‘demo a magnar Forélle a Regensburg, déi | Wrecking Ball tour 2012, Praga & Vienna – il pranzo a Regensburg [1]

Come vola il tempo, vero? Ancora non ho finito i racconti di Colonia, e già siamo ripartiti alla volta di Praga e Vienna (la verità è che non mi ricordo più cosa devo dire).

 

Chi non ha mai detto una volta nella vita: “Ciò, ‘demo a magnar Forélle a Regensburg, déi”?

La Normandia è rinomata per molluschi e crostacei, il Piemonte per il tartufo e la carne, la Polonia per i pierogi e la Baviera, lo sanno tutti, è la patria del pesce. Ogni domenica, torme di triestini affrontano ore di viaggio, code e trafori per andare a mangiare il pesce, non in Slovenia o Croazia, bensì  a Regensburg.
Non c’è il mare in Baviera, osserveranno puntuali i miei Piccoli Lettori. No, ma c’è il Danubio: ci sarà pure qualche trota nel Danubio, non credete?

Come certamente ricorderete, sono una pseudovegetariana, cioè me ne stracatafotto del concetto di rispetto per la vita e del non contaminare il mio organismo mangiando cadaveri, solo evito di mangiare animali carini, quindi faccio scorpacciate di pesce, tanto non è che l’orata si ricordi di quello che ha fatto cinque minuti prima, non ha ricordi, né rimpianti, né speranze per il futuro: se muore non mi commuove.

L’unico inconveniente di questo regime alimentare è che sono diventata un’ospite difficile, perciò, da quando ho smesso di mangiare carne, purtroppo i miei suoceri non ci invitano più a cena a casa loro (un’abitazione nel fitto della boscaglia, in cima a un’erta scala dissestata e costellata di insidiosi mostri che mi attaccano per terra e per aria, con incrementato coefficiente di difficoltà di percorrenza dato dal cane che ci fa le feste) e non possiamo più cibarci dei loro manicaretti, perché è più pratico per tutti se ci vediamo al ristorante e ciascuno ordina quel che può o vuole mangiare.

So cosa state pensando.
No, non sono due anni che ho ricominciato a mangiare carne di qualsiasi animale, come se non ne andasse delle sorti del pianeta, omettendo di dirlo ai miei suoceri: mi state confondendo con qualcun’altra.

Giunti a Regensburg per la sosta-pranzo sulla via per Praga, dicevamo, poco dopo che Zzi ha sventato l’attentato alla mia vita delle brigate lepidottere, ci siamo concessi di gustare la specialità locale in abbondanza.
Poco distante dal famoso ponte in pietra, proprio sulla riva del fiume, si trova una rinomata locanda, specializzata in trote. Sono trote molto piccole e di colore quasi bianco, diverse da quelle che si consumano nel resto della Germania, ma molto diffuse in Alta Baviera, tanto che una specie molto simile è il piatto forte della cucina di Norimberga. Qui, come da tradizione medievale, vengono cotte sulla brace di legna e poi servite con abbondante insalata di cavoli cappucci fermentati e aromatizzati e una deliziosa salsina agrodolce, della quale sono letteralmente ghiotta e con cui ho riempito il bagagliaio.

[L’immagine è stata rubata da qui ]

[questa, invece, da qui]

 

Se vi capita di passare per Regensburg, non perdetevi una sosta alla tradizionale troteria (attenzione: è un link esterno: ricordatevi di tornare su Larrycette a commentare!)

 

One thought on “‘demo a magnar Forélle a Regensburg, déi | Wrecking Ball tour 2012, Praga & Vienna – il pranzo a Regensburg [1]

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