È in edicola, a fascicoli: Impara lo Sloveno con Larrycette [7]

IL DUALE

Sembra che io vi butti là le informazioni senza il minimo criterio, invece – per quanto sbalorditivo – c’è un disegno dietro tutto questo:  se riesco a seguire il piano che ho in mente (cioè: se non me lo dimentico strada facendo) verso la decima puntata potremo fare delle frasi semplici, tipo “Questo è un tavolo” o “Leggiamo un libro” e via dicendo.
Entusiasmante, vero?

Come per cucinare, però, bisogna che prima ci prepariamo tutti gli ingredienti, altrimenti quando la ricetta dice “unire l’uvetta” ci guardiamo intorno smarriti perché non abbiamo l’uvetta, e non è che possiamo sempre setacciare il muesli.

Quindi portate pazienza e prendete, per il momento, i singoli ingredienti come stanno.
Quello di oggi è un ingrediente molto importante, che useremo in diverse occasioni perché – anche se non bisogna usarne molto – è indispensabile in moltissime ricette. Diciamo che è il sale.

Il sale della lingua slovena è il numero duale.

Lo sloveno – infatti – ha tre numeri.

Sapete tutti cos’è il numero, in grammatica? Sì? Sicuri?
Per quelli che si sono nascosti in cartella, dirò che…
… il numero è una categoria per distinguere le parti del discorso in base alla quantità che esprimono.

Per esempio, i concetti di singolare e plurale si rifanno alla categoria del numero.
Tazza e nuoto sono, rispettivamente, un sostantivo (un nome, cioè una parola che indica una cosa) e un verbo (una parola che esprime un’azione o una condizione), entrambi al numero singolare.

Oltre a singolare e plurale, dicevamo, lo sloveno ha il duale.

Non vi agitate. Come dice la parola stessa, è il numero che si utilizza quando la quantità con cui si ha a che fare è 2, sia che si tratti di sostantivi, di aggettivi, di pronomi o di verbi.
Quindi, quando…

… mi riferisco a quantità = 1 –> uso il singolare
… mi riferisco a quantità = 2 –> uso il duale
… mi riferisco a quantità maggiore/uguale a 3 –> uso il plurale

Non è mica difficile, no?

Tenere presente l’esistenza del numero duale è importante perché ce lo ritroveremo:
– nella declinazione del sostantivo
– nella declinazione dell’aggettivo (e del numerale)
– nella declinazione del pronome
– nella coniugazione del verbo

 

Inizialmente può non essere automatico pensare che se una quantità è diversa da 1 non è necessariamente plurale, ma non è che un esempio di quanto linguaggio e logica siano interconnessi e di come ciò che “è ovvio” per una comunità di parlanti non lo sia per un’altra.
Non è fantastico?
Se vi può consolare, lo sloveno non è l’unica lingua con il duale (anche se è la sola europea ad averlo, poiché il greco, dopo un iniziale tentativo, lo ha abbandonato);  inoltre, i numeri grammaticali non sono finiti qui: ci sono lingue con il triale (ma credo siano tutte morte, e un motivo ci sarà) e altre con il paucale, cioè il numero che si usa quando la quantità è multipla, ma scarsa (è plurale paucitatis, plurale di pochi), dunque rallegriamoci: non è andata poi così male.

… e poi, come dice la nostra nuova, adorabile, maestra, il duale è il numero dell’amore!

 

5 thoughts on “È in edicola, a fascicoli: Impara lo Sloveno con Larrycette [7]

  1. Larry Post author

    No, non me lo hanno detto, ma lo sospettavo; il croato lo fa, ci sarei rimasta male se lo sloveno non lo avesse fatto.

  2. Pingback: Cucina serba: recensione Dva Jelena, Skadarska 32, Belgrado | LARRYCETTE

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