Pri Damjanu, Slope (Slo)

Ma dico, lo avete notato?
Questo post è opera di un nuovo Guest Author, un coraggioso che ha osato sfidare la maledizione della forchetta arancione. Se riuscirà a sconfiggerla, producendo più di due post, è presto per dirlo, e molto dipenderà dalla mia capacità (già comprovata scarsa) di stimolarne la partecipazione. Intanto, godiamoci questo primo contributo, così attento al recupero della funzione originaria di questo blog (vorrà forse sottintendere qualcosa?) e lasciamoci trasportare dal misterioso mistero: chi si cela dietro lo pseudonimo CoMa?
Mah, chissà…!

La vita di coppia dell’orientista è costellata di piccole e grandi sfide. Quelle piccole sono le gare, quelle grandi è convincere la tua dolce metà a lasciarti andare alle gare: se poi parliamo di trasferte di più giorni o addirittura all’estero, apriti cielo. Per fortuna ci sono anche simpatiche parentesi nelle quali riesco a far convivere 2 dei tre amori della mia vita (Tanà purtoppo questa volta è rimasta a casa) e quindi la gara di Coppa Italia di Gropada diventa occasione per un weekend romantico nel Carso. Per l’alloggio nessun dubbio: troppe buone referenze di amici e parenti ci fanno prenotare nel carinisssssimo B&B Fabec a Ceroglie (http://www.fabec.it), assolutamente raccomandato! Nel vicino paesino di Malchina c’è l’omonima Osmizza, sempre gestita dalla stessa famiglia… andateci!

Quindi, dopo averci accolti e rifocillati, Franz, il gestore ci raccomanda un paio di posti per la cena. Saputo del nostro progetto di andare a San Canziano, ci indica Pri Damjanu, noto ristorante nel piccolo abitato di Slope (http://damjan-slope.com/Italjanska/indexita.html). Dopo la visita alle grotte ci dirigiamo verso Kozina, prendiamo la strada per Rjeka e dopo qualche km sulla sinistra c’è un unico cartello giallo che indica SLOPE (attenzione che siamo andati che era già sera, magari di giorno ci sono anche altri cartelli che non abbiamo visto). Arriviamo verso le 19, il locale è praticamente vuoto ma quando chiediamo di mangiare, ovviamente senza aver prenotato, ci rispondono che sono già “fully booked”… davanti al nostro disappunto spiegano che tutti i tavoli nel locale sono prenotati, ma che nell’ampia tettoia esterna ci si può accomodare tranquillamente. Un gruppo formato da 2 coppie triestine ha già iniziato a mangiare fuori e quindi anche noi prendiamo posto.

Devo premettere che la sera prima, io e Manuela eravamo alla festa di compleanno di Leprotto e Paola (neo moglie di Cris Bellotto), ricorrenza sottolineata da una cena a base di carne, con qualità e quantità stellari. Se aggiungiamo l’abbondante pranzo all’Osmizza si capisce perchè da Pri Damjanu decidiamo di accontentarci di un primo, quando la cameriera ci nomina i secondi di carne ho dei giramenti di testa… Io opto quindi per un piatto di pasta alla cacciatora, Manuela per una zuppa di verdure. Devo dire che entrambi siamo stati molto soddisfatti dalle rispettive pietanze: sottolineo solo il delizioso pane con la cipolla servito nel coperto. Saltando concordemente il secondo passiamo diretti al dessert, entrambi prendiamo una panna cotta, cioccolato per lei, fragoline di bosco per me. Commento tecnico, ottima farcitura, ma la panna era da frigo, quindi ancora troppo fredda per essere servita, motivo per il quale non sprigionava appieno il sapore…

In effetti, durante la cena, comincia un flusso di persone, tanti parlano italiano e anche le targhe delle auto confermano che molti arrivano dall’Italia. Riassumendo quindi: raccomando il posto, soprattutto per la carne che non ho assaggiato ma ho visto servire ed era invitante. Ovviamente meglio prenotare, soprattutto nei mesi freddi. Il conto era più che onesto dal momento che per 2 coperti, 2 primi e 2 dessert abbiamo speso poco più di 20€, la cifra esatta non la ricordo.

PS per i più goduriosi, nel sito, ho trovato che sono offerti a prezzi economici i piacevoli servigi di Sandra, Selma, Katica, Visnja e Afrodita (questa è un po’ cara…).