Undicesima cena regionale: Abruzzo e Molise. Secondo piatto: Pollo all’Aglio

La scelta del secondo piatto della cena regionale con i piatti tipici di Abruzzo e Molise è stata relativamente facile: esclusi i secondi a base di agnello, che non c’era stato verso di reperire, escluse le pietanze con capra (altrettanto irreperibile) e coniglio (che non mangio perché considero un animale domestico al pari del gatto, e, sebbene mi renda conto che a livello morale non c’è differenza fra il mangiare mucca e mangiare gatto, semplicemente, non mi va di farlo), potevo ancora orientarmi sui piatti a base di pesce, che ho dovuto escludere perché mal si armonizzavano nel menu.

Tra il pollo all’aglio e il pollo alla Franceschiello (con olive, peperoncino, scalogni e sottaceti) ho scelto quello di cui non dovevo spiegare un nome della cui provenienza non avevo idea.

Ingredienti per il pollo all’aglio

Un pollo grande (un chilo/un chilo e due)
8 spicchi di aglio

… e fin qua ci arrivavamo da soli…

farina
vino bianco secco
2,5 dl di brodo vegetale
prezzemolo
olio
sale
pepe

Procedimento

Si tratta di una ricetta di pollo in casseruola, quindi occorre che il volatile sia fatto a pezzi. È inutile che compriate un pollo intero e vi danniate a tagliarlo per bene, è meglio farselo tagliare direttamente dal pollivendolo.

Si infarinano i pezzi di pollo e li si rosolano in un tegame in un po’ d’olio caldo.

Siccome ho preso un tegame troppo piccolo, io li ho rosolati in due tempi.

Poi mi sono rotta il cazzo e ho trasferito tutto il pollo in una casseruola più grande.

Quando sono dorati, si aggiunge l’aglio in camicia, si sfuma con un bicchiere di vino e, dopo qualche minuto, si abbassa il fuoco e si aggiungono sale, pepe e il brodo, che deve essere caldo.
Io ho aggiunto le verdure da brodo essiccate e un quarto di acqua calda.

Si incoperchia e si lascia cuocere per circa tre quarti d’ora. Parecchio dipende dalla dimensione dei pezzi di pollo, ma, se non è un piccione e non è uno struzzo, siamo là.

Quando è cotto, si guarnisce con il prezzemolo (che avevo!!!) e si serve.
È un piatto talmente facile che non ho niente altro da dire, né da lamentarmi della ricetta.

Ok, non era divertente, lo so, ma non temete: il dolce è stato il consueto disastro.