[Mercoledì, 05 Dicembre 2007] (Magic Tour 2007, pausa) Stoccarda

Mercoledì, 05 Dicembre 2007
Dopo una morigerata (!) colazione montiamo in macchina alla volta di Stoccarda, tappa intermedia del viaggio verso Arnhem.
La strada è libera, c’è un bel sole, non sono mai stata in Svizzera e vederla è elettrizzante, anche se me la immaginavo più sul genere “là sui monti con Annette” che “periferia industriale di Como”.
Ma è tutto bello, e Bruce ha fatto Incident, e E street shuffle, e qua e là, e su e giù, e poi ha detto, e poi ha fatto, e hai visto quando ha bevuto?, e quando si è soffiato il naso?, e American land?, e poi sorrideva, e Reason to belive, ah reason to b-b-bbelieve!, e certo che adesso sembravano in pochi sul palco, e poi si vede che manca la Patti, oddio dovendo scegliere meglio che manchi la Patti che Stevie, tanto la Patti non serve a niente, anzi, secondo me suona per finta, e comunque la Susi (sarebbe Soozie, ma la Susi fa tanto settimana enigmistica) la sostituisce degnamente, e Magic che bella diventa dal vivo, ma Livin’ in the future rimane una pippa, e aridatece pony boy, e hai visto che Clarence bene o male si muove?, come è dimagrito, Bruce è in forma, si si, “è informaingranformaingrandissimaforma”, a madrid aveva la febbre, sì, smoccolava un po’, ma “èinformaingranformaingrandissimaforma”.
Tenere presente questa affermazione.
Viaggio delizioso, dunque, tanto che io asserisco che non mi darà molto materiale per il blog, senza avventure aeroportuali o pantomime da stazione.
Tenere presente anche questa affermazione.
Stoccarda è una sorpresa bellissima.
E’ una città vivace e insieme composta, giovane eppur matura, offre sguardi sorprendenti nella loro didascalica teutonicità.
Usciti dal silenzio contemplativo della pinacoteca, ci frastorniamo di Natale (e Gluh Wein, più che altro) nel tipico mercatino. Stoccarda ha il fascino della compensazione del contrasto: il sacro e il profano, l’arte e il commercio, la Porsche e i teatri che inscenano der Zerbrochene Krug….Larry e Zzi!
La lasciamo decisamente sazi alla volta di Arnhem, il giorno del secondo concerto, pieni di aspettative

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