Trofeo delle Regioni – Domenica [1]

      4 Comments on Trofeo delle Regioni – Domenica [1]

La domenica mattina ci saluta con l’ormai consueta colazione demenziale della locandiera che non mi prendo neanche la briga di nominare, tanto è il rancore che nutro nei suoi confronti per non avermi dato da mangiare quando siamo arrivati, essendo stata la cucina chiusa da ben cinque minuti [intendiamoci: a me piacciono le regole, sono una fanatica delle regole e del comportarsi secondo il codice stabilito, perciò la motivazione “la cucina è chiusa” è per me sufficiente; perde importanza quando inizi a darmi spiegazioni non richieste sul perché lo sia, che mi fanno capire che non c’è una regola, è solo stata una decisione presa in funzione di una condizione che ora è cambiata, ma sulla quale non vuoi tornare, fondamentalmente perché non hai voglia di mettere su una pentola d’acqua o di affettare un po’ di salame….scelta più che legittima, ma poco furba, dato che pernotterò lì due notti e ci ho portato altre quattro persone, alle quali, messe la corrente dell’ospitalità della locanda, è immediatamente passata la voglia di prenotare per la cena].

La demenzialità della colazione consiste nel ripetersi meccanico e ossessivo delle dinamiche di domanda e risposta, in cui la domanda è superflua e la risposta è ovvia. Alcuni esempi: “Volete caffèèèè?” “Sì, per favore”. “E volete latteeee?” “Sì, per favore”. “E volete paneeee?” “Sì, per favore”. “Volete biscottiiii?” “Sì, per favore” Si noti che il contesto è quello della colazione in albergo in Italia consumata da ospiti italiani: è abbastanza consueto da essere dato per scontato che venga consumato il caffè, spesso con il latte. Allo stesso modo si sa che l’Italiano a colazione mangia preferibilmente cose dolci, sovente brioche, specie se fuori casa, o biscotti, se tra le mura domestiche; sono gradite torte, avanzi del panettone, pane con la marmellata. In particolare, il cestino con le monoporzioni di marmellata sul tavolo rende la domanda per verificare il desiderio del pane un po’ ridondante e per un attimo ho desiderato rispondere “Non occorre, grazie, gli spalmo la confettura sull’uccello e me lo spompino tra un sorso di caffè e l’altro”, ma ho temuto che l’ironia dell’allusione fosse troppo sottile e ho deciso di conservare la battuta per ambienti più sofisticati.
Infine, se è vero che l’atteggiamento del turista medio di ingozzarsi di tutto quello che si trova al buffet della colazione è sbagliato sotto molti aspetti [non è salutare, è uno spreco che innesca un meccanismo economicamente deleterio e offende la morale…] e non va incoraggiato, un minimo di imbandimento della tavola è gradito e fa sentire l’ospite accolto; mettere nella posizione di domandare l’indispensabile quelli che ti lasciano sessantacinque euro a notte a testa è – come minimo – indelicato.
Lo slogan della locanda è “come a casa vostra”, ma io ci tengo a dire che tratto meglio i miei ospiti, che il caffè che offro loro non è allungato, che il pane è del giorno e che non scaravento le fette biscottate nei pacchetti direttamente sul tavolo…non so che case frequentino questi signori, per pensare che i loro ospiti possano comportarsi a questo modo…mah!

Almeno la pioggia ci dà un po’ di tregua e – pur tenendoci a tratti col fiato sospeso – non funesta l’ultima prova del trofeo. Trofeo, badate, non torneo. Chi ha detto “torneo”? Ah, non so. Io no.
Non essendo previsto il late check out, devo per forza trascinarmi sul campo di gara, ma sono come sempre attrezzatissima: libri [due, metti caso che uno mi stufi], rivista, computer, agenda, musica. È più ingombrante la mia borsetta del borsone dell’orientista medio. Poco dopo il nostro arrivo, giungono anche il Bellicoso Bresciano e la sua Pimpante Prole, della quale vengo eletta affidataria part-time; si tratta di un ruolo di cui sono onoratissima e che mi diverte molto, ma che ha delle conseguenze devastanti sulla mia schiena e sulle mie possibilità di leggere, ascoltare la musica, scrivere al computer. In compenso, mi diverto un sacco e ho l’opportunità di aggirarmi per il ritrovo con un minimo di scopo e non con la mia solita faccia da “scusate, non c’entro un cazzo, per favore fate finta di non vedermi”.

4 thoughts on “Trofeo delle Regioni – Domenica [1]

  1. rem

    indirizzo (e prezzi) della locanda please, devo segnarmela…
    i posti così mi trasformano in una belva, non vorrei mai capitarci per caso

  2. Giraffa

    Offro referenze sulle colazioni di Larry, sempre affettuose ed abbondanti, di solito bisogna tirarle un paio di tazze x convincerla a smettere di riempire la tavola di (sempre ottimo) cibo!

  3. markogts

    Fortunello Zzi… Comunque la colazione a buffet è un must. Frega niente degli africani che muoiono di fame, di personaggi biblici che scendono da cavallo per la briciola e qualsiasi altra considerazione etico-politically-correct-strappalacrime. Lo stream of consciousness è molto semplice: mattina-vacanza-pago-cibo-tanto-unga! Poi, DOPO la colazione, possiamo anche parlare di dove mettere la marmellata che avanza…

  4. Pingback: Turcio – Cloise 29.08.2010

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