Tredicesima cena regionale: la Sicilia. Prologo, il menu

 

Rieccomi con l’articolo che lunedì mattina avevo posticipato fuori tempo massimo (cioè a pubblicazione avvenuta) per pubblicare quello sulla Blood Pack Challenge. Se non lo avete letto, recuperate: si tratta di un’iniziativa benefica volta a promuovere la donazione del sangue a Trieste, dove ogni anno compriamo 4.000 sacche di sangue.
Andate a donare e invitate a donare con questa social-challenge: per quanto io sia la beniamina degli infermieri, grazie alle mie vene facili da trovare e allo sgorgare rigoglioso del mio sangue (riempio la sacca a tempo di record, il casino è farmi smettere), non posso metterci io tutte le 4.000 sacche mancanti!

Mentre voi vi accalcate al centro trasfusionale, io pubblico qualcosa di culinario, per aiutarvi a ingannare l’attesa del vostro turno, non prima di aver fatto gli

auguri al Setter, che ha compiuto 21 anni

ndr: ieri festeggiavamo anche MadameK, la settimana scorsa era la volta di Elisa, della Paolina e, prima ancora, di Aledieli. Come sapete siamo entrati nel larrymese di Festoso, non potete pretendere che riesca a stare dietro a tutti.

Per tutta l’estate il post più letto del blog è stato quello sul Kaiserschmarren, il dolce tipico del Trentino-Alto Adige.

Mi sono spiegata la cosa con il fatto che molti avessero trascorso le vacanze nell’affascinante regione e, tornati a casa, avessero voluto prolungare il piacere continuando a gustarne le specialità, e avessero di conseguenza cercato la ricetta del Kaiserschmarren in rete, trovando (poveretti) Larrycette.
La teoria è plausibile perché un altro vecchio post di successo nelle scorse settimane era stato quello sulla ricetta della lonza di maiale con le mele, un’altra pietanza tipica del Trentino-Alto Adige.

Il turismo nel Trentino-Alto Adige, si sa, va alla grande, però quest’anno deve avere conosciuto un vero e proprio boom, a giudicare dal successo riflesso del mio blog.
Anche la Sicilia, infatti, è una bellissima e gettonata meta di vacanze, eppure nessuno – nessuno, oh! – mi ha trovata cercando in Google cose come “ricette sicilia”, “piatto tipico sicilia” o “menu sicilia”.
“È bizzarro” ho pensato…

… Ed è stato solo a quel punto che mi sono resa conto che non avevo ancora pubblicato neanche una ricetta relativa alla cena regionale con il menu della Sicilia – pirla che non sono altro! – ecco perché i miei contenuti non venivano trovati dai motori di ricerca: stavano ancora tutti nella mia testa bacata.

 

Tredicesima cena regionale: la Sicilia.

Prologo, il menu

Per gustare la cena di piatti tipici della Sicilia è necessario, fondamentalmente, un solo requisito: ti devono piacere i capperi.
Io, personalmente, ne sono ghiotta, so che anche il Principe Consorte li apprezza, quindi il resto del mondo deve farseli piacere per forza.
Per inciso: se credete che non vi piacciano i capperi, probabilmente li avete sempre mangiati sottaceto (bleah); provate quelli sotto sale: costano un po’ di più, ma c’è un motivo.


[Il sito da cui ho preso la foto dice che sono capperi]

Per proporre il disastroso menu siciliano ho attinto a ben due volumi dell’ormai famosa collana di ricettari regionali del Corriere della Sera: quello dedicato – ovviamente – alla Sicilia e quello intitolato “Isole di Sicilia”.

 

Antipasto: Patè di tonno con capperi su crostini di polenta integrale abbrustolita.

L’unica cosa buona che ho portato in tavola; meno male che era all’inizio, così ho fatto subito buona impressione sugli ospiti – la Trifamiglia al completo – che venivano per la prima volta e da allora, giustamente, nicchiano.

 

Primo piatto: spaghetti alle mandorle

Una tragedia.
Non sono più buona neanche a fare la pasta.
Era una ricetta semplice, quel che si dice “un successo assicurato”; e ovviamente è stato un #epicfail.

 

Secondo piatto: pesce spada con caponata alla pantesca

O almeno mi pare.
Non mi ricordo più, non ho fatto neanche una foto.
Zzi mi raccomanda sempre di prendere nota dei menu, ma io annuisco distrattamente pensando che “tanto me lo ricordo”, invece non me lo ricordo quasi mai.
Ad ogni modo, sfogliando il ricettario dal quale ho attinto i piatti tipici siciliani, questo è l’unico secondo che posso verosimilmente aver servito. È anche una delle poche ricette la cui pagina è sporca.

 

Dessert: cannoli siciliani con pseudocanditi

Eccheccazzo!
E va bene la sperimentazione, va bene la sfida, va bene tutto, ma diamoglielo qualcosa di commestibile a ‘ste creature!
Per il dessert sono andata su quello che è ormai un mio cavallo di battaglia, dovevo ai miei ospiti un premio alla tenacia per essere arrivati alla fine del pasto.
Oltretutto, ho imparato da poco a farli, sono ancora una specie di novità.
La ricetta degli pseudocanditi è su essiccare.com (quelli che mi chiamano “la pazza di casa”, chissà perché?)

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