Stavolta Tsitalia c’è andato solo vicino.
Peccato, perché di solito le imbrocca con maggiore precisione, invece per questo tour ha sbagliato di un centinaio di chilometri. Bruce Springsteen non suonerà a Udine il prossimo giugno, bensì a Trieste (sarà allo stadio Nereo Rocco l’11 giugno 2012, lo dico per le sei o sette persone al mondo che ancora non lo sanno. A proposito: dormire sul mio divano costa 50 euro).
La sopravvivenza di questo blog, dunque, è – ora sì – messa seriamente a repentaglio, perché fare il fan di Springsteen è un lavoro, per giunta molto serio e che non permette distrazioni, e io, sebbene abbia oramai acquisito una certa esperienza, lo faccio con molto scrupolo. C’è il rischio, quindi, che il tempo e le energie da dedicare a questo blog diventino insufficienti. Per esempio: devo andare in coda.
Non è questa, però, la principale fonte di rischio per questo blog. Tutta la mia vita, infatti, potrebbe essere a una svolta colossale e non garantisco di potervene dare testimonianza.
Prima dell’11 giugno 2012 a Trieste ci fu l’11 giugno 1999 a Genova, dove allora risiedevo. Pare, allora, che Bruce Springsteen tenda a suonare nelle città dove risiedo; è un’ipotesi interessante, ma secondo me non è esatta. Osservate le date: coincidono.
La spiegazione più plausibile, invece, è un’altra: tredici anni fa Bruce si è perdutamente innamorato di me (come è ovvio, del resto), ma non era certo di dove io stessi, così ha iniziato a cercarmi. Purtroppo l’averlo seguito per mezza Europa non ha giocato a mio favore, poiché ha confuso le acque (anche se escludo che mi abbia presa per svedese) ma lui, mosso dalla forza incontrastabile dell’Amore, ha continuato a fare indagini e a cercarmi e, finalmente, dopo tredici anni mi ha trovata.
Nora Ephron ha già scritto una sceneggiatura su questa nostra commovente e romantica storia, Tom Hanks farà la parte di Springsteen, mentre per la mia si stanno ancora scannando Meg Ryan e Julia Roberts. A Nicholas Cage – per ovvie ragioni di somiglianza – il ruolo di Zzi.
E così l’11 giugno 2012 Bruce Springsteen mi dichiarerà il suo amore davanti agli 80.000 del Nereo Rocco e io dovrò effettuare la difficile scelta fra lui e Zzi [Zzi, invece, saprebbe benissimo cosa scegliere tra me e Springsteen, ma non tocca a lui. Tiè]. Sarò indecisa ed emozionata, e allora Bruce tenterà di persuadermi suonando Zero e Blind Terry e mi dirà “Larry come on, tonight is the night – pack your bags baby” (Qua forse il film – finora realistico come un documentario – prende una piega demenziale, in cui io faccio i bagagli e per rendere l’idea di tutto quello che mi porterei dietro, i montatori riutilizzano le immagini dei profughi istriani, moltiplicando le masserizie al computer per avvicinarsi alla realtà) .
E dunque io sono lì, in mezzo al pit e agli sguardi invidiosi di fan di ogni sesso, età, etnia, religione e credo calcistico, sospesa tra i due amori della mia vita.
Chi sceglierò?
Dato che mi hai molto lusingato nel tuo penultimo post e nei commenti al mio di Venezia, ti do il mio personale parere da orientista, anzi, a nome degli orientisti tutti (Zzi escluso, direi).
Noi orientisti ti lasciamo completa libertà di scelta.
Il motivo è che dal punto di vista prettamente orientistico uno o l’altro non fa differenza.
Se scapperai con Bruce inizierai a vivere una vita da nababba in cui lavorare al tabacchino non servirà più. Avrai moltissimo tempo libero per scrivere sul tuo blog, ma non essendoci più Zzi nella tua vita, non ti sfiorerà più l’idea di parlare di orienteering nei tuoi post.
Se invece rimarrai con Zzi, continuerai ad essere una comune mortale che deve lavorare e continuerai a scrivere poco, e pochissimo di orienteering.
Beh, pensandoci bene “pochissimo” è meglio di “per nulla”.
Quindi noi orientisti ti esortiamo a rimanere con Zzi.
p.s. se non confermo che NON sono un spammer, cosa mi succede???