Oggi torno in UAUACademy a fare il corso su Google My Business di Salvatore Russo (altra figura che, se conoscete me e non lui, vuol dire che non state realmente su internet).
Il titolo del post parla di Google Plus perché sono correlati e mi faceva comodo, ma ci tengo a far sapere che so cosa sto facendo.
Porto ancora qualche cupcake, perché gli ultimi mi erano venuti bene e “ordegno che ardi no se toca“.
Inoltre, la ricetta è facilissima, basta avere un robot da cucina e un forno, e non occorre che siano all’avanguardia.
Pubblico, dunque, le ricette, in caso qualcuno la voglia (non come l’altra volta).
Come fare i cupcake come quelli che ho portato in UAUAcademy in sette semplici mosse
Per quelli chiari:
100 grammi di fecola di patate
100 grammi di farina di farro integrale
100 grammi di farina 00
150 grammi di yogurt
100 grammi di zucchero
50 grammi di zucchero “mascobado”
200 grammi di olio di semi di girasole
2 uova
una bustina di lievito per dolci
mezza bustina di vanillina (ebbene sì!)
Per quelli scuri:
150 grammi di fecola di patate
200 grammi di farina 00
150 grammi di yogurt
200 grammi di zucchero “dulcita”
50 grammi di cacao in polvere per dolci
200 grammi di olio di semi di girasole
2 uova
la solita bustina di lievito per dolci, perché fa brutto che metà siano buoni e metà vadano bene per giocare alla pelota basca
Per il frosty (come odio questa parola!) e la guarnizione
400 grammi di formaggio quark
100 grammi di burro
zucchero a piacere
- cacao in polvere per quello scuro
- gelatina di uva rossa per quello chiaro (o una marmellata rossa che vi aggrada)
M&M’s e tanto senso di colpa per aver foraggiato una multinazionale
Come al solito.
Se avete letto il post precedente, sarò sincera: non occorre che proseguiate, guardate le figure, condividete sui social, e andate pure a fare altro.
Uno: si schiaffa tutto in frullatore
Non mi soffermerei oltre su questo passaggio, solo prestate attenzione ad azionare il frullatore, altrimenti l’impasto non viene.
Due: si riempiono (poco) i pirottini
Tre: si cuociono i dolcetti a 180° per 15 minuti (circa)
Dopo averli sfornati vanno fatti raffreddare bene, non scordiamocelo.
Quattro: si prepara il “frosty”
(se c’è una parola che odio è “frosty”, non so se ve l’ho mai detto).
Da una parte si lavorano 200 grammi di quark, 50 grammi di burro fuso, lo zucchero e il cacao.
Dall’altra, si lavorano 200 grammi di quark, 50 grammi di burro fuso, lo zucchero e la gelatina di uva.
Cinque: si guarniscono i cupcake
Con la siringa da pasticcere si decorano i cupcake col loro frosty (non credo di avervi mai detto che odio questa parola) e poi ci si piazza sopra un confettino colorato, perché “il cupcake è l’emblema della decadenza della civiltà occidentale, trionfo della vacua forma sulla sostanza, declinazione culinaria della società dell’immagine…” – seh, seh, vabbè…
Siccome il corso iniziava alle 9.00 e io alle 8.40 ero a casa con l’asciugamano a turbante sulla testa, ho saltato la decorazione con gli M&M’s, ed è solo grazie ad Alessia di UAUAcademy se alla fine i mei cupcake si sono presentati come si deve. Eternamente grata!
Sei: si fascia tutto con cura
Questo mi varrà la laurea in ingegneria edile honoris causa entro una settimana.
Sette: ci si reca in UAUAcademy
… con i capelli fradici e con un trucco raffinato come Gene Simmons per la fretta, ma in tempo per il corso di Salvatore Russo, abusando della disponibilità di Alessia, che li ha gentilmente guarniti per me.