QUICK LOREN (Quiche Lorrain per i Grammarnazi come me)

La quiche lorraine è una pietanza tipica del nord della Francia, sommariamente descrivibile come una torta salata a base di uova e verdure.

La Quick Loren – a giudicare dal nome – ha tutta l’aria di essere una sveltina con un’attempata prostituta della provincia emiliana, detta “la Loren” per la presunta somiglianza con la maggiorata del cinema italiano.
A dispetto di ciò, come vedete dalla foto, la mensa di una prestigiosa società multinazionale l’ha servita ai suoi dipendenti alcuni mesi fa (ringrazio il piccolo, affezionato lettore per la preziosa delazione).

Circa un mese fa, alla vigilia della gara di San Leonardo, abbiamo avuto l’onore di avere nostri ospiti a cena La Regina della Bussola e il Principe Consorte, per i quali ho messo a punto un menu vegetariano.

Avevo, d’altra parte, ricevuto istruzioni molto precise “Va bene la zuppa di ceci, poi fai solo un’isalata, ché noi non siamo abituati a mangiare tanto e io porterò uno strudel di verdure… mi raccomando: niente più del pattuito“.
Raccomandati quanto ti pare, io meno di tre pietanze in tavola proprio non ce le riesco a mettere.
Ho, dunque, preparato due torte salate: una torta di cipolle alla genovese e una sorta di quiche lorraine.

Naturalmente, non conosco la ricetta tradizionale, originale, depositata e sacrosanta della quiche lorraine, so a malapena che è una torta salata scoperchiata con verdure e un sacco di uova, il che la fa immediatamente schizzare in vetta alla classifica. Altrettanto naturalmente, avrei potuto facilmente documentarmi in rete, ma volete mettere che divertimento fare le cose alla cazzo di cane e con crassa ignoranza e poi andare in giro a dire di aver “reinterpretato la ricetta”?
Le star dei fornelli lo fanno, non vedo perché io non dovrei.

Ecco, dunque, come ho preparato quella che non ho esitato a ribattezzare Quick Loren, cioè una volgare imitazione della quiche lorraine.

Larrycette’s Quick Loren (quiche lorraine con quel che c’è)

Ingredienti

per la pasta

300 gr di farina integrale
150 ml di acqua
100 gr di burro
un cucc.no di sale
un cucc.no di lievito

per la farcitura

4 uova
250 ml di panna (scarsi)
zucchine essiccate
5 cm di porro
sale e pepe cubì
curry (a piacere)

 

Procedimento

Preparare la pasta con l’ausilio di UBO, la macchina per il pane recentemente tornata protagonista di queste pagine: mettere nel contenitore gli ingredienti e azionare il programma “Teig” (impasto, il numero 8 sul mio modello “Unold Backmeister Onyx”).

Se non disponete di UBO, potete comprarlo qui, oppure potete fare la fontana di farina miscelata con il lievito e il sale, versare al centro l’acqua (non fredda) e il burro (ammorbidito) e impastare il tutto a mano.
Suppongo che sulle prime l’impasto risulti colloso, quindi suggerisco di fare tutto dentro a un’ampia ciotola, altrimenti poi passate la serata a pulire la madia anziché a conversare con i vostri ospiti.
Il programma di UBO dura circa 90 minuti, perciò ritengo che includa anche delle pause per la lievitazione; se fate la pasta a mano, provate a impastare e lasciar riposare un’ora in luogo tiepido, poi a rimpastare e lasciar riposare altri 15/20 minuti, sempre in luogo tiepido, prima di stendere la pasta… male non farà.


Nel frattempo, sbattete le uova con sale, pepe, curry (se vi piace, a me piace) e panna, e aggiungete le zucchine essiccate.
In un tegamino, fate appassire il porro (o la cipolla, o lo scalogno… insomma, quel che la vostra dispensa o il vostro frigo restituiscono) e, una volta cotto, aggiungetelo all’amalgama.

Perché uso zucchine secche?
Perché le hai in dispensa – diranno subito i miei Piccoli Lettori -, e meno male che ci sono, perché anche questa volta stavi per fare una torta di verdura senza essere andata a comprarla!

L’approfondita conoscenza che dimostrate delle mie abitudini mi lusinga, ma stavolta avete toppato: stavolta c’è della premeditazione.
Ho pensato, infatti, che una farcitura così abbondante di uova e panna avrebbe rischiato di diventare troppo liquida, così ho usato le zucchine secche affinché, messe in ammollo nel composto, si reidratassero, asciugandolo un po’ (e diventando morbide).
Non ci crederete: ha funzionato.

Per chi ancora non lo sapesse, l’essiccatore si acquista qui e si legge qui.

Quando è pronta, la pasta è tiepida e soffice, ma sostenuta, liscia ed elastica… mi ricorda qualcosa…

 

Dividete l’impasto in due parti, prendete il cannello e accanitevi su una, stendendola in un disco sottile, di diametro leggermente più ampio di quello della teglia, affinché venga anche il bordino; e disponete il disco nella teglia, possibilmente antiaderente e leggermente unta (basta poco, la pasta non manca di grasso).


È il momento di compiere un atto di fede e versare la farcitura nel fondo della torta.

Con estrema cautela, al fine di non rovesciare tutto sul pavimento, infornate in forno preriscaldato (ve lo dovevo dire prima, lo so, scusate) a 200°, sulla griglia a metà altezza.
Sfornate quando vi pare pronto.

Tragicamente, il mio ospite non gradisce il curry e – ho appreso quella sera – le spezie in generale, ma posso assicurarvi che il risultato è stato tutt’altro che infame, come potrebbe anche confermare CP, che l’ha mangiata a pranzo due giorni dopo.

Per fortuna quella sera avevo preparato anche la torta di cipolle, che ha, invece, riscosso maggiore successo; infatti, non ve ne parlo.

E della metà di impasto restate che facciamo? – Diranno subito i miei Piccoli Lettori.
Belin, come siete attenti.
Come detto, quella sera ho fatto anche la torta di cipolle, quindi mezzo impasto serve a fare un’altra torta. Ne consegue, che se intendete preparare una torta sola, dovete dimezzare le dosi della pasta, mentre dovrete raddoppiare quelle della farcitura se vorrete fare due torte.
Ho pensato che darvi indicazioni fuorvianti sarebbe stato più fedele alla mia linea editoriale!

3 thoughts on “QUICK LOREN (Quiche Lorrain per i Grammarnazi come me)

  1. Lucy Van Pelt

    “quiche lorrainE per i grammar nazi”, l’hai pure scritto giusto nel testo.
    Niente verdure nella ricetta tradizionale, solo pancetta, uova e formaggio.

  2. Otti

    c’ha ragione la lucy ma… sono zucchine essiccate!! *__* dai lasicamocele, per stavolta!
    Se poi ti serve la vera, sola, unica versione di kisch lorén francese (vale a dire quella della mia mamma) te la scrivo io sìsìsì :D

  3. Larry Post author

    C’ha sempre ragione Lucy, io sto costantemente sul chi vive perché so che mi legge e che, con lei, lo smarrone è matematico.

    È insito nel tragico destino del Grammarnazi fare un typo clamoroso nel momento meno opportuno e nella posizione più evidente, è ciò che fa di noi dei grandi eroi romantici.
    Lo lascio!

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