Come voi – miei Piccoli, Affezionati Lettori – sapete, tempo fa ho pubblicato una guida a Trieste, successivamente aggiornata al 2014.
Sebbene abbia già dedicato ad essa parecchio spazio all’interno di questo blog, oggi voglio tornare a reclamizzarla.
“Perché?” – diranno subito i miei Piccoli Lettori.
Che diamine, non siate tonti: per venderla, è ovvio.
La cassa integrazione è agli sgoccioli (come vola il tempo, quando ci si diverte) ed è giunto il momento di sfondare nel panorama editoriale italiano.
Poiché non ho ancora scritto una riga del Grande Libro sull’Orienteering, Quello Col Titolo Talmente Bello Che Non Ve Lo Dico, Perché Quasi Quasi Lo Scrivo Davvero Solo Per Poterlo Usare, non mi resta che diventare milionaria con l’unico libro che ho fatto uscire:
2(0.000) passi a Trieste
La mia guida torna prepotentemente di attualità perché sabato 4 ottobre Trieste si popolerà di IGers (Instagrammers, ovvero utenti del social InstaGram), in occasione del raduno nazionale indetto in concomitanza con il decimo World Wide InstaMeet (#WWIM10, il programma dettagliato della manifestazione triestina è su Instragramersitalia.it).
Quale modo migliore di visitare la città più bella del mondo di una guida originariamente pensata per farla conoscere a chi aveva pochissimo tempo per scoprirla?
2(0.000) passi a Trieste raccoglie gli itinerari che avevo messo a punto per gli orientisti in occasione della gara di Gropada del 2012, ma ora è aggiornata al 2014.
Permette di visitare i luoghi principali della città in un giorno o due, andare alla scoperta della cucina tipica e ordinare un caffè come un triestino.
È una guida breve ed essenziale, disponibile su Amazon (e per il momento non altrove) in formato e-book.
Il prezzo di copertina dell’edizione 2014 è immutato: € 3,00
La versione 2012 è ancora disponibile al prezzaccio di € 1,50 (ma se è stata aggiornata, un motivo ci sarà…)
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Buon soggiorno a Trieste e buon #InstameetItalia4!
Raduno di instagrammers? Cioè avremo la città piena di gente convinta di essere fotografi perché fanno foto storte, piene di rumore, bruciate, sovrasaturate e vignettate?
Picchione salvaci tu…
… e che fanno un sacco di foto a Joyce e al tramonto, sì, qualcosa del genere.
Però, secondo me, molti sono consapevoli del fatto che ciò che fanno i fotografi veri sia un’altra cosa.