Melanzanata di Zzi ✎

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Oggi parmigiana di melanzane light. [io òdio la cucina light]
E’ light perchè non è fritta.
Quindi la dedichiamo a Zzi, a cui non piace il fritto.
Lo so che è un po’ come dire che a uno non ci piace la figa, è ai confini della realtà, ma capita!
Si prendono molte melanzane, le si fanno a fette di circa 3/4 millimetri e le si fanno grigliare per bene.
Non è una cosa lunga, ma se potete mettere sul fuoco più griglie è meglio.
Nel frattempo si prende la passata di pomodoro e la si fa andare un po’ in un pentolino con l’olio e, a piacere, uno spicchietto d’aglio, salandola leggermente.
Ora si apre il frigo e si riesumano i cadaveri dei formaggi:
– la crosta di parmigiano che l’ultima volta che avete provato a grattugiarla vi siete grattugiati le falangi;
– il pezzo di pecorino di fossa fossile
– la mozzarella scaduta da due settimane, che va bene lo stesso perchè “tanto è sigillata”
– le quattro sottilette morte di freddo che tenevate lì per quando vi foste ricordati di comprare il cotto e il pan carrè
– un culetto di brie che se aveste saputo che c’era avreste pranzato
– quella mezza manciata di parmigiano che inspiegabilmente conservate già grattugiato, pur non avendo l’abitudine di aggiungerlo ai cibi, e che ogni volta che aprite il frigo vi suscita il timore di stare ammuffendo
Parmigiano grattuggiato a parte, nello stesso recipiente riducete gli altri formaggi in pezzi e fette piccoli e mescolateli un minimo, in modo da averli distribuiti più o meno equamente.
Ungete una pirofila o una teglia e disponetevi le melanzane come se fossero lasagne, tappando bene i buchi.
Coprite con uno strato di salsa e uno di avanzi di formaggi, quindi disponete un altro strato di melanzane e proseguite fino alla fine degli ingredienti.
Spolverizzate l’ultimo strato con il parmigiano e infornate a una temperatura onesta per un lasso di tempo ragionevole.
Tipo: cent’ottanta/duecento gradi per venti minuti/mezz’ora.
Tanto non deve mica cuocere, basta che fondano i formaggi e che si compenetrino un po’ gli ingredienti.
Oltretutto dipende dalla quantità e dalla consistenza della salsa di pomodoro impiegata, dal livello di cottura delle melanzane, dalla grassezza dei formaggi e dalla loro età [se la data di scadenza era scritta in caratteri cuneiformi, è meglio cuocerli un poco più a lungo].
Non è male.
E’ ovvio che una versione light non può neanche mai sognarsi di competere con una tradizionale, ma se non si fanno paragoni si può anche rimanere soddisfatti.
Quanto all’apporto calorico, dipende – ovviamente – tutto da qualità e quantità dei formaggi impiegati.
Particolarità non trascurabile di questo paciugo [non ha un aspetto formidabile, quando lo porzionate, in effetti] è che può essere servito non solo ad ospiti vegetariani, ma anche a commensali celiaci, perché, non essendo impanate le melanzane, non contiene traccia di glutine.

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