Tag Archives: venezia

Ristorante Pizzeria Bella Pollastrella, Cannaregio 408, Venezia

 Per quanto io non me ne capaciti, il calendario parla chiaro: il 16 gennaio è passato, e con esso è passata anche la tanto attesa Venezia notturna. Dopo essere passata davanti al calendario per due settimane (pure un po’ di più, se consideriamo che era segnata anche su quello vecchio) e… Read more »

#VEnotte14, 25 gennaio 2014 | cap. 3, la tonsura

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“Non è ancora finita la preparazione alla gara di orienteering notturna a Venezia?” – mugugneranno subito i miei Piccoli Lettori – “No, perché, sai com’è, la gara era a fine gennaio, a momenti siamo a marzo…” Grazie al cielo non ho molto ori-materiale da pubblicare (di quello che ho mi… Read more »

Agente 00-cette: Nome in codice SPOILER (VeNotte) 3

[Continua da qui] • Oggi facciamo gli auguri al nostro AB, che non c’entra niente con questa storia, ma cui vogliamo lo stesso tanto bene • Eh, però, pure voi, cari Piccoli Lettori, non siete mai contenti! Prima non va bene perché inizio una saga e la pianto là, ora… Read more »

Agente 00-cette: Nome in codice SPOILER (VeNotte 2013) 1

Proprio quando speravate di aver scansato il resoconto della gara notturna a Venezia svoltasi lo scorso 26 gennaio, ecco che il post orientistico – sempre in agguato – vi torna fuori come la bagna caoda. La data di pubblicazione non è casuale, poiché oggi facciamo gli auguri al nostro • Darietto •,… Read more »

MOV e non più MOV: la verità sulla profezia dei Maya – MOV 2012, Venezia 11 novembre [2]

Sempre a proposito del fare del proprio meglio, penso che esso consista anche nel completare il percorso senza slavazzare le vecchie dalla testa ai piedi, senza buttare giù la gente dalle passerelle, senza estirpare i bambini dalle lanterne, quindi ha senso partire con largo anticipo, in modo da non perdere… Read more »

La corsa a prendere il colera – MOV 2012, Venezia 11 novembre [1]

Eh, m’han segata. Sì, via, lo sapevo che mi segavano, ora non è che staremo qua a farne una tragedia. Se vai a farti interrogare e sei impreparato, è ovvio che ti seghino. C’è da dire, come attenuante, che la commissione non era proprio di ottimo umore; magari, in un… Read more »

La rosa dei venti, questa sconosciuta

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“Hai fatto un’altra cappella delle tue!” – diranno subito i miei piccoli lett-ori. Eh no, stavolta non sono io ad avere problemi con i punti cardinali, o, meglio, non sono la sola. Leggete voi stessi cosa è apparso sul sito della FISO il giorno 11 novembre, data del MOV 2012:

Notte prima dell’esame: le 5 fasi del panico (MOV 2012)

Fase 1: la tardiva presa di coscienza Domani interroga. Domani mi interroga e non sono pronta. Non sono pronta perché non mi sono preparata per tutto l’anno. Anziché prepararmi sono andata al cinema, a divertirmi, a mangiare fuori. Mangiare, soprattutto il mangiare mi frega sempre. E ora mi cago in… Read more »

Longing on a Venice Bridge

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Lo so che speravate che la menata del punto croce fosse finita, e che finalmente si parlasse di orienteering a viso aperto. So anche di avervi dato la falsa illusione che fosse conclusa anche la menata dei regali di compleanno (circa un mese fa),  ma recentemente le amiche dell’associazione di… Read more »

Ancora Agonizzante Avenezia

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Io non VolevoVincereVenezia. Tutto sommato, a me, bastava espugnarla. Oddio, “espugnarla” è una parola grossa, mi sarei accontentata benissimo di insinuarmici; che, poi, diciamocelo, anche uscirne viva sarebbe stata una grande vittoria. L’anno scorso, più che Venezia sembrava Caporetto, sia perché il mio animo di runner mal si conciliava con… Read more »

“Where the streets have no name”, un romanzo d’appendice – puntata 2

Le attrattive di uno spogliatoio di orientisti possono essere molteplici, ma terminato il censimento delle nazionalità in base alle pettinature e portata a termine l’accurata indagine sulla sodezza [soditudine? sodaggine? sodomia?] dei culi largamente messi in esposizione dai rappresentanti delle diverse nazioni, la conversazione iniziò a languere e Larry&Zzi decisero… Read more »

“Where the streets have no name”, un romanzo d’appendice – puntata 1 ✄

Andare a Venezia in automobile, dovendo anche tornare, con una gara impegnativa nelle gambe, è da suicidi, specie considerando che l’auto va comunque lasciata a chilometri dal ritrovo, l’arsenale, e che abitavano talmente vicini alla stazione che il tempo che avrebbero impiegato a raggiungerla a piedi era pressoché quello necessario… Read more »