Goulasch ✎

      6 Comments on Goulasch ✎

Il goulasch è  – come il toast – una scienza esatta.
Non si può fare spezzatino con la paprica e le cipolle dire che è goulasch.
Bisogna accostarsi con rispetto e umiltà alla cerimonia del goulasch.
La situazione è talmente solenne che, eccezionalmente, vi darò una ricetta vera, con dosi e proporzioni.

Dosi per dodici inappetenti:

5 kg di carne da goulasch: il macellaio lo sa.
Non fatevi coglionare, se cerca di darvela magra impuntatevi sul matamà.
Se la macellaia di Sezana cerca di darvela e basta, fate solo in modo di non farvi beccare da vostra moglie.

4,5 kg di cipolle bionde.
Sono tantissime: scegliete immensi esemplari transgenici perché 4,5 kg di cipolle nostrane di dimensioni normali equivalgono a decine e decine di bulbi da sbucciare, si fa notte.

250gr di strutto.
No burro, non è lo stesso. Strutto. Se volete un piattino leggero fatevi una caprese, se scegliete goulasch accettate il fatto che si prepara con lo strutto.

1/2 litro di passata di pomodoro annacquata.

5 cucchiai da minestra di paprica in polvere.

Odori.

Tagliate la carne a tocchetti dimensione spezzatino e affettate le cipolle a rondelle molto sottili. No dadolata. Rondelle.
Non vale metterle nel tritatutto, ci vuole l’affettino. L’affettino è un giocattolo bellissimo che il mio Collega Preferito ha e io no, e ci patisco un casino. Il mio Collega Preferito dice che prende la cipolla, la mette nell’affettino, poi fa un po’ di volte “frin frin” con l’affettino e per magia la cipolla è affettata. “Frin frin” è un gesto rotatorio dei polsi, che vanno mossi in senso opposto: praticamente si svitaavvita l’affettino tra le mani finché non è finita la cipolla.
Ora che ci penso, forse l’affettino non fa le rondelle, forse fa solo stupidi tocchetti che per il goulasch non servono.
Non lo so, non ne sono sicura perché io non possiedo un affettino e non posso dirlo con certezza; pare assurdo, ma c’ho ventinove anni suonati e non possiedo un affettino. In compenso ho circa un anno di tempo per imparare ad affettare le cipolle coi cd di Keith Jarrett.

Fate appassire dolcemente le cipolle nello strutto. Quando saranno ridotte , unite la carne, fate rosolare brevemente, abbassate il fuoco al minimo e mettete la paprica.
Ora dovreste lasciar stufare per venti minuti, qua io baro e aggiungo un po’ d’acqua tiepida, che c’ho una paura nera che si attacchi.

Dopo i primi venti minti, mettete la passata di pomodoro annacquata, gli odori, il sale, coprite e  lasciate andare per almeno due ore.
Meglio tre.

È una prelibatezza con la polenta e/o con le patate in tecia.
Se lo lasciate cuocere troppo e si disfa, buttateci dentro cinque chili di gnocchi di patate [bolliti!] e portate il tutto ai senza tetto della stazione.

Poi scrivete una lettera a Gesù Bambino e ditegli: hai visto come sono buono? Credi che per Natale potrai portarmi un affettino?

6 thoughts on “Goulasch ✎

  1. Francy

    Nessun ingrediente segreto???????
    Non ci credo che l’hai raccontata giusta, l’ingrediente segreto c’è di sicuro ma tu, coma la mia amatissima bisnonna, non lo nomini neppure! Subdola!

  2. Elisa

    Certo che c’è … ovviamente l’ha omesso! Non lo svelo comunque, potrei essere radiata dal blog e dalla lista di amici.

  3. Nini

    Anche io lo so! :P
    Ricordo un riferimento ad un ingrediente segreto che stava bene in tre piatti, uno era il gulash!

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