Genova per noi [1]

      4 Comments on Genova per noi [1]

Che stiamo in fondo alla A4, e abbiamo il sole in piazza varie volte, ma il resto è bora che ci spazza, si presenta con il tipico clima rivierasco: cielo plumbeo, temperatura novembrina e umidità al novanta per cento; forse quello che si vede all’orizzonte non è il monte Fasce, sono i Carpazi.
Io lo so già che è difficilissima, perché io ci ho abitato per venticinque anni e in certi posti non ci sono mai passata, certa di non saperne venire fuori. Infatti arrivo ultima perché i primi due terzi della gara si svolgono in una città dentro la città nella quale mi avventuro per la prima volta e, credetemi, se pensate che Venezia sia incasinata, beh, allora è il caso che per Genova vi portiate un gomitolo.
Comincio male col ritrovo, che credo starei ancora cercando, se non fosse stato per Zzi: è dalle parti di piazza delle Erbe, ma giunti sul posto [dopo aver fatto il giro del Fullo per piazza De Ferrari, per non passare in zona gara, esponendomi al pubblico ludibrio nelle braghe di società], non c’è un belino. Io già pregusto che sia stata rinviata per maltempo, invece Zzi mi infila in un caruggio, mi fa girare un canto e mi porta sul tetto della pizzeria dei Biscotti; con mia somma sorpresa ci sono dei giardinetti, di cui ignoravo completamente l’esistenza. Devono ignorarla anche i male ingraiati che alla sera affollano i vicoli, perché sono in condizioni più che accettabili [oppure alle 23 vengono chiusi col filo spinato elettrificato]. Ce lo meniamo una mezz’oretta e poi partiamo, a soli 4 minuti l’uno dall’altra. Si entra nel cancelletto un minuto prima e si può già prendere le carta. Me la studio subito e vedo come arrivare al primo punto….ah, questa è piazza Sarzano, qua c’è il pozzo, qua c’è via Ravasco, qua c’è via Ravecca….capito. Riesco a guardare anche il punto due, tanto per avere un’idea della direzione…verso l’Expò…non sono mai stata in queste vie, ma ce ne è una che va dritta per un bel po’, per fortuna devo girare pochi angoli. E il punto tre dov’è? Mmm, non sono mai stata neanche qui, ma non sembra distantissimo. L’orologio di gara fischia e si parte. Dunque: muro-muro col portichetto alla mia destra. C’è? Sì: bene. Poi slargo fino a una strada abbastanza larga. Salita Mascherona di fronte a me? Perbacco, ma allora sono già in stradone Snat’Agostino e ho appena passato il teatro della Tosse! Magia! Ma tu pensa dove si poteva passare! Mai saputo che ci fosse una strada. E allora, via! Subito piazza Sarzano, il pozzo, via Ravecca….merda. Non me ne batte uno, questa strada non dovrebbe essere fatta così, e perché queste discese a gradini sono cartografate come strade normali? Okay, niente panico, il centro storico più grande d’Europa è notoriamente labirintico. Da capo: Sarzano, pozzo, Ravecca; c’è anche il casottino…solo non capisco queste righe gialle trasversali come se fossero aiuole che non ci…porcaputtana. Fammi vedere dove rimane, in carta, stradone Sant’Agostino? Cazzo, sono fuori zona di cento metri e – soprattutto – novanta gradi perché alla fine della salita, anziché andare più o meno dritta, tenendomi un po’ a destra, ho girato secca a sinistra, per forza che non combacia niente. Prima di imbrocare la strada giusta, comunque, mi faccio un giretto gratis per Campo Pisano. Arrivo alla Uno insieme alla ragazza che controllava le partenze, che mi conferma di essere partita al minuto 44. Bene, ho perso solo dodici minuti zampettandomela sotto casa, la mia velleità di arrivare, sì ultima, ma almeno a poca distanza dalla penultima, è andata a farsi friggere come un cucullo.

Continua, ma intanto MENO TRE

4 thoughts on “Genova per noi [1]

  1. rem

    ma cosa sono in condizioni ‘più che accettabili’?
    i vicoli, i male ingraiati, o i giardinetti di 3 frasi sopra? :-)

  2. rem

    male ingraiati chiusi col filo spinato elettrificato
    …non farebbe una grinza :-)
    (e lucyvanpelt ci potrebbe riconoscere una lirica di quel overrated di ‘le luci della centrale elettrica’)

  3. lucyvanpelt

    Chiamata in causa, con grande tempismo diffido chiunque ad associare il mio nome a quello di LLDCE. Pena: correzione matita rossa/matita blu per ogni pagina del suo blog.

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