Progetti per l’estate: cosa farò il 12 giugno

I più sagaci avranno notato che sono settimane che campo di rendita centellinando il resoconto della gita a Parma, della quale non resta più neanche un briciola di parmigiano nel mio frigo.
Confidando di venire incontro al desiderio di attualità di alcuni di voi, voglio oggi parlarvi dei miei progetti per l’estate. Nello specifico, dei progetti per uno dei prossimi fine settimana: quello del 12 giugno.

Voi cosa farete?

Io ANDRÒ A VOTARE.
Dovessi andarci sui gomiti, io voterò.
Fosse l’ultima cosa che faccio, io voterò.
Fosse condizione necessaria per il voto mangiare una teglia di castagnaccio senza bere, io voterò.

Voterò per principio, perché il voto è finora il solo modo che il cittadino ha di prendere parte alla cosa pubblica, ed è un diritto (è un diritto-dovere, in realtà) irrinunciabile. È il diritto a dire la propria; in un mondo in cui tutti hanno un blog e lottano per “far sentire la propria voce”, non votare è da incoerenti, essendo il voto il mezzo più semplice per esprimere il proprio parere su argomenti spesso fondamentali.

Voterò perché credo che comunque la si pensi – anche qualora si desideri strenuamente morire fra atroci tormenti dovuti alle malattie causate dalle radiazioni nucleari, anche qualora si sia ansiosi di dover pagare di più per un bene imprescindibile senza alcun vantaggio reale in cambio, anche qualora si desideri paraculare i potenti in quanto tali (poiché non è vero che si tratta di uno: si tratta di lui e tutti quelli che verranno dopo) per poter poi lamentarsi delle ingiustizie – bisognerebbe comunque andare tutti alle urne, e piuttosto votare contro l’abrogazione, perché negare il quorum significa negare a se stessi e agli altri cittadini il diritto di esprimersi. E poi è da vigliacchi.

Voterò perché mi interessano gli argomenti su cui si è chiamati a esprimersi e ci tengo che il mio parere sia tenuto in considerazione.

Voterò perché si potevano risparmiare i soldi per il referendum accorpando la votazione con quella delle amministrative, ma per non rischiare troppa affluenza alle urne, non è stato fatto. Quindi, per non sprecare denaro pubblico, voto e dimostro che la separazione è stata superflua, così, magari, la prossima volta evitiamo.

Un riassunto chiaro e obiettivo dei quesiti dei referendum è su Wikipedia

Pensateci, miei piccoli (e)lettori, e agite in coscienza.

??

??

2 thoughts on “Progetti per l’estate: cosa farò il 12 giugno

  1. susina

    24 maggio, ore 15.15
    la pagina di wikipedia non funziona. forse era “troppo” chiara e obiettiva? mah, di sicuro, come dice una mia collega: l’ignoranza è potere. in genere di chi non ha altri mezzi per meritarselo…
    susidicogoleto

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.