Vi aspetto venerdì al TeatroBàndus

      No Comments on Vi aspetto venerdì al TeatroBàndus

Chi di voi scarica regolarmente i miei podcast (e siete parecchi, siete più di quelli che mi leggono!) avrà probabilmente notato un discreto miglioramento nell’enunciazione degli audiopost, iniziato all’incirca un anno fa.

C’è un motivo, ed è giunto il momento di rivelarvelo: ho frequentato un corso di teatro.

 

All’inizio non l’ho detto a nessuno, perché mi vergognavo: lo sapevano giusto Zzi – al quale mi pareva carino far sapere dove sparisse sua moglie tutti i lunedì sera – e i cosiddetti parenti stretti.

Da un lato, pensavo che sarei (giustamente) stata perculata a sangue, perché, diciamocelo, per quanto dotata di uno spiccato senso del melodramma, non sono Eleonora Duse. Dall’altro [attenzione, arriva la rivelazione intimista, momento raro in questo blog] mi sentivo in colpa perché andavo a fare una cosa totalmente priva di utilità concreta, puro diletto solo per me. Per giunta, l’associazione organizzatrice aveva un nome – TeatroBàndus – che non capivo, e la cosa non mi piaceva per niente.

Un conto era spendere tempo e denaro per andare in palestra, o al corso di sloveno, o a qualche altra attività ludico-formativa che mi sarebbe potuta tornare utile in ambito professionale o orientistico (sport che, in fondo, io vivo come un lavoro); altro era investire risorse in un’attività fine a se stessa, che non mi avrebbe dato altro che il divertimento momentaneo, sempre ammesso che ci fosse, perché non era garantito da nessuna parte. Era un po’ come andare al cinema da soli a vedere un film che non si era certi sarebbe piaciuto. Un gesto di inconfessabile egoismo, insomma, per giunta neanche utile.

 

Meno male che ogni tanto mi comporto da “la squinternata che ho fama di essere”, anziché da “la brava figlia che non ho ancora smesso di fare”.

Ora non vi ammorbo con l’Entwicklungsroman di Larry al Teatrobàndus (i parenti stretti che si sono beccati dei capitoli qua e là sanno quanto sia corposo), ma iscrivermi al questo corso è stata la migliore idea della mia vita, dopo quella di sposarmi.

È come il liceo classico: si imparano cose che, così come stanno, forse non serviranno mai nella vita, ma che recano un corollario di conoscenze e abilità che tornano utili tutti i giorni.

Ve lo dico perché ora i corsi ripartono e mi sembrerebbe davvero maligno precludervi la partecipazione non informandovi e non invitando, almeno i triestini, che possono, alla

presentazione delle attività del TeatroBàndus

venerdì 26 settembre 2014, ore 18.30

presso la sede in via del Boveto 13

 

Venite.
Ve lo dico spassionatamente: venite.

Venite anche se non avete intenzione di fare un corso di teatro, per farvi un’idea di come sia accogliente questo ambiente.
Venite per conoscere le attività proposte, giusto a titolo informativo, così, quando penserete che “a Trieste non succede mai niente”, vi sovverrà che “no, be’, via, proprio niente no, xè i muli del Bàndus che qualcossa i combina”.
Venite per guardare in faccia gli attori della compagnia, e vedere quanto sono giovani – maledetti! -, preparati e appassionati (e un po’ martiri, avendo a che fare con me).
Venite a vedere quanto è bella la sede, che hanno ristrutturato di persona, sia nel senso di “di tasca propria” (cioè, senza chiedere sovvenzioni fatte uscire dalle nostre tasse), sia nel senso di “con le loro manine sante”.


Se venite – e a me farebbe piacere che veniste – scoprirete anche come mai, nell’ultimo anno, ho messo su sette-chili-sette nonostante mi ammazzi di corsa… ma questa non sarebbe cosa che capiti a tutti.

 

Per venire alla presentazione delle attività del TeatroBàndus potete:

– Prendere l’autobus numero 6 o 36 in direzione Barcola;
– scendere alla fermata di Divani e Divani davanti al Circolo Canottieri Saturnia;
– tornare indietro costeggiando il muro di cinta del cimitero;
– girare a sinistra, su per le scalette, arrivando nella parte cieca di via del Boveto

oppure, con l’auto

posteggiare in viale Miramare, dalle parti del Circolo Canottieri Saturnia;
– fare il percorso suesposto

alternativamente

– scendere da via Perarolo e posteggiare dalle parti del ponte della ferrovia;
– infilarvi a piedi nella parte cieca di via del Boveto


[tutte le immagini sono ciulate direttamente dal sito del Bàndus]

 

About Larry

Un giorno Bruce Springsteen mi porterà via con sé, nel frattempo vivo avventure rocambolesche ogni volta che mi avvicino a un fornello e sottopongo ad attenta analisi tutti i locali nei quali vado a mangiare. Una volta ho incontrato un orientista e l'ho sposato senza comprendere la portata della tragedia. Il lamento dell'orientamento è su Larryetsitalia.net

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.