica, una specialità adatta esclusivamtene agli stomaci indigeni o agli alloctoni fortemente motivati [o fortemente fogna].
I piatti dei dessert sono decorati con il logo del locale fatto polvere di cioccolato e questa mossa alla Neil Buchanan mi seduce definitivamente.
Nonostante la missione sia ormai quella di cambiare sempre locale per testarne il più possibile, ho ferme intenzioni di farmici riportare.
…Anche perché devo approfondire i chifeletti…

About Larry

Un giorno Bruce Springsteen mi porterà via con sé, nel frattempo vivo avventure rocambolesche ogni volta che mi avvicino a un fornello e sottopongo ad attenta analisi tutti i locali nei quali vado a mangiare. Una volta ho incontrato un orientista e l'ho sposato senza comprendere la portata della tragedia. Il lamento dell'orientamento è su Larryetsitalia.net

3 thoughts on “Cena di Twitter – Gostilna Lin?, Rodik 50, Kozina

  1. Bak0l0

    Ormai cliente fisso, ogni occasione è buona per farci una cena o un pranzo. Da non dimenticare la trota affumicata con olio all’aglio selvatico, da diventare pazzi…
    Cmq propone menù a tema per ogni festività, per esempio a San Martino proponeva piatti con anatra cucinata in 5 modi diversi, voglio tornarci per carnevale per assaggiare il menù carnevalesco…

  2. Larry

    Che bella idea!
    Tenendo presente che il prossimo fine settimana e quello seguente (secondo e terzo di febbraio) sono a Savorgnano a fare un corso di ceramica [http://www.rosannacautero.com/corsi.html]….organizza pure!

  3. Pingback: LARRYCETTE » Blog Archive » Dove mangiare bene a Trieste e dintorni prima di Gropada 2012

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