Dieta GIFT metodo Speciani: un Larry-ality [puntata 0]

Ossignùr! Diranno subito i miei piccoli lettori [ai quali ultimamente attribuisco intercalare tipicamente friulani], non si metterà mica a dieta?

…ebbene…

AAHHH! – reagiranno comprensibilmente atterriti i miei piccoli lettori – Aiuto! La fine del mondo! L’Apocalisse! Larry è a dieta! Si salvi chi può! Arriva il Diluvio! Le cavallette! Le rane!
Quando avete finito di farvi prendere dal panico, vi spiego.
Sono grassa. Ma lo sono sempre stata e non ho mai avuto problemi. Come tutti i grassi, sono consapevole che con l’avanzare dell’età, prima o poi, smetterò di passarla liscia, ma come tutti i grassi a causa di una radicata pigrizia morale, e come mi accade costantemente in altre sfaccettature del quotidiano, finché non sono alle strette non prendo provvedimenti.

Poi ho visto Elisuccia – la nostra piccola lettrice Elisa, che non è mai stata grassa, ma neanche secca-secca, e che se per sbaglio mangia una briciola di pane di troppo sente già le braghe che le stringono – tutta dimagrita e contenta, pimpante, per niente scoglionata dalle privazioni.
Soprattutto ho visto Quellolì, che anche lui non si può dire che fosse propriamente grasso, ma pare abbia un passato da robustino e la tendenza ad appesantirsi se si lascia andare. E pure lui è tutto asciutto e compatto. A momenti a momenti s’è fatto carino. E che cazzo. E solo io devo sembrare fatta di budino? E poi, dannazione, fra cinque o sei chili sorpasso Zzi, mettermi a dieta adesso o fra cinque chili equivale a rimandare di due settimane… sarebbe infantile.

Così mi sono fatta un po’ raccontare di questa dieta GIFT – che io preferisco chiamare “metodo Speciani”, dal nome dei fratelli che l’hanno messa a punto, perché “dieta GIFT” mi suona come una dieta da giornaletto – , molto equilibrata e scientificamente fondata, non nuova, ma di cui io non avevo mai sentito parlare, ma che ho poi scoperto essere piuttosto conosciuta. Del resto, disinteressandomi al dimagrimento, è normale che non sappia niente di “diete”, intese come “trovate più o meno originali per perdere peso attraverso regimi alimentari particolari, generalmente restrittivi”. In compenso, ho un’infarinatura elementare di nutrizione, di cui mi strafotto sistematicamente, ma grazie alla quale ho sempre girato alla larga da gente che vuol farti mangiare minestrone senza pesto a colazione [perché è senza pesto, non perché è a colazione] o perché impiega una pozione magica.

Se vi interessa approfondire l’argomento, c’è il sito apposito, ricco di link agli articoli medico-scientifici che avvallano i postulati su cui la dieta si fonda. Se vi convince [cosa probabile] ci sono i libri, che vi suggerisco di acquistare la più presto su Amazon perché sono scontati del 40% [dopo il 1° settembre la legge sull’editoria vieterà a tutti – Amazon, Feltrinelli, libraio sotto casa – di praticare sconti superiori al 15%, quindi conviene rastrellare… passando per i link a lato, possibilmente. Grazie!].

In soldoni è un regime alimentare non ipocalorico, perché basato sulla riattivazione del metabolismo dell’individuo, che è indotto a consumare di più, anziché far scorta nel culo, dalla sensazione di abbondanza e disponibilità di nutrimento. Per indurre – a livello inconscio e, con un termine impreciso, cerebro-ormonale, ovviamente – questa sensazione non basta incocconarsi di tutto quello che si trova, perché gli scambi tra cellule e cervello son cose raffinate e in parte ancora ignote, ma occorre osservare alcuni accorgimenti, tipo fare colazione entro 30/60 minuti dal risveglio, consumare adeguate proteine, evitare come la peste zuccheri e farine raffinati e poco altro (peraltro, niente di desiderabile: qualche conservante particolarmente infido e – finalmente qualcuno – gli orrendi dolcificanti).

Funziona perché il corpo crede più facilmente alla disponibilità di cibo (che in effetti c’è sempre e c’è anche quando mangiamo krapfen di dado da brodo, ma il corpo è cieco e non vede la dispensa traboccante: si sente arrivare un caffettino e un cornetto alle 11 del mattino e pensa che non ci sia trippa, trattenendo tutto quello che può) e disperde allegramente tutte le risorse energetiche, andando poi a dar fondo anche alle chiappe.
È ovvio che non è immediato.
È ovvio che ci vuole comunque una certa dose di volontà, perché finché siamo a casa è facile, ma quando si tratta di rinunciare a delle situazioni conviviali (o fare la pigna in culo che questo non lo mangia, quell’altro non lo vuole), o doversi diligentemente portare il cestino col pranzo perché nel bar sotto l’ufficio non hanno il pane integrale… beh, non è cosa da tutti, altrimenti, fosse facile, saremmo tutti magri.
Tuttavia, date l’abbondanza e la varietà concesse, dato che è sicuramente più facile stare a dieta con la pancia piena che con la pancia vuota (e per questo ho un rischio di abbandono assai più basso che con altre soluzioni), dato che su Elisa e Quellolì sta funzionando, dato che sto attraversando un periodo di sterilità creativa e dato – soprattutto – che ho comprato uno specchio nel quale non sto (e non mi riferisco all’altezza, di cui il giraffico esperto montatore si preoccupava), non mi resta che provare e tenervi costantemente aggiornati sui miei progressi o sulle mie paturnie.

Siete contenti?

Vero che non vedevate l’ora?
So che non è una grossa novità perché – lo avrà scoperto chi ha visitato il sito ufficiale – c’è un’iniziativa analoga in collaborazione con Donna Moderna, ma che c’entra? Io so’ io, e sono sicura che mi succederà qualcosa di rocambolesco in questa dieta… mi succede ogni giorno.
E poi non so più cosa scrivere, mentre sono sicura che la ricerca della pasta veramente integrale o del prosciutto veramente senza fosfati sarà più avventurosa di quella del Vodka Russian.

PS: chi crede che io abbia consigliato i libri perché sono editi da Tecniche Nuove e Rizzoli, e non la rivista perché è edita da Mondadori, è un malpensante. Vi ricordo che “a pensar male si fa peccato…”
Tre punti a chi sa come continua il detto. E ricominciamo anche a giocare! 

 

3 thoughts on “Dieta GIFT metodo Speciani: un Larry-ality [puntata 0]

  1. marirosa

    Ossignùr! Si gioca! Ecco qua

    ma spesso (talvolta, quasi sempre… ci sono varie versioni) ci si azzecca

    pare che Andreotti l’abbia copiata dal Cardinale Mazzarino

  2. elisa

    E brava larry! Settimane fa ho trovato un blog che credo apprezzerai parecchio
    http://iogiftoetu.blogspot.com/
    Se entri nella sezione piatti unici, troverai una tipica ricetta triestina (credo che anche zzi apprezzerà questo nuovo regime alimentare…)

  3. Pingback: LARRYCETTE » Blog Archive » Dieta GIFT metodo Speciani: un Larry-ality – Seconda stagione, puntata 1. La centrifuga di carote.

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