Ecco il post previsto per ieri – Santo Stefano – pazientemente ricopiato a mano una riga alla volta, perché Larrycette non funziona del tutto e io non lo aggiustare.
Meno male che questa ricetta era prevista uscire volutamente in ritardo.
[bctt tweet=”La miglior ricetta per panpepato che io conosca (perché è l’unica ed è mia)”]
Sorprendentemente, nella mia ricetta del panpepato c’è il pane – inteso come impasto a base di farina – e ci sono le spezie del panpepato.
E in che modo questa è una Larrycetta? – diranno subito i miei piccoli lettori.
Semplicemente perché il risultato non è panpepato!
Poiché non mi capacitavo del fatto che venisse tollerata l’esistenza di una parola con bilabiale preceduta da /n/, ho cercato la grafia della parola, sperando che fosse separata.
Con mio sommo scorno, non solo il lemma panpepato esiste, ma pure indica una diversa pietanza.
Ingredienti*
*dosi per un ufficio di undici persone, di cui una non mangia le spezie e una non mangia glutine né latticini, ma è il capo e condiziona tutti gli altri.
Trecento grammi di farina di riso o di frumento, se potete usarla
- – – È assurdo, ma ora il sito mi sbatte fuori se uso i tasti della prima riga, quindi niente numeri e niente parentesi, punto esclamativo
Trecento grammi di margarina o di burro, se potete usarlo
Sessanta grammi di fecola di patate – usatela!
Centocinquanta o duecento grammi di miele, a seconda del vostro gusto
Una bustina di lievito per dolci
Tre cucc.ni di cannella in polvere
Due cucc.ni di cacao in polvere
Un cucc.no di semi di finocchio
Tre chiodi di garofano
Un pizzico di noce moscata
Un pizzico di zenzero in polvere
Un pizzico di pepe bianco
Cardamomo, se c’è.
Zucchero a velo e coloranti, se intendete decorare i Lebkuchen.
Procedimento
Impastate tutti gli ingredienti tranne le spezie, come per fare la pastafrolla, ma con il doppio del lievito.
Dall’impasto, che sarà piuttosto soffice e spumoso, togliete una quantità pari a circa un mandarino.
Nell’apposito mortaio dei Puffi, tritate i semi di finocchio, i chiodi di garofano, il cardamomo, se ce l’avete a portata di mano. Eventualmente, aiutatevi con qualche grano di sale grosso.
Ho detto “qualche”, cercate di non fare pupazzetti di pasta di sale, per piacere.
Toh, guarda, le virgolette me le lascia usare, bontà sua.
Scusate, son le sette e venti e sto scrivendo da prima delle sei; mi sono tanto rotta il cazzo di riscrivere la stessa riga un milione di volte perché il sito mi sbatte fuori, aspetterete
ahahahahahah grazie per lo sforzo, immagino la rottura de cojoni che è stata, ma davvero grazie, che si sta meglio quando ci sei!