Ristorante Pizzeria Bella Pollastrella, Cannaregio 408, Venezia

Bella-Pollastrella-Venezia-Recensione Per quanto io non me ne capaciti, il calendario parla chiaro: il 16 gennaio è passato, e con esso è passata anche la tanto attesa Venezia notturna.
Dopo essere passata davanti al calendario per due settimane (pure un po’ di più, se consideriamo che era segnata anche su quello vecchio) e averla vista sempre troppo lontana, all’improvviso è trascorsa. Finita, andata, archiviata, appartenente al passato: d’ora innanzi, quando guarderò il calendario e penserò “oggi siamo qui”, la gara di Venezia sarà sempre in una delle righe soprastanti.
A proposito di “soprastante” e di “orienteering”: fate caso a quanto sia inquietante il nostro planning annuale.

 

La novità di quest’anno è che si è cambiato luogo di ritrovo: in Cannaregio anziché Dorsoduro (era Dorsoduro? Mah…).
E di tutto questo che importa ai piccoli lettori di Larrycette?
Importa, perché il nuovo ritrovo ha implicato che avessimo scelto – dopo anni all’Osteria San Trovaso) un nuovo locale per cenare. E la scelta è caduta sul ristorante – pizzeria – paninoteca – specialità messicane – ancora un po’ calzolaio

 

Bella Pollastrella, Venezia, Cannaregio 408

 

La scelta del locale è stata molto accurata e scientifica.

Volevamo andare da Marisa, di cui avevamo sentito dire un gran bene, ma Marisa c’ha – letteralmente – otto tavoli, e siccome ne sentono parlare un gran bene un po’ tutti, bisogna prenotare con un certo anticipo. Siccome sia Zzi che il Proficuo Professore hanno culo, proviamo a passarci davanti lo stesso e a vedere com’è la situazione, ma siccome io e la Fantastica Farmacista abbiamo altre qualità, il locale straborda di persone che neanche riescono a stare sedute, così giriamo sui nostri consumati tacchi e cominciamo a vagliare ad uno ad uno i locali davanti a quali passiamo.

 

Bella-Pollastrella-Venezia-Opinioni

 

Saltiamo la pizza al taglio e la creperia, escludiamo una trattoria piena di gente e  ci infiliamo affamati come orientisti da La Bella Pollastrella, che non ha l’aria del tipico posto in cui mi infilo io, ma sembra pulito, ha posto e io non sono in condizioni di andare per il sottile.

 

 

La Bella Pollastrella di Venezia in breve

Indirizzo: Cannaregio 408, Venezia
Numero di telefono:  041/5227613
Orario di apertura: tutti i giorni dalle 9 alle 23
Tipo di cucina: trattoria, pizza, panini, club-sandwich, messicano
Carta dei vini: non visionata
Carta delle birre: 5 alla spina, non visionate le birre in bottiglia
Fascia di prezzo: medio-bassa
Personale: garbato e solerte
Ambiente: in ordine
Pro: camerieri tempestivi, ambiente pulito, cibo gradevole, comunicazione corretta
Contro: servizio un po’ incasinato e attesa lunga, birra perfettibile, prezzi veneziani
Visitato sabato 16 gennaio 2016 verso le 20.30

 

[bctt tweet=”#Recensione: La nostra esperienza al #ristorante Bella Pollastrella di #Venezia”]

 

Il personale è molto gentile.
Ci fanno accomodare subito e vengono a prendere le ordinazioni poco dopo che chiudiamo i menu.

Io voglio uccidermi di glutine e latticini, e la pizza mi sembra l’arma perfetta, per quanto il burrito mi attragga…
Quando il cameriere prende le ordinazioni ci dice che per la pizza ci vuole una mezz’oretta. Il burrito torna prepotentemente in auge, ma il glutine della birra non me lo leva nessuno.
Anche Zzi deve cambiare i suoi piani, e prende il chili.
La Fantastica Farmacista si dà all’insalatona (se no, come farebbe ad essere fantastica?) e il Proficuo Professore viene nel mio caruggio del burrito di pollo.

 

Le bevande arrivano subito, ma lo stesso non si può dire delle pietanze, che si fanno attendere un po’, poi arrivano a rate e una è sbagliata.
La prendiamo bene perché abbiamo cartine e intertempi con cui intrattenerci.

 

Nell’insalatona c’è una mozzarella che si spaccia per bufala, ma non lo è. Il cameriere garantisce, ma la Fantastica Farmacista non ci crede.
Finalmente arriva il chili di Zzi e si mangia.

 

È buono.
È vero che eravamo affamati e che io per ‘sti paciughi di roba che si mangia con le mani ci vado pazza, ma lo avrei trovato buono anche se non fossi stata a un passo dall’autodigestione.
Se proprio devo trovare da ridire a qualcosa, la birra poteva essere spillata meglio, ma ho rimediato sgasandola con la forchetta.

 

Nel complesso, la sufficienza c’è, ma non siamo conquistati, fino al colpo di scena finale.

 

Pizzeria-Bella-Pollastrella-Venezia

 

 

Il cameriere arriva sua sponte a spiegare che è vero, non era mozzarella di bufala, lui credeva che lo fosse perché di solito lo è, ma stasera hanno ordinato tutti pizza e l’hanno finita sulla pizza, così hanno messo nell’insalata una mozzarella fior di latte, ma nel casino non si sono avvisati.

Ora, a me quelli che lavorano così piacciono un sacco.
Quelli che sbagliano e lo riconoscono, che non cercano di farti passar per fesso, secondo me vanno apprezzati; a maggior ragione se è palese che siamo ori-turisti e che non torneremo qui la settimana prossima e, pertanto, puoi anche risparmiare cinque minuti – col casino che c’è – e lasciarci andar via insoddisfatti, tanto contenti o no, non torneremmo comunque.
Quindi: complimenti e recensione su Larrycette.

Larrycette consiglia il ristorante-pizzeria – e chi più ne ha più ne metta – Bella Pollastrella di Venezia?

Be’, proprio “consigliarlo” no, perché di solito il livello dei locali che consiglio è un po’ più alto, però lo approvo, perché in fondo non ci si poteva lamentare di nulla e, nel suo genere, è conforme alle aspettative.
I prezzi non sono bassissimi, ma, considerando la posizione, restano ragionevoli.

 

3 thoughts on “Ristorante Pizzeria Bella Pollastrella, Cannaregio 408, Venezia

  1. Giulio GMDB

    La prossima volta avvisami per tempo che ti faccio avere qualche buon indirizzo da mia figlia che sta diventando ormai esperta dopo oltre un anno che vive a Venezia :-)

  2. pillow

    io mangiai, in beata solitudine, all’hostaria della Madonna, sotto a Rialto.
    sarde in saor e spagnetti alle vongole.
    è stata una serata che ricorderò per tutte le ere del mondo.
    per le sarde, certo. per venezia. per quello che rappresentò quel viaggio per me.
    soprattutto, per l’accoglienza.
    e finalmente nessuno, NESSUNO, camerieri, lavapiatti, altri clienti, che mi guardava con pietà.
    la civiltà VERA.
    (ah, dimenticavo i due Tocai che mi sono sparata in vena…)

  3. Pingback: VeNotte 16.01.2016

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