È in edicola, a fascicoli: impara lo Sloveno con Larrycette [4]

I sostantivi – un’introduzione scoraggiante.

Dove eravamo rimasti?
E se non lo sai tu…  diranno subito i miei piccoli lettori.

Ora che abbiamo avuto tutto il tempo di imparare a leggere, ci dedichiamo all’apprendimento di qualche parola.

In sloveno ci sono tre generi per i sostantivi (e tre numeri, ma con il duale mi riservo di traumatizzarvi più avanti): maschile, femminile, neutro.
Non serve specificare che i generi dei sostantivi non corrispondono a quelli italiani, non solo quando si tratta del neutro (che l’italiano non ha).

Lo sloveno declina i sostantivi secondo la loro funzione logica nella frase, definendo tali funzioni logiche con i casi e cambiando la desinenza dei sostantivi in base al caso nel quale si presentano nella frase.

È importante capire la funzione logica delle parole nella frase proprio per poter scegliere in quale caso vanno declinate.
Nella frase:

Il bambino mangia la mela

Il bambino è il soggetto, ovvero colui che svolge l’azione (o che si trova nella situazione) espressa dal verbo; la mela è il complemento oggetto, ovvero ciò (o colui) su cui in un certo senso l’azione ricade.

Il soggetto si esprime nel caso nominativo, il complemento oggetto si esprime nel caso accusativo (questo vale anche per le lingue diverse dallo sloveno, ovviamente).

A scuola, io e Zzi stiamo imparando la declinazione dei sostantivi “in orizzontale”, cioè: prima abbiamo studiato il nominativo di tutti e tre i generi in tutti e tre i numeri, poi siamo passati al caso successivo.
Nella glottodidattica tradizionale (cioè stando a come mi hanno insegnato il latino a scuola, quando ancora era la lingua ufficiale dell’impero e prendevo appunti sulle tavolette di cera) le declinazioni si studiano “in verticale”, cioè tutti i casi di un singolo genere/classe di parole (essendo possibili più declinazioni per lo stesso genere).

Probabilmente è per abitudine, ma il sistema verticale mi rassicura ancora, perché mi permette di non sconvolgermi quando trovo una desinenza mai vista. Tuttavia, poiché non sarei in grado di rivelarvi i segreti dei casi successivi al nominativo, dovrei seguire il sistema delle lezioni che prendiamo, così non dovrò far altro che ricopiare gli appunti. (Ebbene sì, il solo caso che conosco abbastanza è il nominativo perché, più che in orizzontale, la maestra si muove sulla griglia delle declinazioni come il cavallo degli scacchi, e pur conoscendo già le desinenze singolari di altri casi, non ne abbiamo completato nessun altro).

Concilierò le due cose presentandovi un po’ di tabelle complete – così chi vuole se le guarda – ma limitando le spiegazioni a quello che so (non potendo fare altrimenti).

Ora che siete psicologicamente preparati, non ci resta che tuffarci nel meraviglioso mondo dei sostantivi.

 

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One thought on “È in edicola, a fascicoli: impara lo Sloveno con Larrycette [4]

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