L’ho trovata.
Il suo valore è pari, se non superiore, a quello dell’Arca dell’Alleanza.
Si era persa nei meandri della rete, ma grazie alla mia abilità di archeologa virtuale [cioè: ho cercato meglio tra le copie cache], l’ho ritrovata.
I fedelissimi non oseranno sperare che si proprio lei, i neofiti rimarranno stesi dalla preziosità di questo reperto delle protolarrycette.
Potete fare “Ooh”.
Si è spanto il sale
Si è spanto il sale sul tuo piatto perché
non ci sarà più dell’arrosto l’odor
cucino insipido e sciapo per te
senza creatività nè amor
Le uova all’occhio ancora lì da assaggiar
diventan gelide e non han più sapor
quel che preparo tu vuoi più mangiar
ed io mi struggo di dolor
Scuoce nell’acqua la pasta
c’è silenzio sui nostri bagordi
pur se tu hai detto basta
ho fame ancor
Si è spanto il sale e chi lo ha spanto sei tu
da quando un’altra cuoca a me ti rubò
io cucinare no, non posso mai più
e niente altro impiatterò
io impiatterò
Sfornare altro non potrò
Sfornare altro non potrò