Mentre la provetta sarta Giraffa si cimenta nell’altro campo di cui è regina, il fornello, io invado il suo settore e approfitto del fine settimana per cucire a tutto spiano, con i consueti, patetici, risultati.
Poiché, però, sulla carta funzionava alla grande, voglio ugualmente condividere la mia nuova formidabile creazione, certa che chiunque abbia un po’ più di destrezza possa ottenere risultati mirabili.
Anche tu – sì, proprio tu – anche tu crea anche tu il tuo paraspifferi tutto tuo fatto tutto da te anche tu.
Anche tu.
[Pare che faccia un casino di presa sul cliente, interpellarlo direttamente, fa niente se del tutto a vanvera].
Ci sono solo due modi per avere un paraspifferi efficace e personalizzato: crepare di lavoro ingobbendosi e inorbendosi alla macchina da cucire, o comprarlo fatto alla LIDL e scriverci sopra il proprio nome colla biro.
Optiamo inspiegabilmente per la prima soluzione, ma rimpiangeremo la seconda per tutto il processo di realizzazione [e anche un po’ a lavoro finito].
Il paraspifferi che vogliamo realizzare – si legga “che io ho la pretesa che voi realizziate” – ha la forma di una fila di bottiglie di vino, tutte in vetro verde con le etichette più disparate.
Ammetterete che l’idea è portentosa, se alla fine vi ritrovate con una chiavica di paraspifferi, non prendetevela con me e imputate tutto alla fase di realizzazione.
Prendete 25 centimetri di cotone americano verde, più 25 di un altro verde, più 25 di un altro verde e così via, a seconda di quante bottiglie volete fare [la larghezza della vostra finestra è determinante per questa scelta] e di quanto variopinta volete che sia la vostra fila di bottiglie. Considerate che da ogni striscia di 25 x 110 si ricavano 3 bottiglie.
Su un foglio di carta disegnate la sagoma di una bottiglia. Disegnatela bene, proporzionata e armoniosa, con tratto continuo e fluido, poiché dovrà essere immediatamente riconoscibile. Insoddisfatti dell’ottavo tentativo, prendete una bottiglia vuota dal bidone dei rifiuti, coricatela sul foglio e contornatela con la matita. Tornate a gettare la bottiglia tra i rifiuti e, con essa, il vostro disegno [ma in un bidone separato!].
Sbuffate e piagnucolate finché qualcuno non vi disegna una bottiglia.
È importante che la sagoma della bottiglia sia simmetrica, perché da essa si ricaveranno tutte le sagome in stoffa, quindi è consigliabile disegnarla piegando il foglio a metà.
Ora che l’avete disegnata, contornatela all’esterno a 5 o 6 millimetri, a seconda del vostro piedino. La larghezza massima totale della sagoma non deve superare i 12,5 cm.
Ritagliatela con cura.